Vallortigara 2,02: ''Un salto di gioia pura!''

22 Luglio 2018

La felicità dell'azzurra: "Non è un sogno, è realtà. Ci ho pensato tante volte anche nei momenti più bui, ma bisognava saper aspettare. A Berlino si partirà da zero e tutto può succedere"

di Alessio Giovannini

"Great! Congratulations!" Ecco quello che Elena Vallortigara si sente dire a ripetizione mentre esce dall'Olympic Stadium di Londra. Poco prima nel cuore dell'arena delle Olimpiadi 2012 e dei Mondiali 2017 l'hanno vista tutti volare a 2,02. Sì, proprio così: due metri e zero due.

"Non è un sogno, è realtà - racconta l'azzurra -. Ci ho pensato tante volte, anche nei momenti più bui della mia carriera, quando ho dovuto fare i conti con infortuni e cose che non giravano come avrei voluto. Poi, però, bisogna saper aspettare e costruire perché alla fine tutto arriva al momento giusto. Ed oggi è successo. Fino ad 1,91 mi sembrava che non passasse mai il tempo. Ad 1,95 ho sentito chiaramente di avere addosso quel margine per cui potevo puntare direttamente ai 2 metri. Me l'ero detto in partenza: se resto da sola in gara con Mariya (Lasitskene-Kuchina, ndr) ci provo. Non è stato un azzardo, ma consapevolezza di quello che penso di valere in questo momento".

Come ci si sente ad essere lì a battagliare con la campionessa del mondo, un'atleta che ha dimostrato di essere quasi invincibile e, soprattutto, abbonata ai 2 metri?
"La Lasitskene è stata un grande stimolo per me oggi. Del resto se rimani con lei in gara vuol dire che l'asticella si è spostata su misure importanti. All'apparenza può dare un'impressione un po' fredda, ma è solo molto concentrata. Alla fine è venuta a farmi i complimenti. Anche io in pedana ho imparato a stare nella mia bolla, è molto importante. Di cosa è fatta questa bolla? Di otto anni di cicatrici, di lavoro e di rinascita. Questo risultato parte da Siena dove mi sono trasferita dalla fine del 2016 sotto la guida tecnica di Stefano Giardi, anche oggi qui al mio fianco. Dico grazie a lui e a tutte le persone che non hanno mai smesso di credere in me".

2 metri e 2 centimetri fanno sognare o venire le vertigini?
"2 metri e poi 2,02. Che cosa ho provato? Gioia pura! E se mi avete visto con le lacrime agli occhi è stata solo l'emozione di attimi per cui non esistono parole. Con me avevo due anelli, sono i miei portafortuna: uno è quello del mio fidanzato Fernando, l'altro me l'ha regalato mia madre Lia che ne ha uno uno identico".

Ad un mese esatto (era il 22 giugno) dal folgorante 9.99-record sui 100 metri di Filippo Tortu a Madrid, un'altra atleta approda ai piani altissimi del ranking nazionale alltime, accanto a nomi come Sara Simeoni e Antonietta Di Martino, regine azzurre del salto in alto.
"La Simeoni è un mito, una campionessa che ha fatto la storia dell'atletica. Antonietta è una cara amica. Da sempre abbiamo un rapporto speciale e lei che come me è passata in mezzo a tanti imprevisti, mi ha dato la forza di non mollare". E le reazioni delle due big non tardano ad arrivare via facebook: "Elena! Elena! Elena! Grande 2,02!!!!!" scrive la Simeoni a caratteri tutti maiuscoli con una pioggia di punti esclamativi. "Te lo meriti Elena e sono felicissima per te" aggiunge con un affettuoso cuoricino la Di Martino.

Seconda atleta al mondo nel 2018 e adesso gli Europei, con quali ambizioni?
"Berlino è l'obiettivo di questa stagione in cui sento di essere cresciuta tanto come donna e come atleta. Sono un'altra persona. Non voglio avere nessun tipo di aspettativa. Agli Europei si partirà tutte da zero e tutto può succedere in pedana. Quindi primo step la qualificazione, poi vedremo cosa accadrà in finale".

VIDEO | ELENA VALLORTIGARA SALTA 2,00 E 2,02 IN IAAF DIAMOND LEAGUE A LONDRA

11 CENTIMETRI IN 88 GIORNI - Un paio di gare indoor senza particolare clamore e mandate in archivio con un 1,84 in Svizzera e il secondo posto agli Assoluti di Ancona. Ma il meglio doveva ancora venire. Bisognava solo attendere la bella stagione che per Elena Vallortigara è iniziata il 25 aprile allo storico Meeting della Liberazione di Siena, la città che è diventata la casa della sua rinascita. "Elly" partiva da un personal best di 1,91 che si portava dietro dal 2010 in occasione del debutto in Nazionale assoluta, al DécaNation di Annecy (record italiano junior poi superato nel 2012 da Alessia Trost con 1,92). L'esordio senese è stato in grande stile: 1,94. Il primo passo di un'escalation che nel giro di 10 gare in 88 giorni l'avrebbe portata allo stratosferico 2,02 di Londra, quarta italiana di sempre in ordine cronologico a varcare il fatidico muro dei 2 metri dopo Simeoni, Di Martino e Trost. Impressionante il progresso personale dell'ancora 26enne veneta dei Carabinieri: un'impennata di 11 centimetri di cui 6 tutti nella gara odierna. 6 le vittorie dell'azzurra, 5 i piazzamenti in meeting internazionali con due podi in IAAF Diamond League: terza al Golden Gala di Roma e oggi seconda a Londra, dopo il quinto posto di Parigi. Ora è quarta nel ranking della Diamond Race con 17 punti alle spalle di Lasitskene-Kuchina (46), Mirela Demireva (34) e Yuliya Levchenko (24). La finalissima del circuito, il 30 agosto a Zurigo, è già matematicamente in tasca.

IL 2018 ALL'APERTO DI ELENA VALLORTIGARA
25 aprile: Siena 1,94 (1)
1 maggio: Palmanova 1,90 (1)
5 maggio: Caorle 1,95 (1)
31 maggio: Roma 1,94 (3)
3 giugno: Hengelo (NED) 1,91 (4)
6 giugno: Zoetermeer (NED) 1,96 (1)
23 giugno: Modena 1,94 (1)
30 giugno: Parigi (FRA) 1,94 (5)
18 luglio: Liegi (BEL) 1,91 (1)
22 luglio: Londra (GBR) 2,02 (2)

LISTA ITALIANA ALLTIME SALTO IN ALTO FEMMINILE
2.04i Antonietta Di Martino (Banska Bystrica 9.2.11)
2.02 Elena Vallortigara (Londra 22.7.18)
2.01 Sara Simeoni (Brescia 4.8.78)
2.00i Alessia Trost (Trinec 29.1.13)
1.98 Antonella Bevilacqua (Valencia 31.5.97)
1.97 Desirèe Rossit (Bressanone 10.6.16)
1.95 Francesca Bradamante (Udine 23.5.98)
1.95 Raffaella Lamera (Firenze 5.6.10)
1.92 Sandra Dini (Udine 14.6.81)
1.92 Daniela Galeotti (Pescara 3.7.99)
1.92 Elena Meuti (Goteborg 8.8.06)
1.92 Erika Furlani (Rieti 24.6.17)

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