Venicemarathon con Lalli e Pertile

17 Settembre 2013

Il 27 ottobre l'esordio sui 42,195km del campione continentale di corsa campestre

Il prossimo 27 ottobre, il campione europeo di cross Andrea Lalli e il maratoneta Ruggero Pertile saranno al via della XXVII Venicemarathon. Per il finanziere molisano si tratta dell'atteso esordio sui 42,195 km sul tracciato che nel 1999 fece da sfondo anche al debutto di Pertile che dichiara. "La Venicemarathon sarà una tappa importante del mio percorso verso gli Europei di Zurigo del prossimo anno. Penso di valere un tempo che va dalle 2h09’ alle 2h12’ e di sicuro non partirò a razzo come nel 1999. Ricordo - racconta l'azzurro dell'Assindustria Sport Padova - che quell’'anno debuttai in maratona senza averla molto preparata, e mi scordai persino di attaccarmi il chip alla caviglia. Partii "a manetta", con un passaggio alla ‘mezza’ di 1h04’:40” che mi portò ad avere i crampi già dal 28° chilometro e chiuderla in 2h15:’00”. Sarà bello tornare a correre su questo tracciato che credo essere diventato un po’ più duro rispetto al passato, con l’inserimento di Piazza Ferretto, del Parco San Giuliano e di Piazza San Marco".

"Il 27 ottobre inizierà la mia vera carriera da maratoneta - le parole di Lalli - –avevo già pensato ad un debutto a Venezia lo scorso anno, ma poi la cosa non si è concretizzata. Avrei voluto provarci alla Maratona di Roma a marzo, ma un infortunio, a ridosso dell’evento, mi ha impedito di partecipare. Adesso, dopo due false partenze, dovrebbe essere la volta buona. Mi sto allenando moltissimo per questo appuntamento, soprattutto sulla gestione dei chilometri e della mia testa. Sono un atleta molto istintivo, ma ho capito che nella maratona la ragione deve prevalere sull’istinto. In questo periodo sto finalizzando il lavoro specifico e domenica prossima (22 settembre) sarò al via della mezza maratona di Udine insieme a Geoffrey Mutai, l'uomo più veloce di sempre sui 42,195km (2h03:02). Il mio obiettivo è di correre la Venicemarathon attorno alle 2h11-2h12, ma tutto può succedere. Di sicuro non partirò troppo forte e anche il passaggio alla ‘mezza’ sarà cauto. La cosa importante è sentirmi tranquillo e preparato, per godermi appieno questo esordio, senza troppe responsabilità. Non conosco il percorso ma non mi preoccupano i ponti, perché mi piacciono i tracciati variati e non monotoni”". 

(da comunicato stampa Organizzatori)



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