Cross giovanile all’Abetaia: Casagiove risponde alla grande.

di Campania

CASAGIOVE (Pietro De Biasio) - Si è respirato atletica vera nell’Abetaia di Casagiove. Domenica 30 novembre, il polmone verde della città, si è trasformato in un autentico laboratorio di entusiasmo: una grande campestre giovanile dedicata ai bambini dai 5 ai 12 anni, capace di richiamare famiglie e società sportive da tutta la Campania. Manifestazione semplice nella struttura, ma costruita bene, con criteri tecnici chiari e spazi adeguati. Proprio come dovrebbe essere ogni gara giovanile. Le prove, calibrate per età, hanno dato indicazioni importanti su capacità di ritmo, resistenza e atteggiamento agonistico dei piccoli atleti: 200 e 400 metri per i 5-6 e 7-8 anni; 600 metri per i 9-10 anni; 1.000 metri per gli 11-12 anni. Percorsi ben tracciati, terreno regolare e cambi di direzione che hanno permesso ai tecnici di valutare appoggi, tenuta e risposta allo sforzo. In generale, ottimo spirito da parte di tutti: niente forzature, ma tanto entusiasmo e un impegno crescente man mano che salivano le categorie.

Molto efficace l’organizzazione dell’Asd New Power Casagiove, guidata da Andrea Ferraro, con Agostino Rossi che ha seguito passo passo l’intera mattinata anche come speaker e il supporto dell’Amministrazione Comunale. Squadra di volontari puntuale in ogni settore: sicurezza, accoglienza, supporto alle partenze e alle premiazioni. Un lavoro fatto con metodo, e soprattutto con quella continuità che serve per far crescere un movimento giovanile. Presenza significativa anche dei vertici FIDAL Campania: il presidente Bruno Fabozzi, la vicepresidente vicaria Amalia Di Martino e il responsabile tecnico giovanile Carmine Gambino. Segnale chiaro di attenzione verso un’attività di base che, numericamente, continua a essere una risorsa fondamentale per l’atletica regionale. A chiusura, medaglia ricordo per tutti. Un dettaglio che conta il giusto, ma che contribuisce a mantenere vivo l’interesse dei bambini e delle famiglie. Una di quelle giornate che, nel percorso dei più giovani, fanno davvero la differenza.