Una storia al giorno

07 Ottobre 2013

Personaggi e vicende dell'atletica di sempre

7 ottobre. Sessantaquattro anni fa, nasceva la Ddr, il piccolo colosso che non c’è più e che in un pugno di partecipazioni ufficiali ai Giochi (dal ’68 all’88) seppe conquistare 389 medaglie estive e 110 invernali, 153 e 39 d’oro, e mettere in gravi ambasce sia gli Stati Uniti che l’Unione Sovietica “casa madre”. Note informative per i più giovani: la Repubblica Democratica Tedesca aveva una bandiera uguale a quella della Germania Federale, con uno stemma di fasci di grano e, al centro, un martello e un compasso. La stessa araldica socialista compariva sulle maglie, blu con il bordo bianco. L’inno era Auferstanden aus Ruinen, risorgeremo dalle rovine. Il Deutschland ueber alles, con prima strofa cancellata, era rimasto a ovest.

La Ddr non partecipò all’Olimpiade del ’52. Quattro anni dopo, alcuni atleti e atlete entrarono a far parte della squadra di una Germania che esisteva solo sulla carta, inclusa quella a cinque cerchi, che si recò ai Giochi di Melbourne in giorni di Guerra Fredda che sarebbe diventata molto calda. E così oggi, in occasione di quell’anniversario storico, è possibile rivelare il nome della mamma di tutte le Marita, le Marlies, le Heike, le Barbel, le Petra, le Ruth, le Ramona, le Sigrun, le Anke, le Cornelia, le Martina, le Elfi, le Johanna, le Annelies che sono venute dopo. E' Christa Seliger, più tardi maritata con il pugile Erich Stubnick, e molto vicina agli ottant’anni.

Toccò a Christa, che veniva dall’Altmark, l’Antica Marca tra Sassonia e Brandeburgo, conquistare la prima medaglia che non è compresa in quello spaventevole totale di cui sopra ma ricade nel bilancio della “squadra unificata”. Capitò il 26 novembre 1956, quando corse in 11”7, seconda dietro una delle beniamine di casa, Elisabeth “Betty” Cuthbert, per replicare quattro giorni, 23”7 sui 200, ancora alle spalle della fidanzata d’Australia. Nel frattempo, il 28, Gisela Borkemeyer, Kohler da sposata, sassone, era finita seconda negli 80hs, nella scia di un’altra leggendaria aussie, Shirley Strickland de la Hunty. L’una e l’altra, piuttosto bassine e robuste,  misero le mani su una caterva di titoli nazionali e Gisela ottenne anche il record europeo sia dei 100 (11”5) che dei 200 (23”5). Entrambe gareggiavano per un club che sarebbe diventato famoso nel mondo, la Dynamo Berlino.

Giorgio Cimbrico



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