Cds: Gramignano al record del giavellotto

06 Maggio 2018

Nella seconda giornata dei Cds giavellottiste in primo piano: Zahra Bani guida Giulia Gramignano, Erica Piras e Alessia Zoccheddu ai rispettivi primati personali

(alefloris) Tre settimane di spasmodica attesa sono quelle che separano i sodalizi isolani dalla seconda fase regionale dei societari. Perché se il Cus Cagliari che, tra ieri e oggi a Selargius, ha totalizzato 10762 punti, con la copertura di 14 gare sulle 18 previste, non teme confronti, in campo maschile la lotta è aperta tra i campioni uscenti della Polisportiva Gonone Dorgali e l’Ichnos Sassari quasi appaiati dopo il primo turno. Col programma completo (18 gare) infatti Dorgali ha totalizzato 10950 punti e l’Ichnos 10942. Siamo li. E immaginiamo ora la corsa a recuperare il recuperabile per farsi trovare pronti il 26 e 27 maggio allo Stadio dei Pini di Sassari quando, col ritorno della formula ai due turni regionali, si deciderà il confronto e la corsa al titolo. Per il momento, in campo femminile, oltre al Cus Cagliari citiamo l’Atletica Selargius (8688 punti/18 punteggi), l’Amsicora (8462(13) e l’Atletica Guspini (5888/13) mentre in campo maschile, Dorgali e Ichnos a parte, sono in corsa per il podio il Cus Sassari (8217/13), l’Amsicora (7220/13) e l’Atletica Selargius (7007/17). Le classifiche complete.
Anche in questa seconda giornata le cose migliori sono arrivate dai lanci e, in particolare, dalla pedana del lancio del giavellotto femminile. Nella quale l’azzurra Zahra Bani (Cus Cagliari) coi suoi 52,10 metri ha fatto da chioccia alle giovani leve del movimento isolano. In particolare Giulia Gramignano (Libertas Campidano) che per la terza volta ha migliorato il record sardo assoluto (quello riservato ad atleti ed atlete che vestono la maglia di sodalizi isolani e risiedono nell’Isola, ed è questo il motivo per cui la Bani è esclusa dai giochi) portandolo a 43,28 metri (precedente 42,16 realizzato dalla stessa atleta il 5 giugno 2016 allo Stadio dell’atletica di Cagliari).

Alle spalle della Gramignano si è migliorata anche l’altra selargina della Libertas, Erica Piras, che ha fatto atterrare l’attrezzo a 39,58 metri (aveva 38,78 ottenuto la scorsa settimana a Cagliari). Ma la progressione più interessante è stata quella della quarta classificata, l’allieva Alessia Zoccheddu (Atl. Oristano) che ha portato il proprio personale col giavellotto da 600 grammi dai 29,51 metri dell’anno scorso ai 34,80 metri odierni. Di pedana in pedana andiamo a quella dell’alto, dove il carabiniere Eugenio Meloni (oggi in gara per il Cus Cagliari) ha valicato l’asticella a 2,08 metri fallendo i tre tentativi a 2,12, probabilmente disturbato dal vento che ancora soffiava a 3-4 metri al secondo. E se per lui è poca cosa, per noi vedere un atleta volare a quelle altezze è sempre un piacere. In chiave societari segnaliamo l’1,88 di Carmine Tico (Ichnos) e l’1,80 di Marco Spanu (Gonone). Il binomio vento e pedana si è ripetuto nel lungo, sia maschile sia femminile. Enrico Sorano (Tespiense Quartu) è ritornato ad assaporare il piacere dei settemetri, fino ad ora toccati di giustezza solo una volta nel 2015 su questa stessa pedana. Per lui 7,12 metri purtroppo con vento a +3.8. Per l’allievo di Italo Perra anche un salto valido a 6,88/+1.9. Alle sue spalle Paolo Caredda (Gonone) si è fermato a 6,82/+2.6 (letteralmente fermato, nel senso che dopo quella misura al secondo tentativo ha levato le scarpe chiodate) e Felipe Tommasini (Cus Sassari) è atterrato a 6,70/+2.6. E comunque, al di là del vento che impedisce l’omologazione del primato, anche personale, son sempre punti validi al fine dei campionati. Così come per le donne tutte racchiuse in una manciata di centimetri: Thaynara Tommasini (Cus Sassari) 5,49/+3.0, Alessia Farci (Cus Cagliari) 5,47/+2.3, Chiara Battolu (Cus Cagliari) 5.35/+3.4.

Restiamo sulle pedane per segnalare la doppietta della Gonone nel getto del peso, con Michele Mura a 13,71 metri e Francesco Fedeli 13,40, il lancio del martello di Giacomo Grillo (Ichnos) a 46,29 metri e, nel disco, i 38,61 metri di Elisa Pintus (Cus Cagliari) seguita da Sofia Atzeni (Amsicora), 37,69, personale migliorato di un metro e spiccioli.
Nelle gare di corsa c’è da registrare la doppietta di Camilla Pitzalis (Cus Cagliari) che dopo i 400 metri si è aggiudicata anche gli 800 metri in 2:24.43 su Chiara Muscas (Cagliari Atl. Leggera), 2:26.62, e Michela Frongia (Valeria Decimomannu), 2:26.70. Tripla doppietta – scusate il gioco di parole – nei 5000 che hanno fatto registrare lo stesso podio dei 1500 metri: Luisa Manigas (Isolarun) 18:27.14, Sara Paschina (Cus Cagliari) 19:02.64, Annalisa Di Giacomo (Cus Cagliari) 20:20.33. Ultima doppietta quella della velocista Nadia Neri (Cus Cagliari) nei 200 metri chiusi in 25.92, contro una barriera di vento a -2.5 metri al secondo, sulla consocia Francesca Collu, 26.25, e l’esile sprinter amsicorina Patricia Amalia Imprugas, 26.88. Nei 200 metri maschili successo a sorpresa per il brillante allievo Simone Fenu (Atl. Oristano), al personale di 22.99 (v.: -3.5), che ha bruciato Mattia Piredda (Cus Sassari), 23.03, ancora una volta superato – dopo i 400 metri di ieri – da un talento emergente. Nell’altra serie sono piombati insieme sul traguardo l’allievo Cheick Sadibou Diallo (Ichnos) e Dante Melis (Amsicora) in 23.20 (-3.4), primato personale per entrambi. Segnaliamo poi il solitario successo di Giuseppe Mura (Isolarun) nei 5000 metri chiusi in 15:52.19 su Claudio Solla (Atl. Uta), 16:17.55, e sullo junior primo anno Federico Ortu (Pod. San Gavino) che al di là del riscontro cronometrico di 16:25.23 pare un talento che merita di essere seguito. Chiudiamo con gli 800 metri che hanno visto Michele Carta (Gialeto Serramanna) imporsi in 2:01.77 sull’allievo sangavinese Ithocor Meloni (Cus Sassari), 2:01.98, anche lui talento in ascesa.    

Risultati/Results
Foto/Photos 2^ giornata
Foto/Photos 1^ giornata


L'arrivo dei 200 metri


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