Un saluto a Lamberto Boranga. di Piero Congia



In riferimento al comunicato del 9 marzo u.s. divulgato sul sito della Federazione Italiana Di Atletica Leggera, dedicato ai primati conquistati ai Campionati italiani Indoor Master, mi ha lasciato perplesso che il giornalista (Luca Cassai) abbia ritenuto opportuno completare la rassegna degli atleti titolari dei record ed evidenziati in grassetto con questa notizia: ”Sulla pista di Ancona , non ha voluto mancare l'appuntamento Lamberto Boranga (Olimpia Amatori Rimini): il celebre ex portiere di serie A ha rinunciato ai salti, per un problema al menisco, ma ha vinto la prova sui 60 ostacoli e si è cimentato anche nei 60 piani, preceduto soltanto al fotofinish da Piero Congia (Atletica Selargus) con 8.97. Istintivamente mi sono immedesimato nei panni di Lamberto nel cercare di cogliere l'intento volontario o involontario del giornalista: voleva dedicare un giusto tributo alla presenza del grande campione evidenziandolo in grassetto come gli altri autori dei record? Voleva evidenziare che, pur avendo un problema al menisco, è stato ugualmente bravo nel vincere i 60 ostacoli e perdere per un tempo infinitamente breve (quali sono cinque millesimi di secondo) i 60 piani? Oppure voleva evidenziare la notizia che il grande campione ha perso seppure al fotofinish contro un atleta sconosciuto, unico fra tutti gli atleti menzionati nell'articolo a non essere riportato in grassetto? Per quanto mi riguarda sono consapevole che nessuno se ne sarebbe accorto del mio settimo titolo di Campione italiano, anche se il boato di stupore che è seguito all'apparizione dei risultati (dopo l'esame dei fotofinish ) mi ha pure lusingato in un primo momento percependolo rivolto alla mia persona ed alla mia prestazione. Sono stati i complimenti, abbracci e baci ricevuti da persone che non conoscevo, a farmi capire di trovarmi nell'imprevista notizia creata dal Campione che non aveva vinto: Tu sei quello che ha battuto Lamberto Boranga!? Bravo. Complimenti. Sono ormai quindici anni che conosco l'atleta ed amico Lamberto, un grande atleta a livello mondiale di cui - come italiano – anch'io sono sentitamente orgoglioso. Ricordo pure il calciatore Boranga, dei tempi gloriosi in cui tifavo per lo scudetto del Cagliari, un grande portiere a me antipatico perchè parava i tiri del nostro “idolo isolano” Gigi Riva. In diverse occasioni le gare nazionali mi hanno anche concesso l'onore di fare da collegamento negli scambi dei saluti tra i due celebri campioni. Come atleta, gareggiare e conquistare il titolo di Campione Italiano rinnova un piacere che accarezza le corde della mia vanità. Come sardo, e per di più tifoso del Cagliari, il piacere è ancora più forte perchè assume anche l'intrigante sapore di un simpatico regolamento di conti in sospeso da oltre mezzo secolo. Non ho avuto modo di salutare Lamberto perchè finita la gara avevo il tempo cronometrato per rientrare in Sardegna. Ma un saluto e ringraziamento glielo voglio mandare da questa rubrica per avere usufruito, proprio io, di un momento glorioso come eroe occasionale di una sua giornata storta. Un abbraccio. Piero Congia.

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