Universiadi. Fassinotti argento a Taipei

25 Agosto 2017

Il torinese Marco Fassinotti conquista l'argento con 2,29m. Davide Re sesto in finale sui 400m, Josè Bencosme de Leon conquista la finale sui 400hs.

Bene i piemontesi in gara alle Universiadi di Taipei.

Medaglia d'argento oggi per Marco Fassinotti (Aeronautica), che nel salto in alto torna vicino ai 2,30m. Il torinese incappa in un errore al 2,10 della misura d'ingresso che per un po' si trasformerà in una sorta di piccola zavorra. La sua progressione però è  impeccabile nei successivi tre step: 2,15, 2,20 e 2,23 tutti alla prima.  Ora è di nuovo in lizza per un posto sul podio. 2,26 è la soglia che  compie la definitiva selezione. La superano subito l'atleta di Taipei  Chun-Hsien Hsiang e il tedesco Falk Wendrich. Il torinese ci arriva  all'ultimo tentativo, ma può continuare la sua ascesa. Asticella a quota  2,29, ovvero 5 centimetri meglio del suo season best e la misura della migliore prestazione italiana stagionale realizzata da Gianmarco Tamberi ai Mondiali di Londra. Fassinotti sbaglia i primi due assalti, ma il  terzo è OK e l'azzurro spodesta dall'oro Hsiang, fino a quel momento in  testa e poi out con tre "X". Non si fa attendere, però, la risposta di  Wendrich che all'ultima prova a disposizione centra il 2,29 della  vittoria (+4 centimetri di PB per il 22enne tedesco). Il duello a 2,31 non cambia le sorti del podio perchè sia l'azzurro che Wendrich non riescono ad avere la meglio sull'asticella. L'argento di Fassinotti - il  secondo altista italiano di sempre con 2,35 - ha però anche il colore  della rinascita e, come nel caso di Tamberi, di un atleta ritrovato dopo il problema alla caviglia del piede di stacco che per tanto tempo  l'aveva tenuto lontano dalle pedane. "Questo è stato senz'altro l'anno più bello e difficile della mia vita - le parole di Fassinotti a fine gara -. Ho dovuto avere pazienza e cambiare diverse cose. Non ero nemmeno così  sicuro di voler partecipare a questa manifestazione, poi ho deciso di  esserci e si è rivelata una buona scelta. Tecnicamente mi sono sentito  benissimo soprattutto in qualificazione, poi in finale la rincorsa non  funzionava come avrebbe dovuto e ho modificato il preavvio. E' in  momenti come questi che bisogna saper reagire e, se serve, cambiare  strategia in corsa. Da Taipei mi porto a casa questo argento con 2,29  fatto con appena due mesi di preparazione e tre gare alle spalle. Sono contento che abbia vinto il tedesco Wendrich perché qualche giorno fa era venuto a stringermi la mano dicendomi che aveva rispetto di un  atleta che come me ha saltato 2,35. Sono misure verso cui ora sono più  fiducioso di poter tornare, confido in una stagione invernale da vivere  pienamente per proiettarmi come si deve verso l'estate degli Europei di  Berlino".

Il tricolore assoluto Davide Re (Fiamme Gialle) conclude al sesto posto la finale dei 400 metri. Il  ligure, trasferitosi da Torino a Rieti nel gruppo di allenamento di  Chiara Milardi, ferma il cronometro a 46.87. Tutto sotto i 46 secondi il  podio dominato dal dominicano, argento olimpico 2012, Luguelin Santos  in 45.24 sul cubano Yoandys Lescay Pardo (45.31) e sul polacco Rafl  Omelko (45.56). Restando al giro di pista, ma con barriere, Josè Bencosme (Fiamme Gialle) corre la semifinale in 50.01 e il suo secondo posto dietro il polacco  Dobek (49.77) vale comunque la "Q" maiuscola del passaggio in finale.

(da fidal.it)

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