Vola Tamberi: 2,32 ad Ancona, migliore al mondo

30 Gennaio 2021

Al debutto il campione europeo indoor sigla la prima misura mondiale del 2021 e dà l’assalto a quota 2,35: “Ho saltato per mio nonno che seguiva ogni gara”. Miglior esordio dall’infortunio del 2016

Gianmarco Tamberi è già in volo. Alla prima gara dell’anno, a sei mesi esatti dal turno di qualificazione delle Olimpiadi di Tokyo (30 luglio), l’azzurro firma la migliore prestazione mondiale stagionale nell’alto con 2,32, una misura che è già ricca di significato internazionale. Ad Ancona, nel Palaindoor dei suoi allenamenti, il primatista italiano si assicura lo standard per gli Europei indoor di Torun, la rassegna continentale in Polonia (5-7 marzo) nella quale si presenterà da campione in carica. Il saltatore dell’Atl-Etica San Vendemiano sigla il proprio miglior debutto stagionale dall’infortunio del 2016 e dà anche l’assalto alla quota di 2,35, ma senza fortuna, con la possibilità di riprovarci già martedì prossimo in Slovacchia a Banska Bystrica. Soltanto nell’anno cruciale della sua carriera, il 2016, quello dell’oro mondiale indoor di Portland, dell’oro europeo di Amsterdam e del record italiano di 2,39, aveva esordito meglio al coperto (2,35), segnale certamente incoraggiante all’alba della stagione di Tokyo. E come gran parte delle misure della sua serie (2,22, 2,28) anche il 2,32 lo centra al terzo tentativo, con le spalle al muro. 

PER NONNO - Non c’è musica a ritmare la sua rincorsa al Palaindoor, non c’è pubblico se non quello degli addetti ai lavori, c’è però la concentrazione massima di Halfshave, la scarpa verde fluo e quella bianca, il numero otto sulla schiena e le lettere del suo cognome dipinte del tricolore. A 2,10 Tamberi va su senza intoppi, facile, lineare, e anche per il 2,16 nessun problema, questione risolta al primo assalto. Già a 2,22 però Gimbo si ritrova a un bivio: sbaglia i primi due tentativi, sbuffa, cerca di restare focalizzato e nel cominciare il terzo salto rivolge lo sguardo al cielo, un bacio verso il nonno Marcello che se n’è andato nei mesi scorsi e al quale aveva dedicato un commosso post sui social prima della gara. È quello buono, è il salto che lo lascia in gara e lo colloca al primo posto superando Eugenio Meloni (Carabinieri) che con 2,18 si ferma a due centimetri dallo stagionale. Nessuna tappa intermedia, si va dritti al 2,28 dello standard europeo di Torun. I presenti in tribuna lo aiutano con la “clap” e Tamberi si esalta, di nuovo al terzo tentativo, a un passo dall’eliminazione. Stesso rischio che corre anche a 2,32, la misura che due anni fa gli ha consegnato il titolo europeo a Glasgow e che non centrava proprio da allora. Ma i nervi tengono, la rincorsa gira a dovere, e l’asticella resta su, un centimetro in più del 2,31 che fino a oggi pomeriggio era la miglior misura dell’anno, realizzata a Mosca dal russo Mikhail Akimenko.

“BUON DEBUTTO MA NON LA MISURA CHE VOGLIO” - “Oggi ho saltato per mio nonno che ci ha lasciati in novembre, era la prima gara senza di lui e glielo dovevo - le parole del 28enne marchigiano - ho cominciato a piangere da quando ho sentito al telefono mia nonna Graziella all’ora di pranzo, quando mi ha ricordato che nonno Marcello non perdeva nemmeno un mio salto. E anche durante una rincorsa a 2,32 è uscita fuori qualche lacrima”. Grinta e classe possono rimediare a una tecnica ancora da aggiustare: “Bisogna costruire tanto, tecnicamente purtroppo mi sento ancora molto indietro e se ho saltato tutte le misure alla terza prova è perché a quel punto ho cancellato tutto e ho tirato fuori il carattere. Soddisfatto invece dell’efficienza fisica perché è ottima, questa stagione indoor l’abbiamo preparata come si deve”. Martedì lo attende il primo match contro i più forti a Banska: “Non volevo che fosse quello l’esordio, avevo bisogno di qualche verifica prima - aggiunge l’azzurro - 2,32 è un buon debutto ma di certo non la misura che voglio per questo 2021. Non devo sedermi. Partirò già domattina per la Slovacchia, e spero in due giorni di riuscire a recuperare a livello nervoso ed emotivo, perché è stata una gara lunga e sofferta. Ma mi serviva”. La prima di altre quattro, sul cammino che porta agli Euroindoor: Banska Bystrica il 2, Nehvizdy (Repubblica Ceca) il 5, il meeting di Torun (Polonia) il 17 e poi di nuovo ad Ancona nel weekend del 20-21 febbraio per gli Assoluti indoor, quindi la rassegna continentale di Torun a inizio marzo. Con un oro da difendere. E la certezza di potersela giocare. [RISULTATI/Results]

