Vince Chiaraviglio, domani nessun azzurro in gara



Non ci sarà nessun italiano in gara domani nella giornata di chiusura dei Mondiali juniores: dopo le staffette, nel pomeriggio è arrivata anche l’ultima eliminazione, quella di Stefano Tedesco. Il veneto è giunto ottavo in semifinale con 14.26, vento -1.4: il vincitore della prova, il polacco Noga, ha segnato il primato dei Campionati con un 13.43 buono ma suscettibile di revisione, dal momento che le barriere da 1.00 metro sono state adottate solo da questa edizione. Si chiude dunque qui per gli azzurri un’edizione sicuramente non fortunata per i nostri colori: solo tre presenze nei primi 8, e il sesto posto virtuale di Galvan, poi squalificato nei 200, non porta neanche un punto, a differenza dei piazzamenti dei due marciatori, settima Federica Ferraro e ottavo Matteo Giupponi. Un tocco d’azzurro – anzi di “albiceleste”, visti i colori indossati – lo porta German Chiaraviglio: l’italo-argentino vince alla grande il salto con l’asta con 5.71 e tenta poi invano il mondiale di categoria a 5.81. Ironia della sorte, per l’atleta tesserato con lo Sport Club Catania si tratta anche di primato italiano juniores, con questa progressione: 5.20/1, 5.36/1, 5.48/2, 5.54/2, 5.60/3, 5.71/3, 5.81/xxx. Certo che, in un’occasione come questa, dare informazioni del genere provoca anche un po’ d’imbarazzo, con buona pace dei regolamenti in vigore sul riconoscimento dei primati. Nella sessione pomeridiana, da segnalare anche la decima vittoria consecutiva di un kenyano nei 3000 siepi: stavolta sulla ruota di Pechino esce Komen, tempo eccellente di 8:14.00. Solo nell’edizione inaugurale di Atene 1986, quando erano in programma i 2000st, vinse un non-kenyano: fu il basco Jon Azkueta, per i colori spagnoli. Il gigante estone Margus Hunt fa doppietta e domina anche il peso, con 20.53: sono così quattro gli ori dell’Estonia, un Paese baciato dalla sorte in questa stagione. Sul piano tecnico, grandi gare soprattutto del giavellotto: strepitoso l’83.07 che consegna la medaglia d’oro al sudafricano Oosthuizen, mentre anche la tedesca Schaffarzik desta impressione con il suo 60.45. Domani gran gala di chiusura: ma noi faremo soli da spettatori. Nella foto, l'ostacolista Stefano Tedesco. (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL) File allegati:
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