Varnik e la grande delusione dei finlandesi



I finlandesi ci speravano. La pioggia non li ha spaventati, tanto che lo Stadio Olimpico di Helsinki ha fatto registrare il tutto esaurito. Il Paese si è praticamente fermato per seguire la finale del giavellotto maschile, e non solo perché la gara rappresentava la più concreta speranza di medaglia della Nazione ospitante i Campionati Mondiali, ma perché in Finlandia il giavellotto è qualcosa di più di una gara di atletica, è quasi una religione. I finlandesi ci speravano perché già per tre volte avevano conquistato l’oro, con Raty a Roma ’87, con Kinnunen a Tokyo ’91 e con Parviainen a Siviglia ’99. I finlandesi ci speravano soprattutto perché la loro punta Tero Pitkamaki quest’anno aveva lanciato a 91,53. Le speranze dei finlandesi si sono spente sotto la pioggia di Helsinki. Pitkamaki ci ha provato, ha gareggiato da pari a pari con atleti ben più smaliziati di lui, ma il suo 81,27 non è servito a portarlo sul podio. Il titolo è andato al ventottenne estone Andrus Varnik, che già due anni fa aveva assaggiato l’argento dietro il russo Makarov, questa volta relegato al bronzo. Varnik ha avuto il grande pregio di lanciare sui suoi limiti a dispetto del tempo. Il suo 87,17 è infatti inferiore di soli due centimetri rispetto al suo record stagionale e di 70 centimetri rispetto al suo personale che risale al 2003. Con Varnik, autore del lancio vittorioso nella quarta serie, l’Europa mantiene la leadership della specialità ai Mondiali, dove solamente una volta il titolo è sfuggito al Vecchio Continente, nel 1997 grazie alla meteora sudafricana Corbett. Il dominio europeo si nota anche dal fatto che nella finale a otto non sono stati ammessi “intrusi”. Il risultato di Varnik chiaramente non è, e non poteva essere vista la pioggia, il primato dei Campionati, appartenente al ceko Zelezny che nel 2001 vinse con 92,80. Per cinque volte il vincitore dei Mondiali ha ottenuto un risultato migliore. Varnik ha avuto il pregio di trovare le migliori condizioni possibili durante la difficile gara, e di sfruttarle, infilando il giavellotto nella giusta traiettoria di vento. E’ un campione del mondo degno di questo ruolo, lo ha già dimostrato allo scorso Golden Gala, naturalmente vinto. Gabriele Gentili Nella foto: Andrus Varnik, nuovo campione del mondo di lancio del giavellotto (foto Omega/Fidal)


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