Dieci anni di grande atletica a Firenze, la presentazione del libro

02 Febbraio 2019

La pubblicazione firmata da Gustavo Pallicca disponibile presso la Fidal Toscana ripercorre la nascita dello stadio e il diario di bordo dell'organizzazione dei grandi eventi che vi si sono svolti

Presso la Sala Gonfalone di Palazzo Pegaso sede della Regione Toscana è stato presentato il libro sulla storia della F.A.E., Firenze per l'Atletica Europea, l’associazione che aveva ideato e organizzato una serie di grandi eventi di atletica a Firenze che si sono svolti con cadenza attuale presso l’attuale Asics Firenze Marathon Stadium, già stadio Luigi Ridolfi. La pubblicazione è stata realizzata da Gustavo Pallicca, decano dei giudici di gara starter, statistico dell’atletica e autore di altre pubblicazioni sulla disciplina e sullo sport in genere.

Erano presenti tra gli altri Ida Nicolini, vicepresidente della Fidal, Giovanni Carniani che è stato anche segretario generale della F.A.E., il presidente della Fidal Toscana Alessio Piscini, Alberto Tozzi, già vicepresidente della Fidal Toscana, Marcello Bindi già presidente della F.A.E. E della Fidal Toscana, e Riccardo Ingallina, già segretario della Fidal Toscana e ora responsabile dell'area tecnica della Fidal. La presentazione è stata anticipata da un intervento del presidente del Consiglio regionale toscano, Eugenio Giani, già assessore allo sport del Comune di Firenze. In quelle vesti era stato lui a varare, succedendo nella carica al predecessore Alberto Brasca, la realizzazione dello stadio di atletica di Firenze, trasformato e rinnovato dall’ex Stadio Militare. Il progetto era stato anche migliorato in corso d’opera, mutuando consigli e suggerimenti dagli uomini di atletica, per renderlo più funzionale ancora all’attività. Giani ha tra l’altro rievocato alcune criticità che avevano accompagnato l’iter della realizzazione dell’opera. Come ad esempio il Comitato di protesta dei cittadini del Quartiere 2 che erano inizialmente preoccupati perché l’estensione dell’impianto andasse a sottrarre parte di terreno che era dedicato a parco di quartiere. Si trovò un compromesso utile a entrambe le cause e Giani non ha mancato di ribadire l’attuale soddisfazione reciproca con la quale si è conclusa la vicenda, con gli abitanti del quartiere che tra l’altro si ritrovano una struttura sportiva vicina, non invasiva e che soprattutto fornisce un’opportunità per tutti di praticare attività sportiva grazie al volume importante e poliedrico di iniziative che propone la società di atletica che lo gestisce, l’Atletica Firenze Marathon

 “Chi mi conosce sa quanta importanza io dia alla storia del nostro sport – ha sottolineato invece l’autore, Gustavo Pallicca in un intervento che è stato anche un interessante escursus sull’intero sviluppo degli eventi - quella storia che ci permette di conoscerlo ed apprezzarlo meglio, perché è solo la storia che ci consente di seguire la evoluzione e i progressi che l’atletica leggera ha avuto nel tempo.
Ed è proprio la storia che attraverso i libri ci trasmette tutte quelle notizie che altrimenti andrebbero perse.
Oggi qualcuno, cavalcando l’idea di un progresso sfrenato e prevaricatore di ogni altra soluzione, tenta di portare avanti il concetto che internet, e quindi la memoria di un computer, sarà d’ora in avanti l’unico depositario delle memorie storiche. Il sottoscritto, e gli amici della FAE, nell’affidare alla storia il ricordo del sodalizio abbiamo sposato una tesi diversa. Quando si è deciso di chiudere l’attività di questa associazione, unica per finalità e concetti istituzionali, nella storia sportiva toscana – e penso anche nazionale – ci siamo chiesti che fine avrebbe fatto la storia della FAE, delle imprese di dieci anni di vita, dei nostri sacrifici e delle imprese degli atleti che sono stati protagonisti dei nostri eventi. L’idea di affidare tutto ad internet non ci ha minimamente sfiorati, ben conoscendo le difficoltà di lettura dei dati sotto il profilo squisitamente tecnico. Ecco che allora che l’idea di affidare tutta la nostra storia ad un libro ha avuto la meglio su ogni altra soluzione.
La mia disponibilità di tempo e la mia predisposizione alla ricerca storica, già sperimentati con un certo successo in altre iniziative letterarie, ha fatto si che l’incarico di scrivere la storia della FAE ricadesse sulle mie spalle ancora in grado di sostenere pesi del genere. E’ stato con vero piacere che ho ripercorso un cammino iniziato nel 2003, una data storica in quanto coincidente con la inaugurazione dello Stadio Ridolfi, un evento che colmava un vuoto di oltre dieci anni durante i quali la “grande atletica” era stata bandita da Firenze a seguito della distruzione della pista di atletica dello Stadio Comunale.
Posso affermare senza tema di smentita che la idea originaria che ha spinto il nucleo dei soci fondatori alla costituzione della FAE è stata quella della valorizzazione dell’impianto fortemente voluto dalla amministrazione comunale e, in persona, proprio dal qui presente Eugenio Giani, all’epoca anche assessore allo sport.
Non era stato un iter facile quello che aveva portato alla trasformazione del vecchio Stadio Militare nel nuovo complesso, unico di quella portata in Italia ad essere destinato ad un solo sport. Ma questa è un’altra storia.
La disponibilità di quell’impianto è stato lo stimolo che ha permesso la realizzazione, dal 2003 al 2012 di dieci grandi eventi internazionali e nazionali i cui dettagli sono contenuti nel libro che oggi presentiamo. A questi eventi agonistici fece da prologo nel 2002, lo stesso anno della fondazione della FAE, della 57° European Calendar Conference, la riunione durante la quale la Federazione Europea di atletica leggera compila il calendario agonistico della stagione successiva.
Fra i dieci eventi agonistici spiccano per importanza e risonanza europea le due edizioni della finale della Coppa Europa, nata come Coppa Bruno Zauli in onore di uno dei suoi ideatori.
Ma oltre l’importanza dell’aspetto agonistico vero e proprio voglio sottolineare come l’attività della FAE abbia sviluppato una sinergia di stretta collaborazione fra il sodalizio sportivo e le autorità cittadine, in primis il Comune di Firenze.
Il fatto, di per se insolito che è andato oltre la doverosa partecipazione dell’Ente cittadino ad una iniziativa di grande richiamo per la città, ha dimostrato che unendo le forze, istituzionali e sportive, si possono raggiungere traguardi impensabili. Anche la Regione Toscana non fu da meno e dette il suo importante appoggio a tutte le iniziative della FAE. Adesso la FAE passa alla storia.
Mi auguro però che il suo esempio sia di sprone alle nuove generazioni perché non lascino cadere nell’oblio quanto proposto al pubblico cittadino, sempre avido di grandi eventi, per aggiungere allo spettacolo sportivo anche il mezzo per una sempre maggiore diffusione fra i giovani di questa disciplina affascinante.
Questa è l’eredità che la FAE lascia ai posteri e siamo sicuri che il seme gettato nel 2002 sia ancora capace di far germogliare nuove iniziative. Il terreno è sicuramente ancora fertile”.

Il libro per chi è interessato ad averne una copia si può trovare presso la segreteria della Fidal Toscana negli uffici della F.A.E. presidiati da Giovanni Carniani presso l’Asics Firenze Marathon Stadium in viale Fanti 2.




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