Urlo Fabbri: 21,11 a Ostrava e avvicina il primato

05 Febbraio 2020

Un altro acuto del pesista azzurro: secondo in Repubblica Ceca e nel mirino c'è il record italiano indoor di Andrei. Passo avanti Trost (1,89), nei 1500 crescono Riccobon, Abdikadar e Bellò, Barontini al PB negli 800

Un altro lancio da urlo per Leonardo Fabbri: 21,11 al Czech Indoor Gala di Ostrava (Repubblica Ceca) ed è secondo alle spalle del polacco Konrad Bukowiecki (21,88, migliore prestazione mondiale dell'anno). Il pesista dell’Aeronautica diventa così il secondo azzurro di sempre nelle gare indoor, a 43 centimetri dal record italiano al coperto di Alessandro Andrei (21,54 nel 1987) e incassa una conferma di qualità dopo il 21,32 all'aperto con cui aveva inaugurato la stagione in Sudafrica pochi giorni fa. Il 22enne fiorentino allenato da Paolo Dal Soglio spara lontano al quinto turno, dopo un 20,25 iniziale e tre nulli. È la misura che gli consente di salire momentaneamente in testa alla gara, prima di essere scalzato dal vicecampione d’Europa Bukowiecki e di chiudere con un altro 20,71 che vuol dire continuità. Per Fabbri c’è la soddisfazione di battere il ceco bronzo mondiale indoor in carica Tomas Stanek (20,92, quarto), superato anche dal portoghese Francisco Belo (20,94, terzo). 

FABBRI: “NON HO NIENTE MENO DEGLI ALTRI” - “Con queste gare sto prendendo fiducia - racconta Fabbri dalla Repubblica Ceca - si stanno riducendo le distanze con i migliori d’Europa e so di avere ancora margine. Alla fine Bukowiecki è venuto a ringraziarmi, ha detto che senza il mio 21,11 non avrebbe tirato fuori il 21,88. Lui è forte ma voglio batterlo quando la competizione conterà davvero. Bello sconfiggere Stanek in casa sua, bellissimo gareggiare a questi livelli, mi gasa tanto: sento che non ho nulla meno dei migliori e queste misure devono diventare la normalità. È certamente una conferma dopo il Sudafrica, nonostante oggi fisicamente non mi sentissi al top, a cinque giorni dal rientro in Italia dopo il raduno a Stellenbosch, dove abbiamo lavorato tanto. Senza i Mondiali indoor, l’obiettivo per la stagione al coperto può diventare questo record italiano di Andrei, oltre che continuare a prendere confidenza con le gare prestigiose. Le prossime? Stoccolma l’11, Sabadell il 19, Madrid il 21 e poi gli Assoluti di Ancona il 23”.

AVANTI TROST - Segnali di crescita per Alessia Trost. Nella seconda uscita stagionale, l’azzurra delle Fiamme Gialle guadagna centimetri e si porta a 1,89, quota superata al terzo tentativo. Per la saltatrice pordenonese, allenata da Roberto Vanzillotta, anche due tentativi alla misura di 1,92. Rispetto all’esordio di mercoledì scorso a Udine aggiunge quindi cinque centimetri e prosegue la propria scalata verso il ritorno alle misure che le competono. Per Trost è un terzo posto internazionale, alle spalle dell’ucraina Yuliya Chumachenko (1,92) e della ceca Klara Krejcirikova, 1,89 ma senza errori. E per consolidare la crescita c’è Banska Bystrica martedì prossimo, 11 febbraio. “Sono sicuramente più contenta dell’esordio di Udine - le parole della Trost - raccolgo sensazioni come ho fatto nella prima gara. Nel secondo tentativo a 1,92 ho provato a correre forte fino in fondo e allo stacco non ho tenuto. Ho preso una botta sulla schiena perché sono caduta sopra l’asta, quindi ho rinunciato all’ultimo tentativo, ma tutto ok. Continuiamo a lavorare”.

1500 OKAY - È il miglior 1500 indoor degli ultimi otto anni corso da un italiano. Anzi, due. Passo in avanti per il tricolore Enrico Riccobon (Atl. Brugnera Friulintagli) che si migliora di quasi due secondi e scende a 3:40.89 (terzo), e anche per il finalista di Berlino 2018 Mohad Abdikadar (Aeronautica), a sua volta al primato personale con 3:40.94, quarto. Gara di rimonta come nelle corde del 24enne bellunese, per superare proprio sul traguardo l’altro azzurro e insidiare anche il marocchino Brahim Kaazouzi (3:40.73), mentre tagliava per primo il traguardo il serbo Elzan Bibic (3:38.94). Progresso anche per Elena Bellò (Fiamme Azzurre) che nei 1500 al femminile bussa alle porte della top ten italiana di sempre con un miglioramento netto, di quasi cinque secondi, fino a 4:16.19 (nona).

BARONTINI 1:47.73 - A segno anche Simone Barontini: il mezzofondista delle Fiamme Azzurre scende a 1:47.73, siglando il miglior risultato di un azzurro dal 2013 negli 800 indoor e quasi un secondo di aggiornamento sul primato personale (1:48.62 lo scorso anno ad Ancona). Per il campione italiano matura un quarto posto dietro il keniano Collins Kipruto (1:46.38), lo sloveno Zan Rudolf (1:47.51) e il ceco Lukas Hodbod (1:47.57).

naz.orl.

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