Carraro, un incontro per il suo futuro

12 Aprile 2023

Arriva la primavera anche al Campo Carraro di Milano, ma di fiori se ne vedono pochi. Anzi, più spine. Almeno questo è quel che vedono le società (o quel che ne resta) che gravitano sul più grande centro sportivo della zona sud della città, quartiere Gratosoglio.

A cinque anni dalla chiusura per i lavori di rifacimento, il cantiere è ormai ritenuto concluso. I problemi però restano, anzi aumentano.

Per fare il punto su quel che sarà (o non sarà) il nuovo Carraro, sabato mattina alle 10.30 appuntamento in via dei Missaglia 146, proprio di fronte al Centro. Ci saranno le associazioni sportive, le associazioni cittadine, gli abitanti del quartiere e il presidente del Municipio 5 Natale Carapellese, nell'ennesimo tentativo di trovare la quadra tra le esigenze sportive e sociali del quartiere e le prospettive dell'Amministrazione Comunale sull'impianto.

Il primo problema segnalato dalle associazioni è quello di chi e come gestirà il Carraro. Sarà Milanosport o altri? Come saranno i prezzi di accesso? 
Anche gli interventi effettuati non sono soddisfacenti e sufficienti, sostengono le società. Per quanto riguarda la pista di atletica, per esempio, vengono segnalati rattoppi, buche del lungo al di sotto del livello del campo da calcio, assenza di canaline di scolo dell'acqua.

Insomma, dopo una così lunga attesa, la montagna, anzi il cantiere sembra aver partorito un topolino. Resta la speranza che tutto possa risolversi in fretta e per il meglio. Il rischio è la scomparsa della parola "sport" nel vocabolario del quartiere Gratosoglio. E una città futura olimpica come Milano non può proprio permetterselo.

Davide Viganò
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