Era solo una questione di E.



(guidolai) - Lunedì 9 febbraio, come avranno fatto molti di voi, sono andato a cercare nella sezione sportiva dell'Unione Sarda qualche notizia in merito alle gare relative al Campionato di Società ed Individuali di Cross che il giorno prima si erano svolti a Selargius avendo personalmente vissuto e partecipato a quell'evento. Pensavo che la partecipazione di centinaia di atleti, Società provenienti da tutta l'Isola, pubblico numeroso, condizioni da Cross Country, avessero confermato la bontà di un evento anche mediatico oltre che sportivo, che avesse meritato almeno una "mezza colonnina" sul quotidiano più venduto nell'isola, con il solo scopo di dare rilievo ai tanti campioni che sputando fatica, sudore e correndo nel fango, erano stati tutti e dico tutti, i protagonisti dell'evento Selargino -  Niente e nemmeno nei giorni successivi. Ma ecco che venerdì 13 febbraio la manifestazione di Selargius salta alla cronaca occupando addirittura mezza pagina nella rubrica sportiva, per una "querelle" che riguarda il vincitore della 10 km. Abdelatti Fraiha e il Presidente della Fidalsardegna Sergio Lai. "Sei un atleta straniero, non puoi essere campione sardo" così inizia l'articolo a firma di Matteo Vercelli che dava notizia dei fatti avvenuti a Selargius. Ma quali sono i fatti? chi come me li ha vissuti personalmente può facilmente raccontarli. Al termine della gara dei 10 Km. vinta da Abdelatti Fraiha della Civitas di Olbia,  così come accade in caso di concorrenti extracomunitari, il Delegato Tecnico ha verifica nella banca dati On Line della Fidal Nazionale l'idoneità dell'Atleta maghrebino ad acquisire il titolo regionale. La Banca Dati della Fidal indicava l'atleta solamente con la "S" di "Straniero" senza la "E" (Equiparato) che era l'unica condizione per un atleta extracomunitario per vestire la maglia di Campione Regionale (e anche Nazionale). Un successivo controllo effettuato con il Presidente della Civitas di Olbia Giuseppe Ortu confermava tale condizione. Ed all'atleta fortemente deluso e abbastanza contrariato, veniva comunicato ufficialmente dai Giudici e dal Presidente Sergio Lai la decisione e cito testualmente "Risulti tesserato solo come atleta straniero e quindi, per regolamento, non puoi essere campione sardo". E non come scritto dal giornalista "Sei un atleta straniero, non puoi essere campione sardo" espressione, diversa nella forma e nella sostanza, che poteva ed ha anche ingenerato fraintendimenti e comunque non vera. Il lunedì successivo su sollecito del Presidente della Civitas di Olbia e del Comitato Regionale Sardo venivano richieste le informazioni in merito all'idoneità di  Abdelatti Fraiha al responsabile della Banca Dati Nazionale che confermava che nel rinnovo del tesseramento dell'atleta avvenuto l'8 gennaio 2015, il sistema aveva omesso l'inserimento della fatidica "E"(Equiparato) che prontamente veniva inserita a carico dell'atleta. Contemporaneamente nel primissimo pomeriggio il nostro sito pubblicava un comunicato della Fidalsardegna in cui si dava notizia del cambio di destinazione del Titolo di Campione Regionale dei 10 km. Per quanto riguarda il titolo di Campione Regionale vinto dall'atleta nel 2014 (esattamente nella gara del 19 gennaio 2014 a Capoterra)  la banca dati nazionale conferma che in quel periodo l'atleta era perfettamente in regola con il tesseramento (avvenuto in data 17.1.2014) con relativa "E" a carico e quindi  non veritiera  l'ipotesi di errore da parte del Comitato Regionale Sardo, come indicato nell'articolo di Vercelli,  essendo vittoria e idoneità legittimi. Ma la domanda è: Perchè se lunedì sera il Comitato Regionale ha corretto "l'errore", nei giorni successivi si è dato spazio ad una polemica a mezzo stampa?. Intanto il Comitato Regionale Sardo ha attivato gli organi disciplinari per verificare se nelle accuse verso Il Presidente di "comportamento scandaloso" citate dall'atleta Giuseppe Mura su un Social (come riferite nella notizia dell'U.Sarda) e di "maleducazione" (o comportamento non educato che dir si voglia) espresse dallo stesso Fraiha Abdelatti nell'articolo di Matteo Vercelli, ci siano i presupposti per un deferimento agli organi federali disciplinari. Perchè anche questa è giustizia non solo la meritata conquista di un titolo regionale.



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