Una grande stagione per Xavier Chevrier



Il ritorno in maglia azzurra, due titoli italiani promesse. Non c’è dubbio, un gran bella stagione quella che sta portando a compimento Xavier Chevrier,, il ventiduenne di Nus atleticamente cresciuto tra le fila dell’Apd Pont Saint Martin e dal 2011 tesserato per la lombarda Atletica Valli Bergamasche.

Il suo talento già era esploso nel 2009, quando a Campodolcino (So) aveva fatto suo il titolo mondiale juniores di corsa in montagna, peraltro preceduto da nuovo titolo italiano e da un argento europeo. Qualche mese dopo, a Dublino, Xavier avrebbe poi vestito anche l’azzurro del cross, a testimonianza di qualità atletiche capaci di trovare espressione non solo su salite e discese. Di lì in poi, però, oltre un anno buio, costellato da problemi fisici e motivazioni giocoforza in calare, sino a toccare anche l’ipotesi di un precoce addio all’attività agonistica.

Riavvicinatosi ai vertici assoluti già nel corso della passata stagione, il 2012 sta però davvero rappresentando per Chevrier l’anno del grande ritorno e della maturazione. In costante crescita già nei cross invernali, a luglio è per lui arrivata - anche un po’ a sorpresa - la prima maglia azzurra assoluta, in occasione dei Campionati Europei di Pamukkale, in Turchia. Pur debilitato da virus nella notte della vigilia, dalla rassegna continentale il valdostano è tornato a casa con un ottimo settimo posto, contribuendo in modo fondamentale all’oro a squadre dell’Italia nella classifica per Nazioni.

Su tracciato ugualmente di salita e discesa, Xavier era già stato grande protagonista nella prima prova tricolore, quando a giugno, nella bresciana Angolo Terme, era stato preceduto dal solo Bernard Dematteis: di qui l’esordio nella nazionale assoluta. Dai tracciati misti a quelli di sola salita, là dove sulla carta più complesso sarebbe per lui stato conquistare un posto in azzurro anche per la rassegna iridata. Invece non così, con il mese di luglio prima a regalargli il titolo italiano promesse del neonato Km Verticale, poi un settimo posto nella seconda prova tricolore ad Adrara San Martino (Bg). A metà agosto, Xavier si gioca il tutto e per tutto e il quinto posto, a due passi dal podio, dell’ultima prova di Campionato Italiano ad Arco di Trento gli vale il pass per i Mondiali, oltre al secondo titolo stagionale tra gli under 23. E siamo pressoché ai giorni scorsi, ovvero al 2 settembre, quando i Campionati Mondiali di corsa in montagna, i ventottesimi della storia, tornano in Italia, ospitati dall’Alta Valle Camonica tra Temù, Ponte di Legno e il Passo del Tonale. Con il sostegno di un intero pullman di tifosi valdostani, capitanati dal cugino “Chicco” Pellegrino e dal suo fans club, sui quasi quindici chilometri di ascesa iridata, Xavier segna allora altra piccola grande tappa di crescita atletica e personale. Il suo tredicesimo posto, al termine di gara agonisticamente durissima, vale infatti ancora una volta punti decisivi per un’Italia che al maschile si veste d’argento alle spalle dell’imprendibile Eritrea, che con Petro Mamo e Azerya Teklay pure conquista oro e argento individuale.

Per Xavier una stagione caratterizzata da grande costanza di rendimento ad alto livello: merito anche del costante supporto offerto dall’osteopata torinese Carlo Ranieri, della cui professionalità, tra gli altri, già si era avvalsa nei suoi anni d’oro anche la maratoneta Maura Viceconte. Una gran bella crescita quella di Chevrier, pure dimostrata dal suo saper ormai lottare alla pari con i più forti azzurri della specialità, da Abate a De Gasperi, dai gemelli Dematteis a Baldaccini, tutti quanti da lui messi alle spalle almeno una volta nel corso di questo 2012. Ora, per il ragazzo di Nus, fari puntati sull’inverno, con altro sogno da inseguire nell’immediato o quasi: quello di tornare a vestire l’azzurro nel cross, entrando nella formazione under 23 che l’Italia a dicembre schiererà in occasione dei Campionati Europei di Budapest. Sognare, in fondo, costa nulla.

Paolo germanetto



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