VIDEO | IL 2,32 DI GIANMARCO TAMBERI AD ANCONA


ANCONA - Nell’alto del Palaindoor da segnalare anche il 2,14 di Nicholas Nava (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) e il 2,08 dell’allievo Mattia Furlani (Studentesca Rieti Milardi). Sul rettilineo, nei 60 ostacoli, nuova doppia sfida tra Angelika Wegierska (Atl. Firenze Marathon) e Giulia Latini (Carabinieri). L’italo-polacca conquista la finale in 8.19 contro 8.28 e si prende la rivincita della batteria in cui la reatina era scesa a 8.24, migliorando di sei centesimi il personale realizzato nello scorso weekend, davanti all’avversaria seconda in 8.25. Cresce due volte la non ancora ventenne Giulia Guarriello (Atl. Guastalla Reggiolo) con 8.41 e 8.39. Al maschile 7.89 nel primo round di Francesco Ferrante (Atl. Firenze Marathon), vicinissimo al PB di 7.88 eguagliato una settimana fa a Modena, e poi 7.93 in finale. Nel triplo l’ex tricolore assoluto Samuele Cerro (Enterprise Sport & Service) atterra a ridosso dei sedici metri: 15,91. 

PADOVA - Rientra in azione Federica Del Buono, al Palaindoor di Padova. La 26enne mezzofondista dei Carabinieri torna con 4:19.69 nei 1500 metri, a quasi un anno dalla sua ultima gara che era stata sempre a Padova e sulla stessa distanza in 4:18.84. Nel giugno scorso la vicentina, bronzo agli Europei indoor di Praga nel 2015, si è sottoposta a un intervento alla caviglia destra. Sui 400 metri in evidenza Anna Polinari (Atl. Brescia 1950 Metallurgica San Marco): con 53.89 la 21enne veronese toglie oltre mezzo secondo al personale indoor, a un solo centesimo da quello all’aperto, davanti al 55.45 di Rebecca Sartori (Fiamme Oro). Tra gli uomini vince in 48.64 il bosniaco Amel Tuka, vicecampione mondiale degli 800 a Doha. Nel peso 18,80 per Lorenzo Del Gatto (Carabinieri) e nel lungo ancora oltre i sei metri la junior Arianna Battistella (Atl. Vicentina) con 6,08. [RISULTATI/Results]

FIRENZE - Nell’impianto indoor dell’Asics Firenze Marathon Stadium, due sprint per la pluricampionessa italiana dei 60 metri Audrey Alloh (Fiamme Azzurre): 7.64 in batteria, che pareggia il crono di domenica scorsa a Modena nella gara di rientro dopo la maternità, e 7.68 in finale davanti a Eleonora Ricci (Atl. Cascina, 7.66 e 7.69), tricolore juniores dei 100 nella passata stagione. Il decatleta Dario Dester (Carabinieri) riesce a limare il personale sui 60 ostacoli con 8.34 e 8.30. [RISULTATI/Results]

LANCI - Bel debutto per il giovane martellista Gregorio Giorgis (Atl. Libertas Città di Castello). Sulla pedana di casa, a Città di Castello (Perugia), il 18enne umbro fa volare a 71,24 l’attrezzo di categoria da 6 chilogrammi: quaranta centimetri di miglioramento per il campione italiano under 20 che sale al sesto posto nelle liste italiane alltime di categoria. [RISULTATI/Results] A Boissano (Savona) c’è il progresso anche dell’altro junior Davide Costa (Cus Genova) a 68,49, invece al femminile la tricolore promesse Cecilia Desideri (Studentesca Rieti Milardi) apre la stagione con 60,94. [RISULTATI/Results] A Pordenone esordio di Lucia Prinetti (Fiamme Gialle) che lancia a 61,12 mentre l’under 20 Emily Conte (Atl. Riviera del Brenta) si porta a 57,10. [RISULTATI/Results]

naz.orl. - l.c.

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La dedica di Gianmarco Tamberi al nonno Marcello scomparso a novembre (foto Carloni/FIDAL Marche)


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