Ad Alà dei Sardi si ripete la storia dell'Atletica Sarda. di Vanni Loriga(*)



“Alasport, Trofeo - gara di corsa campestra, tra le più originali del calendario agonistico invernale dell’atletica. Viene istituita il 25 marzo 1973, in un piccolo centro della provincia di Olbia-Tempio, Alà dei Sardi, per iniziativa di Antonello Baltolu, sindaco della località. Da gara giovanile di corsa campestre, l’appuntamento crossistico diventa, gradualmente, prima manifestazione di livello nazionale, con affermazioni di G.Dorio, F.Fava, Margherita Gargano, V.Ortis, F.Panetta e Cristina Tomasini, poi di livello internazionale, ospitando nomi prestigiosi come i campioni olimpici K.Bekele, B.Malinowski, J.Ngugi, Khalid Skah ed i primatisti del mondo Arturo Barrios, Salah Hissou, Tegla Loroupe, P.Tergat. Interrotta dal 2005 al 2007 per difficoltà finanziarie, nel 2008 è stata nuovamente inserita nel calendario agonistico internazionale ed ha visto l’affermazione di Tariku Bekele” Con queste diciotto righe, la nuovissima “Garzantina dello Sport” rende il meritato onore delle armi al classico cross alaese, unica manifestazione sarda ospitata nel prezioso volume (circa 1700 pagine per 6100 lemmi) redatto per l’impegno e la passione di Claudio Ferretti e di Augusto Frasca. Ferretti, ottimo giornalista radio-televisivo, è figlio d’arte in quanto il babbo Mario fu il grande cronista che fra l’altro consegnò all’etere la famosa epigrafe:”Un uomo solo è al comando della corsa, la sua maglia è biancoceleste, il suo nome è Fausto Coppi”. Augusto Frasca proviene dai ranghi degli scrittori d’atletica e, in una carriera giornalistica ultraquarantennale, il suo talento di storico e di amante dello sport ha toccato i momenti di massimo splendore proprio nel 2008 con questo lavoro enciclopedico e con la pubblicazione di un libro, “La corsa del secolo” dedicato alla storia ed alla leggenda di Dorando Pietri saggio che ha meritato il riconoscimento del Premio Bancarella ed il massimo premio nel concorso letterario indetto dal CONI: Frasca, che per lunghi anni è stato capo ufficio stampa della FederAtletica, ha fatto anche parte del Comitato Scientifico della Enciclopedia Treccani: diciamo che in fatto di sport ogni sua sentenza “fa Cassazione”. La citazione ai massimi livelli del Trofeo Alasport, puntualmente sottolineata da Enrico Gaviano sulle pagine della “Nuova Sardegna” ha sicuramente gratificato Antonello Baltolu e tutta la famiglia degli appassionati di Alà dei Sardi, che allo scadere del 2008 hanno riscosso un altro ambito riconoscimento. Il sito dell’ARSS (Association of Road Ring Statisticians) il giorno 29 dicembre ha infatti aggiornato le sue consuete graduatorie mondiali di ogni tempo. Nella classifica della corsa campestre, tolte le edizioi dei Campionati Mondiali IAAF (e neanche tutte), svetta su tutte l’edizione 1991 della Cinque Mulini di San Vittore Olona con il Trofeo Alasport del 1993 al secondo posto, distanziato di un’inezia (rispettivamente 995 e 990 punti). La gara sarda precede manifestazioni di grandissimo credito, come i Campionati 2003 del Kenia, il Cross di Edimburgo 2008, il giapponese Chiba 1981, il cross Italica di Siviglia del 1994 e lo Zamudio di Bilbao 1991. Ancora più distanziato il Cross del Campaccio di San Giorgio su Legnano, edizione 2000, classificato al 47° posto in classifica generale. Il cosidetto “miracolo alaese” ha ripreso a verificarsi, sempre ai più alti livelli. Sono in molti a domandarsi i motivi di questo esaltante fenomeno. Nel presentare questa 33° edizione del Trofeo Alasport – 21° Trofeo del Presidente della Repubblica, ritengo opportuno riassumere per iscritto quanto ebbi modo di dire alla vigila della precedente edizione. Alà dei Sardi ha fornito allo sport nazionale ispirazione, passione, immaginazione, empatia. ISPIRAZIONE, perché ha indicato una strada da percorrere, ispirata alla completezza della formula, che va dalla pratica infantile dell’Atletica sino alla sua espressione più evoluta, quella della Manifestazione a livello mondiale; PASSIONE, perché in questo processo virtuoso sono state coinvolte tutte le componenti della Comunità con un entusiasmo che ha mutato il “dovere” di collaborare nel “piacere” di farlo; IMMAGINAZIONE, sognando in grande, ma osservando la ferrea disciplina imposta dalle possibilità; EMPATIA, vivendo in sintonia con gli atleti, con i loro dirigenti e tecnici, con i giudici, con i mezzi di comunicazione, con i volontari dell’organizzazione, con i rappresentanti delle Istituzioni e con gli sponsor di un avvenimento che è diventato, anche ufficialmente, storia. Nota Webmaster: (*) Ospitiamo l’articolo di presentazione della 33° Edizione del Trofeo Alasport, 21° Trofeo Presidente della Repubblica, scritto da un grande giornalista Giovanni Maria (noto Vanni) LORIGA che è considerato uno dei più quotati esperti italiani di Atletica Leggera. Come tecnico è stato allenatore e titolare della cattedra di Atletica presso la scuola Militare di Educazione Fisica di Orvieto dal 1957 al 1960. Come giornalista ha scritto sulla materia dal 1950 ad oggi, inizialmente su "Paese" e "Paese Sera"; quindi sul "Corriere dello Sport" (responsabile della specifica rubrica dal 1967 al 1992); infine su la "Stampa" di Torino, giornali per il quali ancora collabora. Ha inoltre collaborato da Roma per "l'Equipe" di Parigi e per il "Marca" di Madrid. Ha vinto due volte il premio letterario CONI-USSI per la cronaca e per l'inchiesta. Con il suo libro, scritto insieme a Franco Fava. "Corri per la salute" è stato segnalato per il Premio Bancarella. Ha assistito, come inviato speciale a tutte le edizioni dei Giochi Olimpici dal 1956 al 1996. Segue la gara di Alà dei Sardi praticamente dalla sua nascita

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