Un giorno, un'impresa

26 Febbraio 2013

Appuntamento quotidiano con le storie dell'atletica

26 febbraio 2000: per la prima volta in un’arena europea, quella di Gand, si odono le note strazianti e commoventi dell’Hatikva, l’inno israeliano. Risuonano per merito di Aleksandr Averbukh, russo di Siberia che ha raggiunto la terra di antichi padri. Due anni e mezzo dopo l’astista scalerà un cielo non coperto da un tetto, agli Europei di Monaco di Baviera, a un lungo tiro di sasso dall’orrore di Dachau.

Giorgio Cimbrico

 



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