Europei indoor: Lando-Molinarolo, è finale
06 Marzo 2025L'altista vicentino e l'astista veronese d'adozione padovana superano brillantemente la qualificazione nella prima giornata della rassegna continentale in sala iniziata oggi ad Apeldoorn
Campionati Europei indoor, si parte. Ad Apeldoorn, Olanda, con 14 azzurri in gara, è scattata la rassegna continentale in sala. Applausi per il vicentino Manuel Lando e la veronese d’adozione padovana Elisa Molinarolo, entrati direttamente in finale nell’alto e nell’asta.
LANDO - Grande serata dei saltatori in alto azzurri, che centrano la finale con due dei tre uomini scherati. Manuel Lando è perfetto, nessun errore e tre soli salti nello score (2.13, 2.18, 2.23), unico capace del percorso netto nella qualificazione dell'Europeo; dietro di lui, al secondo posto parziale (con l'ucraino Doroschuk), il 19enne Matteo Sioli, una sola prova fallita, a 2.18, ma glaciale poi a quota 2.23, nel salto che vale il clamoroso uno-due tricolore. I tre alfieri azzurri (Manuel Lando, Eugenio Meloni e Matteo Sioli) cominciano bene il percorso di gara. Meloni valica 2.08 e 2.13 alla prima prova a disposizione, Lando e Sioli partono da 2.13, misura superata agevolmente. A 2.18 le prime difficoltà: Meloni e Sioli abbattono l'asticella nel primo dei tre tentativi, come la maggior parte degli avversari, mentre Lando mette a segno un colpo importante: è tra i cinque che mettono a referto la misura al primo giro, e tra i tre (con il ceco Stefela, uno dei favoriti per le medaglie, ed il turco Acet) senza errori, in testa. Meloni e Sioli si aggiungono al gruppo al secondo tentativo. In quattordici attaccano i successivi 2.23. Sioli e Lando, bravissimi, riescono alla prima prova, issandosi ai vertici della classifica (Lando in testa in virtù del percorso netto, Sioli secondo). Meloni, purtroppo, fallisce sia il secondo sia il terzo salto, ed esce dalla top eight che vale la finale, primo degli esclusi.
LANDO - Grande serata dei saltatori in alto azzurri, che centrano la finale con due dei tre uomini scherati. Manuel Lando è perfetto, nessun errore e tre soli salti nello score (2.13, 2.18, 2.23), unico capace del percorso netto nella qualificazione dell'Europeo; dietro di lui, al secondo posto parziale (con l'ucraino Doroschuk), il 19enne Matteo Sioli, una sola prova fallita, a 2.18, ma glaciale poi a quota 2.23, nel salto che vale il clamoroso uno-due tricolore. I tre alfieri azzurri (Manuel Lando, Eugenio Meloni e Matteo Sioli) cominciano bene il percorso di gara. Meloni valica 2.08 e 2.13 alla prima prova a disposizione, Lando e Sioli partono da 2.13, misura superata agevolmente. A 2.18 le prime difficoltà: Meloni e Sioli abbattono l'asticella nel primo dei tre tentativi, come la maggior parte degli avversari, mentre Lando mette a segno un colpo importante: è tra i cinque che mettono a referto la misura al primo giro, e tra i tre (con il ceco Stefela, uno dei favoriti per le medaglie, ed il turco Acet) senza errori, in testa. Meloni e Sioli si aggiungono al gruppo al secondo tentativo. In quattordici attaccano i successivi 2.23. Sioli e Lando, bravissimi, riescono alla prima prova, issandosi ai vertici della classifica (Lando in testa in virtù del percorso netto, Sioli secondo). Meloni, purtroppo, fallisce sia il secondo sia il terzo salto, ed esce dalla top eight che vale la finale, primo degli esclusi.
MOLINAROLO & SCARDANZAN - Ancora una doppietta. Roberta Bruni (quinta, 4.55) e la veronese d’adozione padovana Elisa Molinarolo (ottava, 4.45) centrano l'appuntamento con la finale dell'asta, portando altre due bandiere tricolore (dopo quelle della finale dell'alto maschile) nella serata di sabato. Nulla da fare per la terza italiana in gara, la debuttante trevigiana Virginia Scardanzan (4.30). Si parte da 4.10. Scardanzan, unica azzurra impegnata a questa quota, sbriga la pratica senza difficoltà. Roberta Bruni ed Elisa Molinarolo scelgono di passare: il via è a quota 4.30, ma anche in questo caso non si manifestano problemi. A 4.45 Molinarolo vola subito oltre l'asticella, aggiungendo un tassello importante sulla strada verso la finale (con lei, altre cinque atlete riescono al primo tentativo). Bruni e Scardanzan sbagliano, con la reatina che si issa ben oltre la barra ma finisce per colpirla in fase di discesa. La luce verde, per Bruni, si accende al secondo salto, mentre Scardanzan si arrende. Ai successivi 4.55, la Bruni affonda il colpo, riuscendo immediatamente a volare oltre la barra. Molinarolo sbaglia, è ottava, a rischio per un salto valido, uno qualunque, delle quattro inseguitrici. L'attesa è lunga, ma alla fine la veneta ce la fa (decisivo il 4.45 realizzato alla prima prova), aggiungendosi alla Bruni nella finale continentale della specialità. Appuntamento alle 19.35 di sabato 8 marzo. Molinarolo contenta a metà: “Sarà la mia prima finale europea indoor, due anni fa ero stata la prima delle escluse, oggi è andata meglio. Sto attraversando un periodo difficile tecnicamente parlando, e si è visto. Ma sabato si riparte da capo”.
FURLANI E GLI ALTRI - Missione compiuta. Mattia Furlani è in finale, domani sera affronterà la battaglia per il titolo continentale in sala del salto in lungo, lui, che a soli 20 anni, può già mostrare nel palmarés il bronzo olimpico della specialità. Il verdetto è giunto al termine di una qualificazione priva di scintille, come molto probabilmente è giusto che sia, in un confronto nel quale pesare le energie (fisiche e nervose) risulta spesso determinante. L'azzurro delle Fiamme Oro Padova è quinto con 7.95, misura ottenuta nel primo salto a disposizione, a cui hanno fatto seguito poi un nullo ed il "passi" conclusivo, quando era abbastanza chiaro che aggiungere una misura non avrebbe modificato nulla. Film della qualificazione che parte dal salto valido di Furlani. Grande rincorsa, ed esecuzione, come sempre, di altissimo livello tecnico. Il romano di Rieti lascia solo qualcosa allo stacco, centimetri che peseranno nella misurazione: il 7.95 che ne scaturisce manca infatti, di poco, la promozione diretta (fissata a 8.00). Questione formale, perché nella realtà, il salto vale già un buon pezzo di finale. Si torna in pedana per il secondo round. Furlani apre il gas nella rincorsa, talmente tanto che si trova molto avanti allo stacco, prova a tagliare il passo per cercare la pedana (rischiando anche qualcosa sul piano muscolare) ma non può evitare il nullo. Poco male. Come da previsione, basta il 7.95 per la promozione (guida la fila il portoghese Baldé con 8.11). Si torna in pedana già domani sera, venerdì (ore 20.34). Eliminati in batteria nei 60 ostacoli l’atleta della Biotekna Nicolò Giacalone (7”75) e il poliziotto Hassane Fofana (7”80).
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Manuel Lando (foto Grana/FIDAL)
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