EUROPEI UNDER 23: CRIPPA D’ORO, SESTI CORTELAZZO E BELLO’

16 Luglio 2017

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By_Crippa_YemanUna volata d’oro, a Bydgoszcz (Polonia), per Yeman Crippa. Nella terza giornata dei Campionati Europei under 23 il ventenne rentino delle Fiamme Oro conquista il successo sui 5000 metri in 14’14”28, dopo un’entusiasmante rimonta. Per Crippa è il terzo titolo europeo della carriera, dopo quelli vinti nella corsa campestre tra gli under 20, ma il primo su pista ottenuto in maniera spettacolare: all’inizio del rettilineo finale si trova in quinta posizione e poi lancia una progressione irresistibile per gli avversari. "Sono venuto a prendermi quello che quest'anno stavo rischiando di perdere - esordisce Crippa dopo la vittoria -. Ero troppo… si può dire incazzato? Per non essere riuscito a fare il minimo (13’22”60, ndr) per i Mondiali di Londra. Ci ero andato vicinissimo durante la stagione invernale con il primato italiano indoor (13’23”99, ndr), ma poi qualcosa non è andato come speravo. Tutta la cattiveria che avevo in corpo l'ho messa in quella volata". E la volata di Crippa - con le dovute proporzioni - ha ricordato, come dinamica e stile, quella epica di Alberto Cova sui 10.000 metri dei Mondiali di Helsinki 1983. "Mamma mia che paragone! Non esageriamo, quella gara l'avrò vista mille volte su YouTube. Oggi all'uscita dell'ultima curva vedevo che gli altri erano sempre più vicini. E sapevo che mettere il turbo negli ultimi cento metri poteva portarmi a fare qualcosa di grande. E così è stato". Questa è la quinta medaglia di Crippa a livello continentale. Oltre ai due ori juniores e un bronzo under 23 nella campestre, nel 2015 era stato terzo sui 5000 degli Europei Juniores. "Sono veramente contento per me e per il mio allenatore Massimo Pegoretti. Tutto quello che riesco a prendere in Europa voglio prenderlo, ma bisogna lavorare ancora tanto per essere competitivi a livello mondiale. Le due tappe della Diamond League che ho fatto quest'anno mi hanno insegnato tantissimo. A Parigi ho chiuso sfinito i 3000 metri, a Losanna è andata malissimo sui 5000 e mi sono ritirato. E' stata una lezione: per gareggiare contro i big devi essere un fenomeno ed io non sono ancora pronto. Ma un giorno voglio esserci anche io, allenato come si deve, per giocarmela in mezzo a quei super atleti".

La terza giornata di gare, a Bydgoszcz, ha regalato anche i sesti posti di Lodovico Cortelazzo ed Elena Bellò. Il padovano di Assindustria Sport è stato l’unico azzurro a correre la finale dei 200: dopo un 20”95 (+0.9) in semifinale, Lodovico ha chiuso con un bel 21”05. Gara da incorniciare anche per la vicentina delle Fiamme Azzurre, Elena Bellò, sesta negli 800 in 2’05”96. In finale, quinto, anche il brindisino Daniele Corsa, appena arruolato nelle Fiamme Oro, che ha corso i 400 in 46”51. Qualificate per le finali anche la vicentina dei Carabinieri, Ottavia Cestonaro, atterrata a 6.35 (primato personale) nel lungo, dopo il sesto posto del giorno prima nel triplo, e per Ayomide Folorunso (Fiamme Oro) nei 400 ostacoli (56”35, miglior tempo del turno). Niente finali, ma comunque applausi per Rebecca Sartori (G.A. Bassano) nei 400 ostacoli (57”64, quasi mezzo secondo di progresso sul personale) e per la veronese Johanelis Herrera Abreu nei 200 (23”66, anche nel suo caso record personale). Beatrice Fiorese (Atletica Vicentina) eliminata nella qualificazione del lungo (6.17). Poco brillanti anche le tre giavellottiste, tutte fuori dalla finale: 16^ la padovana Luisa Sinigaglia (49.97), 22^ la bellunese Paola Padovan (47.18), 26^ la vicentina Ilaria Casarotto (38.88). Bella prova, infine, per il trevigiano Jacopo Zanatta (Silca Ultralite) nel decathlon. Dopo le prime cinque gare (per Zanatta, 11”31 nei 100, 7.30 nel lungo, 12.56 nel peso, 2.08 in alto e 49”40 nei 400), l’allievo di Roberto Vanin è settimo con 4.039 punti, 71 lunghezze oltre il punteggio realizzato lo scorso maggio a Lana, quando chiuse a quota 7.327.         



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