Van Niekerk, il sogno del Sud Africa

26 Agosto 2015

Il primo oro africano nei 400 metri mondiali nel miglior podio della storia della specialità. Mai tre atleti avevano corso contemporaneamente sotto i 44 secondi.

di Marco Buccellato

Il sudafricano Wayde Van Niekerk mette la firma a un'immensa finale di 400 metri, con esiti che rivoluzionano la statistica della specialità. Il 23enne di Città del Capo ha conquistato il primo oro mondiale dell'Africa, sui 400, in un campionato del mondo, impresa mai realizzata neanche alle Olimpiadi. I migliori piazzamenti fino a oggi risalgono agli anni '80, con l'argento dell'ivoriano Tiacoh ai Giochi di Los Angeles e a quello del nigeriano Egbunike ai mondiali di Roma. Negli anni '90, l'ugandese Kamoga eguagliò il miglior piazzamento per l'Africa con l'argento iridato di Atene.

I numeri della finale sono i migliori di sempre: Van Niekerk sale al quarto posto delle graduatorie all-time con 43.48, a soli trenta centesimi dal record mondiale di Michael Johnson, e vanta la sesta prestazione assoluta. Prima di lui, solo Butch Reynolds con 43.29, due volte ancora Johnson con 43.39 e 43.44, e Jeremy Wariner con 43.45. Si tratta perciò della miglior prestazione mondiale mai ottenuta da un atleta non statunitense e del nuovo record africano, che migliora il recente limite di Makwala (43.72), oggi quinto in 44.63. Non si correva così forte da otto anni!

C'è gloria e sapore di storia anche per altri: dietro Van Nieker, il miglior secondo di sempre in 43.65 (Merritt), il terzo in 43.78 (James) e il quarto in 44.11 (Santos). Nessuno, in sostanza, era stato attore di una gara di 400 metri con tre atleti contemporaneamente sotto i 44", violato per la prima volta ai Giochi di Città del Messico del 1968 da Lee Evans. A distanza di quasi mezzo secolo il suo 43.86 resiste nella top-ten di sempre, al decimo posto. Non è finita: Van Niekerk ha riportato il titolo mondiale fuori dal dominio del continente americano dopo 28 anni, quando a Roma si impose il tedesco dell'Est Thomas Schönlebe.

Cifre da medaglia: LaShawn Merritt, con l'argento di oggi, è ora lo specialista più medagliato nella storia dei 400 metri mondiali, toccando quota cinque metalli, in cinque edizioni consecutive, con due ori (Berlino e Mosca) e tre argenti, staccando Michael Johnson, che conquistò quattro medaglie d'oro dal 1993 al 1999. Nel medagliere di specialità, oltre al primo oro dell'Africa, Merritt firma la ventiquattresima medaglia per gli Stati Uniti.

Nato a Città del Capo, con base a Bloemfontein, dopo una prima apparizione ai mondiali (a Mosca fu eliminato in batteria) Wayde Van Niekerk è esploso la scorsa stagione, portando il record nazionale del Sud Africa a 44.38 nella tappa newyorchese della Diamond League (battuto proprio da LaShawn Merritt), dove quest'anno si è ripetuto abbassandolo a 44.24. Poi, gli incredibili dieci giorni sul suolo europeo. Prima a Parigi ha centrato il storico 43.96 del record africano (primo africano a riuscirci), temporaneamente sottratogli da Makwala 24 ore dopo in Svizzera, poi a Lucerna ha compiuto il capolavoro della combinata statistica della velocità, vincendo la serie B dei 200 metri in 19.94 con vento nullo, portando il Sud Africa nell'esclusivo club dei paesi che potevano vantare contemporaneamente atleti in grado di correre i 100 in meno di 10", i 200 sotto i 20", e i 400 in meno di 44". Fino alla serata di Lucerna, il club era composto dai soli Stati Uniti. Van Niekerk ha aggiunto l'Africa, e a Pechino la tavola si è imbandita anche per la Giamaica, grazie al 43.93 di Rusheen McDonald.

Non è finita: con il 43.48 che gli ha dato il titolo mondiale dei 400, il sudafricano diventato il secondo atleta di ogni tempo nel ristretto novero dei quattro che, nella combinata 200-400, vantano prestazioni sia sotto i 20" che sotto i 44".
Michael Johnson 19.32-43.18
Wayde Van Niekerk 19.94-43.48
LaShawn Merritt 19.98-43.65
lsaac Makwala 19.96-43.72

Il nuovo campione del mondo dei 400 è stato quarto ai mondiali junior del 2010 sui 200 metri, poi bronzo nella staffetta 4x400 delle Universiadi del 2013, e vice-campione africano dei 400 l'anno scorso. Il piazzamento di maggior prestigio, fino a ieri, era l'argento dei Giochi del Commonwealth di Glasgow della scorsa estate. Sulla scena sudafricana, il primo successo di rilievo risale al 2011, con la conquista del titolo nazionale dei 200. Il suo eroe sportivo è, indovinate, Felix Sanchez, due volte olimpionico dei 400 ostacoli. Il suo obiettivo sportivo? Fino a ieri, Rio 2016. Da oggi, la favola del primo oro di un africano alle Olimpiadi, grazie a lui, più che una favola sembra una bella storia da riuscire a raccontare. Come quelle di Nicholas Bett e Julius Yego. Africa rules.

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