Trost, tre ori nel cuore



Bressanone, Tampere, Doha: nessuna come lei. Con i tre ori conquistati nelle grandi rassegne giovanili del 2009, Alessia Trost è forse l’atleta-simbolo della stagione per la sua fascia di età (al limite dei 17 anni: è nata a Pordenone l’8 marzo 1993). Solo Tatyana Stetsyuk è arrivata vicina ad eguagliarla: ma l’astista russa, prima all’Eyof e alle Gymnasiadi, nella finale iridata aveva colto solo un bronzo. E la nostra Alessia, già 1.89 di salto in alto, ha appena 16 anni.

Tre vittorie importanti, situazioni diverse: quale ti è rimasta maggiormente nel cuore?
“Non ne faccio una questione di valore tecnico: tanto che l’oro più bello, la “gara più gara”, è stata quella delle Gymnasiadi a Doha. Il successo di Bressanone è stato grande, ma era il vero debutto internazionale e c’ero arrivata principalmente per fare esperienza, per vedere l’effetto che fa. Poi Tampere, a distanza di pochi giorni: avevo già vinto, non avevo nulla da perdere ed in pedana ero quasi in trance. Ecco, Doha è stato un successo più consapevole, più maturo: senza considerare che in finale avevo comunque avversarie più che valide”.

Ormai sei quasi un’atleta professionista: la tua giornata tipo?
“Sveglia alle 7, poi prendo il bus per andare a scuola: per arrivare a Sacile, 15 km da  Pordenone, ed entrare alle 8.10. Torno a casa alle 14, faccio i compiti, e alle 17.30 vado agli allenamenti. Alle 20.30 rientro: poi mi rilasso, a volte esco. Questo 5 giorni su 7, salvo impegni agonistici: insomma faccio una vita molto regolare”.

Ti pesa rinunciare a qualcosa?
“No, è una routine piacevole, nella quale mi riconosco pienamente. E poi ho una grande fortuna: a scuola come al campo di atletica ho il conforto degli amici più cari, delle persone con le quali mi trovo bene. Con Gianfranco Chessa, più che da tecnico, ho un rapporto da amico: il confronto è stimolante anche dal punto di vista umano. E a casa non si parla tanto di atletica: anche se mio papà, Rudi, è stato quello che mi ha fatto avvicinare a questo sport. Prima, quando mi allenava personalmente, era naturale che ne parlassimo: ora lui ha il suo gruppo e quindi, a casa, parliamo d’altro”.    

Le tue preferenze: i “più” di Alessia Trost?

Il piatto: “Tutte le specialità friulane che prepara mia mamma Susanna ed in particolare il “pasticcio”: così chiamiamo le lasagne. Sono golosa, ma cerco di non fare stravizi”.

L’attore: “Matthew Gray Gubler, quello che interpreta il Dott. Spencer Reid nel serial “Criminal Minds”. Semplicemente divino”.

Il cantante: “Più che un cantante, un musicista: Giovanni Allevi”.

Lo scrittore: “Leggo tantissimo ed un po’ di tutto: il libro che mi è rimasto nel cuore di recente è “La Città della Gioia” di Dominique Lapierre”.

La città: “All’estero Vienna, che è bellissima. In Italia, Firenze: non c’è partita”.

La vacanza: “In montagna: le nostre, ma anche le Dolomiti. Però metto solo sci da fondo: non so sciare in discesa”.

Il programma televisivo: “I telefilm a sfondo thriller-poliziesco come “Csi” o “Criminal Minds” sono quelli ai quali mi appassiono”.

La materia scolastica: “Frequento il Liceo linguistico e quindi lingue: inglese, tedesco e spagnolo”.

Lo sport: “Da ragazzina ho fatto due anni di biathlon: mi piaceva sparare con la carabina e me la cavavo anche bene. Ma alla tivù mi fermo soprattutto a guardare il nuoto: però non mi piacerebbe affatto praticarlo”.

L’atleta: “Sara Simeoni for ever, naturalmente: tra quelli ancora in attività Kyriakos Ioannou, il saltatore in alto cipriota. Si capisce che adoro gli uomini con i capelli lunghi?”.

Il modo di vestire: “Tipicamente casual, jeans e maglietta o felpa: spesso mi capita di andare in tuta perfino a scuola, con la scusa di dovermi poi allenare!”.

Una stagione appena conclusa ed è già  tempo di iniziare la prossima: come la affronterai?
“Al coperto farò solo una gara, penso al Pala Bernes di Udine, e poi andrò ai campionati indoor allievi. Il record di categoria di Barbara Fiammengo? Sì, ci penso e sono abbastanza sicura che, prima o poi, debba arrivare: in questo non sono scaramantica. Poi vedremo: in calendario ci sono i primi Giochi Olimpici giovanili a Singapore”.

Raul Leoni

Nella foto, Alessia Trost con l'oro dei Mondiali U18 di Bressanone (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)

File allegati:
- La scheda di ALESSIA TROST



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