Andreozzi, Sibilio, Ciappa, Filpi e Cantales… quanta bella Campania a Tallin

12 Luglio 2021

In Estonia l’Italia più vincente di sempre in un Europeo U23

di Campania

Tallin/Napoli – I Campionati Europei Under 23 che si sono conclusi nel tardo pomeriggio dell’11 luglio,  una data sportiva che l’Italia ricorderà ancora a lungo, possono ragionevolmente essere definiti come un momento di svolta importante per tutta l’atletica italiana. I segnali, che sono forti, decisi ed inequivocabili, non arrivano solo da un medagliere ricco come mai prima ma dal fermento dell’intero movimento, a dimostrazione che qualcosa, anche nella nostra regione Campania, è veramente cambiato. Partiamo dai numeri: 13 medaglie complessive con 6 ori, 5 argenti e 2 bronzi e primo posto nella classifica per Nazioni, una roba che non si era mai vista prima d’ora. Risultato che si rafforza ancora di più se si guarda anche alla classifica a punti stilata in base ai piazzamenti dei primi otto atleti classificati. Qui la spedizione azzurra sale sul podio, ed è record anche in questo caso, piazzandosi in terza posizione con 147,5 dietro a Francia, con 191,5 e Spagna, con 151 punti. Sono questi i dati che certificano lo stato di salute di un movimento che si trova adesso in una fase di crescita significativa. Certo, c’è ancora tanto da lavorare per riportare l’Italia ai fasti di un tempo ormai troppo lontano ma la voglia e l’entusiasmo che si registrano nell’ambiente lasciano intravedere un futuro a tinte positive. Voglia ed entusiasmo che non mancano ai campani presenti a Tallin a partire da Tonino Andreozzi, vice Direttore Tecnico, aversano doc, che ha guidato la spedizione in terra d’Estonia. A lui il merito di aver portato avanti con convinzione e determinazione un certosino lavoro, frutto di anni di studio e di conoscenza del settore giovanile italiano che non ha eguali. L’impegno paga sempre e le medaglie conquistate dai ragazzi di Tonino sono lì a dimostrazione di tutto il suo valore.

Stesse motivazioni per Carlo Cantales, consigliere nazionale della FIDAL, capo delegazione della spedizione azzurra. Per il giovane dirigente napoletano era la prima volta ed è stato impeccabile. Sempre presente, attento a tutte le esigenze e con quell’entusiasmo che è il suo segno distintivo sin dal momento della sua elezione in FIDAL. "È stata una trasferta importante, intensa ed appassionante, - ha detto Cantales - sia sotto il profilo sportivo che umano  Mi sono sentito profondamente onorato, da napoletano, di aver accompagnato la prima spedizione "non assoluta" fuori Italia post covid e di vestire la divisa azzurra. Ancor più per la gioia e l'emozione che è conseguita dal medagliere, vinto per la prima volta e con un record di medaglie... La scelta politica di portare una squadra allargata e dare un'opportunità e fiducia a tutti dopo i due anni di stop ha ripagato! Non sono certamente mancati i momenti delicati, soprattutto per quanto è riguardato alcuni ricorsi, alcuni imprevisti logistici e, in particolare, la necessità di farsi valere per dare giusta dignità all'inno di Mameli, spiacevolmente troncato in occasione del primo oro azzurro di Alessandro Sibilio, ma sopperito dal coro "a cappella" delle 100 maglie italiane che hanno continuato a cantare sino alla fine e poi recuperato per le altre 5 occasioni in cui a risuonato lì in Estonia. L'Italia dell'atletica deve trarre i giusti frutti da questa esperienza e la Campania in particolare, forte di un percorso che continuerà anche nella rassegna U20 che vedrà in pista a Tallinn anche Emanuele Santoro. Grazie a tutti per i tantissimi messaggi di tifo e supporto che sono arrivati sino a lì - chiosa il Consigliere nazionale - e che ho condiviso con tutta la squadra".

Che dire poi di chi era in pista ed ha assaporato il sapore inconfondibile della vittoria? Chapeau per Alessandro Sibilio, napoletano delle Fiamme Gialle che ha stravinto i 400 ostacoli con uno strepitoso 48”42, nuovo personal best e secondo tempo di sempre in Italia dietro al campione del mondo della specialità Fabrizio Mori. Come sempre, a condividere tutti i momenti sportivi della sua carriera c’era il suo allenatore, Gianpaolo Ciappa, anch’egli campano, tecnico di capacità ed esperienza, autentico punto di riferimento per tanti atleti che hanno ben figurato in importanti rassegne. Complimenti anche al cilentano Giuseppe Filpi, per lui, che è egregiamente allenato da Angelo Palmieri, tecnico di Agropoli e consigliere regionale FIDAL Campania, dopo l’incoraggiante risultato ottenuto a Rovereto nei 110 h, era già tanto importante vestire la maglia azzurra. Crescerà ancora. Insomma, la Campania c’è ed a saper leggere tra le righe, l’impressione è che conterà sempre di più. “C’è un rinnovato entusiasmo che abbiamo il dovere di stimolare e di trasformare nel migliore dei modi possibili – ha detto il Presidente del Comitato Regionale Campano Bruno Fabozzi – affinché produca quel ciclo virtuoso tanto atteso. I risultati che provengono dalla pista, come quello magistralmente ottenuto da Alessandro Sibilio, lasciano ben sperare anche in chiave olimpica e sono un ottimo esempio da seguire per i tanti giovani che praticano atletica nella nostra regione. Abbiamo un bacino di quasi 6 milioni di abitanti e dunque un potenziale umano enorme. Ecco, il target è questo: deve essere sfruttato meglio di come è stato fatto nel passato. Non ce lo possiamo più permettere. Sono certo che anche grazie a tecnici come Andreozzi e Ciappa, che sono sicuramente in buona compagnia, i nostri giovani potranno seguire un percorso di sviluppo e di crescita tecnica di altissimo livello. Sono sicuro che la Federazione, con l’entusiasmo e la voglia di fare dimostrata da Carlo Cantales, farà il possibile per riportare il movimento campano nelle posizioni che gli spettano, Complimenti a tutti, ci avete fatto sognare”.

Ilario Capanna  




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