Una bella manifestazione a Marina di Ravenna



Un appuntamento di atletica promozionale, ma soprattutto un’iniziativa benefica a favore di Medici Senza Frontiere si è svolta sabato 9 luglio dalle ore 16 alle 24, presso il campo di atletica di Marina di Ravenna.

La manifestazione era  una Staffetta di 100 km che ha visto la partecipazione di 8 squadre per affrontare il faticoso impegno con lo spirito giusto, coinvolgendo atleti e non, giovani e anziani e soprattutto molti bambini. Con la presenza aggiuntiva di numerosi accompagnatori dei podisti si sono verosimilmente superate le 800 presenze.

Degna di nota la partecipazione (atletica) dell’assessore allo Sport del Comune di Ravenna, dott. Guido Guerrieri, come importante è stata la presenza del Gruppo Giudici Gara della Fidal Regionale e Provinciale che ha messo a disposizione l’apparecchiatura contagiri elettronica, oltre  l’intervento del network televisivo E’ TV che ha ripreso alcune fasi dell’evento e raccolto alcune interviste.

Hanno preso parte alla manifestazione 8 formazioni così composte:

2 squadre podistiche (Romagna Trail – Ravenna Runner)

2 stabilimenti balneari (4 venti P. Marina/Macelleria Tassinari - Rivaverde P. Marina)       

2 gruppi aziendali (Black Dog  - HERA)

1 ordine professionale (Ordine dei Geometri         

1 società Atletica (Atl. Mercurio)

La distanza è stata coperta in un tempo compreso tra 5h57' e 7h00'. Sono state raccolte per l’iscrizione delle 8 squadre: 1600 euro da devolvere a MSF. L’evento è risultato molto gradito ai convenuti, sia per l’esplicito sostegno solidale a MSF che per la divertente serata condivisa e per il pretesto di incontrare nuovi amici e di rivederne dei vecchi. La gran parte delle squadre ha schierato molti bambini, a seguito di certo del coinvolgimento genuino da parte dei più giovani rilevato nella passata edizione e cogliendo in pieno lo spirito ludico dell’iniziativa.  La speranza è che permanga nei giovanissimi un vivido ricordo che può essere la posa della prima pietra per la sensibilità delle giovani generazioni verso le difficili tematiche del cosiddetto villaggio globale.  

Marco Di Maggio



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