Bargone e il 'suo' Cus
17 Giugno 2025Parla il tecnico che da oltre 50 anni è la bandiera del Cus Cagliari
(alefloris) Se si parla di Cus Cagliari viene in mente un nome: Pompilio Bargone. Da oltre 50 anni dirige le sorti del team dell'atletica leggera come allenatore, direttore sportivo e quant'altro. Ormai circondato da un nugolo di tecnici, rimane lui però, ancora e sempre in campo la mattina presto e al primo pomeriggio, il punto di riferimento delle squadre che da due anni, quella maschile, e da un cinquantennio, per ciò che riguarda quella femminile, si aggiudicano i titoli regionali assoluti per società. Nell'ultima edizione dei tricolori, andata in scena lo scorso fine settimana, la squadra femminile ha sfiorato, per soli tre punti, la promozione in A oro, quella maschile per qualche punto in più il passaggio in A bronzo. Non ci sono più le Marzia Caravelli, Rosangela Adriano, Elena Calzeroni, Libania Grenot, Annarita Balzani, Maria Teresa Shutzmann, Emanuela Baggiolini, Zahra Bani, giusto per citare alcune tra le più forti atlete non isolane che hanno militato negli anni passati nel Cus Cagliari, ma la squadra continua a mietere successi.
"La cosa bella - risponde Bargone - è che quest'anno abbiamo sfiorato la promozione in A oro, dalla quale manchiamo ormai, non ricordo bene, dal 2011 o 2012, con una formazione tutta sarda".
Eppure la vostra ambizione iniziale era solo la salvezza. "Si, partivamo dal 10° posto e sarebbe stato già un successo scalare qualche posizione per assicurarci l'ottava piazza e con quella la salvezza. E invece sono arrivati, già nella prima giornata i bellissimi risultati di Sara Zoccheddu, col record sardo nel salto triplo, e Francesca Leccis, capace di migliorarsi di quattro centimetri rispetto al personale indoor e di cinque considerando quello all'aperto, e poi, nella seconda giornata, che per noi era la migliore, il minimo per gli europei under 20 di Elisa Marcello nei 200, le ottime prove di Beatrice Porcu nei 400 ostacoli e Maria Paola Sotgiu negli 800 e, al di là, della posizione ottenuta, delle staffette. Ma tutte le ragazze, capitanate da Claudia Pinna e Pamela Mannias, hanno dato il massimo e hanno dimostrato di essere delle combattenti. Alla fine dispiace pure aver mancato il quarto posto, che ci avrebbe dato la promozione nella massima serie, per soli tre punti. Ma sarebbe stato un risultato oltre ogni più rosea previsione".
E poi c'è la squadra maschile che è andata altrettanto bene. "Assolutamente si. Il regolamento è un po' strano. Abbiamo potuto partecipare alla serie B grazie alla posizione ottenuta nel 2024 nelle classifiche nazionali, nonostante l'anno scorso non si stato possibile partecipare alle finali pur avendo vinto il titolo sardo. Anche i ragazzi hanno dato il massimo. E sia per le ragazze come per i ragazzi devo ringraziare tutti i tecnici che li seguono individualmente".
I ragazzi del Cus Cagliari
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