Maggiorenni soci e minorenni tesserati: cosa si può fare

Una ASD ha sempre associato tutti i suoi membri (i minorenni tramite la richiesta dei genitori), ma riscontra difficoltà nell'organizzare l’assemblea per tutti i soci, di cui la maggior parte minorenni. Può far diventare soci solo i maggiorenni e inquadrare tutti i minorenni come tesserati? Qual è la procedura più corretta per scindere la figura del socio da quella del tesserato, tenendo presente che lo statuto della ASD prevede la decadenza dei soci per dimissioni, morosità o morte?
 
Premesso che il socio è colui che fa domanda per dare il suo apporto all’associazione, approva il bilancio e conosce lo statuto, mentre il tesserato pratica solo l'attività sportiva e gareggia per la sua associazione, non è la società che decide chi far diventare socio o no (a prescindere se si parla di maggiorenni o minorenni) ma ci deve essere un'espressa volontà della persona che fa richiesta al consiglio direttivo per diventare socio. Nel caso specifico la strada più semplice sono le dimissioni oppure si può valutare una eventuale morosità sul versamento della quota associativa; se invece si attende che scada la quota e se l'associato non la rinnova, la decadenza è immediata. Si sottolinea che se un socio si comporta correttamente e versa la quota dovuta non può essere escluso contro il suo volere. Conviene quindi distinguere la figura dei soci che realmente danno una mano all’associazione con la figura dei tesserati che praticano la disciplina sportiva della Federazione con la quale l'associazione è affiliata.


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