Trofeo Lazio di marcia, che storia!

25 Aprile 2016

Frammenti di storia per i 35 anni del Trofeo più importante per la marcia laziale.

Mancano meno di due settimane alla rassegna iridata dei Campionati Mondiali di marcia a squadre del 7 e 8 maggio a Roma, e stavolta nel nostro viaggio attorno al mondo della marcia raccontiamo, attraverso alcuni nomi rappresentativi, la storia del Trofeo Lazio di marcia, appuntamento classico per il mondo del "tacco e punta" regionale e fucina di campioni.

La marcia laziale deve molto alla manifestazione che fin dalle origini ha scovato e cresciuto tanti giovani marciatori, alcuni dei quali arrivati ad una carriera da professionisti con risultati di livello internazionale. Il Trofeo Lazio di marcia quest’anno compie 35 anni, 10 dei quali avvalorati dalla commemorazione di un tecnico laziale che tanto ha dato alla marcia nazionale, Fulvio Villa.

Tutto nacque nel 1982 in una prima edizione che prevedeva come tappe del circuito lo Stadio dei Marmi, Civitavecchia, Nettuno e Ostia Antica. In quell’edizione spiccava tra gli altri il nome di Giuliana Salce (Team Eclas Ostia), una delle più forti interpreti italiane della specialità, trascinatrice del movimento femminile negli anni ’80, collezionando titoli nazionali, prestazioni di valore e presenze importanti nelle grandi competizioni. Nel 1983 stabilì il suo primo record del mondo sui 5 km su pista a L’Aquila, marciando in 21:51.85, poi due anni più tardi tocca l’apice internazionale con l’oro mondiale sui 3000 metri indoor a Parigi.  La distanza al coperto le regalerà ancora soddisfazioni con due argenti, di cui uno europeo e l’altro ai Mondiali di Indianapolis. Per Giuliana Salce le vittorie al Trofeo Lazio furono tre complessive, inaugurando le presenze di grandi marciatori nell’albo d’oro della manifestazione.

Emblematica fu poi la vittoria nella categoria Ragazzi, datata 1999, di un giovanissimo Giorgio Rubino, che con la maglia delle Fiamme Gialle Simoni, timbrò regolarmente il successo anche da cadetto e da allievo, in un crescendo di prestazioni e soprattutto di specializzazione in una disciplina che lo ha visto lottare per il podio nelle grandi competizioni internazionali. Peccato solo che per il marciatore ostiense una medaglia mondiale, il bronzo di Berlino 2009, sia arrivata solo postuma, a seguito delle squalifiche per doping di chi lo precedeva al traguardo sotto la Porta di Brandeburgo.

Un altro atleta nazionale cresciuto attraverso le gare del Trofeo Lazio di marcia è stato Marco De Luca, vincitore nel 1996 nella categoria Cadetti con la maglia dell’Atletica Roma Quattro. Una vittoria nel 1998, stavolta portacolori della Sai Assicura Progetto Atletica, e nel 2000 (Sai Assicura 2000) segnano la strada che lo porterà al professionismo nel gruppo sportivo delle Fiamme Gialle di Ostia, con le quali vincerà il Trofeo Lazio sia nel 2002 che nel 2004. E un successo in passato era andato anche al suo allenatore, Patrizio Parcesepe, tecnico di valore internazionale, primo nel Trofeo Lazio al termine dell’edizione 1995. 

In campo femminile di rilievo sono anche le 6 vittorie di Cristiana Pellino, marciatrice di valore a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, prima con la maglia della K42, poi con quella della Forestale passando per la Cises Frascati. Ma al di là del successo dei singoli, il Trofeo Lazio ha assolto nel corso degli anni al suo obiettivo principale, quello di unire il mondo della marcia laziale, coinvolgendo un gran numero di partecipanti, soprattutto tra i più giovani, e consentendo un confronto in gara tra se stessi e con i giudici, per migliorarsi e crescere, di tecnica ed esperienza.



Condividi con
Seguici su: