Tricolori Allievi: a Cesenatico la carica dei 1200



CESENATICO, PRIMA UN PO’ DI STORIA Nel 2004 siamo giunti al 40° anno di attività della categoria allievi, che venne regolamentata dal Consiglio Federale presieduto dal Cav. Giosuè Poli nel 1965, benchè fosse stata individuata fin dal 1962. In quel primo anno di attività ufficiale non si parlava ancora di Campionati Nazionali allievi, che vennero insituiti solo nella stagione successiva: già nel 1965 si disputò però una manifestazione di carattere nazionale, denominata “Coppa Italia”. Anche per questa fascia di età, come si è visto per i cadetti la settimana passata, si è proceduto a periodici rimaneggiamenti dei limiti anagrafici e del programma tecnico. Un punto fermo è però costituito dall’istituzione dei Campionati Mondiali “under 18” da parte della Iaaf (prima edizione a Bydgoszcz 1999), con la consacrazione della categoria a livello internazionale. A dire il vero, la categoria ufficiale “youth” ingloba anche la fascia di età che noi chiamiamo “cadetti” e la federazione internazionale tiene anche una tabella di “primati ufficiali” della categoria. Progressivamente, la fidal si è adeguata alle norme del programma tecnico internazionale “under 18” (per esempio nel peso degli attrezzi o nell’altezza degli ostacoli) e quest’anno sono presenti due novità sostanziali: l’attribuzione della prima maglia tricolore nei 2000 siepi femminili e il cambio del giavellotto, passato da 800 a 700 grammi, come nei Campionati Mondiali. COSA E’ SUCCESSO FINORA La stagione ha proposto una buona vitalità da parte della categoria, con un discreto numero di nuove MPN che poi esamineremo in dettaglio. Inoltre, nei Mondiali juniores di Grosseto, sono scesi in gara sette appartenenti alla categoria allievi: in campo maschile il martellista Lorenzo Rocchi e Teo Turchi nella 4x400, tra le ragazze la siepista Valentina Ghiazza, l’ostacolista Veronica Borsi, Monica Cuperlo nell’alto, Elena Scarpellini nell’asta e Marta Milani nella 4x400. Si è trattato sicuramente di un’esperienza importante nel patrimonio agonistico di questi atleti, che potranno tentare di replicare – magari con ancora maggior successo – anche nella prossima edizione di Pechino 2006. Ma sicuramente hanno tratto beneficio dai periodici raduni in vista della rassegna iridata anche molti altri allievi: per tutti ci sarà da aspettarsi che mettano a frutto le cure ricevute nei prossimi Europei juniores di Kaunas 2005, mentre i più giovani, quelli della classe ’88, avranno il prossimo anno l’obiettivo della quarta edizione dei Mondiali “under 18” a Marrakech e della rassegna internazionale studentesca organizzata dall’ISF, in programma a Lignano. Vediamo ora nel dettaglio cosa potremo attenderci nel prossimo fine settimana dalla 39^ edizione dei Campionati Italiani allievi allo Stadio Moretti di Cesenatico, dove sono attesi – stando alle iscrizioni – quasi 1200 atleti nati nel 1987 e 1988. GARE MASCHILI VELOCITA’: Nello sprint breve non si sono avuti riscontri di particolare valore e purtroppo questa è una situazione che si trascina da un paio di stagioni. I più continui sono sembrati il genovese Marco Lomuscio (del Cus, 10.99 sui 100) e il veneto Matteo Galvan (22.15 per il vicentino sui 200). Meglio nei 400 metri, con il parmense Teo Turchi capace di correre in 48.43 al Brixia Meeting, conquistandosi il posto per la staffetta di Grosseto. In questo finale di stagione, tuttavia, le posizioni sembrano essersi riequilibrate e la continuità dimostrata dal lombardo Matteo Radice (49.45) e dal pugliese Arcangelo Morizio (49.61) potrebbe giocare un suo ruolo. Interesse per il 16enne vicentino Giulio Martini Mason, uno dei migliori cadetti nell’avvio della passata stagione, poi a lungo fermo e ora rientrato a buon livello (50.26). MEZZOFONDO: Settore in grande fermento: qui si sono viste buone cose ed è giusto darne conto. Il dominatore tra i cadetti 2003, il napoletano Alessandro D’Ascoli, si è dimostrato di recente in grande progresso e si cimenterà sui 1500 (4:00.1, con 1:55.79 sugli 800). Buono anche il 4.00.56 del versiliese Giovanni Boccoli, lui pure della classe ’88. Ma è chiaro che il protagonista più atteso è forse il longilineo bergamasco Paolo Zanchi, seguito a Nembro nella Saletti da Alberto Bergamelli: per lui 1:51.47 e tutta una serie di tempi di assoluto valore sugli 800. Se eviterà di impastoiarsi in una gara tattica non dovrebbe avere problemi, vista la sua superiorità. E appare emozionante la prova dei 3000: duello atteso tra il molisano – ma nato a Firenze - Andrea Lalli, in grande progresso negli ultimi tempi (8:22.02 a Cles il 19/8 e poi 3:51.56 sui 1500 una settimana dopo al Marzola) e il campione uscente Simone Gariboldi, bergamasco di Zogno allenato da Gianluigi Ferrari (3:52.39 sui 1500 sulla scia di Lalli al Marzola di Trento il 28/8). Infine le siepi: qui potrebbe cadere il muro dei 6 minuti, avvicinato in stagione soprattutto dall’italo-marocchino Raphael Tahary (detto “Mohamed” dagli amici, 6:03.2) e dal varesino Dario Ceccarelli (6:03.8), entrambi molto continui. OSTACOLI: Nessun risultato eclatante in stagione e molta incertezza. Nei 110hs i migliori sono due ragazzi del 1988, già in evidenza lo scorso anno tra i cadetti: il milanese brevilineo Luca Berti Rigo (che ha perso parte del 2003 per una pubalgia) e l’altissimo vicentino Stefano Tedesco (primo nei 300hs cadetti ad Orvieto). Sui 400hs il più accreditato sembra il napoletano della Partenope Francesco Pontarelli. SALTI: C’è curiosità soprattutto per il chivassese Fabio Buscella, che nel 2003 fece sensazione per i suoi risultati nel triplo cadetti (quest’anno il ragazzo allenato da Andrea Monti ha saltato 14.95). Nell’alto cerca una conferma il siciliano Tony Rubio, capolista stagionale in virtù del 2.05 con il quale ha vinto i Giochi delle Isole in giugno a Las Palmas: tuttavia la situazione sembra molto aperta, con diversi ragazzi oltre i 2.00 (ultimo in ordine di tempo, il livornese della Libertas Lorenzo Matteucci, classe ’88). Idem nell’asta: appaiati a 4.50 ci sono gli esponenti di due scuole storiche della specialità, come il modenese della Fratellanza Nicola Di Marco e l’ascolano dell’Asa Riccardo Lelii (ma attenzione all’altro marchigiano Lorenzo Catasta, figlio e fratello d’arte – il papà Sergio è stato azzurro degli ostacoli, la sorella Silvia tricolore giovanile nell’asta – oltre che primo tra i cadetti lo scorso anno). Ancora nessuno oltre i sette metri nel lungo in questa stagione: ci sono andati vicino i due siciliani, entrambi al primo anno nella categoria, Filippo Musso e Fabrizio Brugnone. LANCI: E qui ci aspettiamo grandi cose, visto il “line-up” dei protagonisti. Ragionando in astratto, potrebbero cadere i limiti nazionali di categoria in tutte le specialità. Intanto, durante l’anno, sono riusciti nell’impresa – e più di una volta – il pesista Maicol Spallanzani (19.59 e poi il recente 19.72 per il gigante della Sanvitese allenato da Adriano Sappa), il martellista carrarese Lorenzo Rocchi (seguito da Mauro Fantoni: prima 72.65, poi 72.69 ad inizio di settembre per il portacolori dell’Assi Banca Toscana) e anche il 16enne padovano della Vis Abano Leonardo Gottardo (67.75 nella rassegna europea studentesca di Milano a fine maggio). Se vogliamo, anche il discobolo ascolano Alessandro Botti ha riscritto la cronologia della MPN della sua specialità, ma con il vecchio attrezzo della categoria (quello da 1.75kg, lanciato a 54.30): con il disco da 1.5kg il migliore è invece il ragazzo delle Fiamme Gialle Federico Apolloni (57.15 per il ragazzo allenato da Filippo Monforti, mentre Botti – campione uscente sulla stessa pedana di Cesenatico 2003 – è un prodotto della scuola di Armando De Vincentis). Insomma ci sarà da divertirsi. MARCIA: I tempi migliori nella stagione sono stati ottenuti dall’italo-albanese Orest (“Oreste” per gli amici) Laniku - nativo di Durazzo e residente con la famiglia ad Acqui Terme – e da Donato Pierri, tarantino di Grottaglie che però difende i colori della società lucana dell’Ecosport 2000. Attenti anche ai “soliti noti” della scuola bergamasca di Ruggero Sala, Stefano Cattaneo e Matteo Giupponi (campione cadetti nel 2003), oltre ad un altro italo-albanese, Arber Prifti, prodotto del vivaio dell’Azzurra Scavo Velletri. In questo caso le decisioni della giuria potrebbero giocare un ruolo decisivo. GARE FEMMINILI VELOCITA’: Qualcosa di più eccitante rispetto ala panorama maschile. La trevigiana Marinella Maggiolo, campionessa cadette degli 80 ad Orvieto, si presenta con 24.72 sui 200, Martina Fugazza (figlia del tecnico lombardo Renzo) e la trentina Martina Giovanetti sono le avversarie più consistenti. Nello sprint breve la lotta è apertissima: praticamente si presentano in dieci o più nel giro di pochi centesimi. Forse è arrivato il momento per il primo “meno 12” della stagione. La dominatrice dei 400 nella prima parte della stagione, la bergamasca Marta Milani (55.54), si è presentata meno competitiva dopo le meritate vacanze: la pordenonese Claudia Maniero (la primatista cadette dei 300hs è nata però a Dolo) ha corso in 55.99 e abbastanza continua si è dimostrata anche la milanese Eleonora Sirtoli (56.30). Le ultime due avrebbero potuto giocarsi delle chances anche nella finale dei 400hs. MEZZOFONDO: Anche qui ci sono ragazze interessanti, a cominciare dalla pugliese 16enne Anna Maria Porcelluzzi (grande stagione con una punta di 2:11.0 sugli 800 giovanili della Notturna di Milano). E poi la piemontese Valentina Costanza, recente 9:49.6 sui 3000 a Mondovì, la quale però è schierata sui 1500 (4:32.38), lasciando la prova più lunga alla corregionale Valentina Ghiazza (10:06.7). La figlia di Flavia Gaviglio, che ha stabilito la MPN allieve dei 3000 siepi a Grosseto, ha invece concesso campo libero nella prova di esordio con barriere a Giulia Basoli (miglior tempo stagionale sui 2000st con 7:19.07). OSTACOLI: La braccianese Veronica Borsi, già finalista ai Mondiali allievi 2003, ha assorbito la parziale delusione di Grosseto: un ostacolo urtato in batteria e semifinale sfumata. Intanto ha corso in 13.86 a Roma, nei Regionali di due settimane fa (e ha saltato 5.86 in lungo): ma con gli ostacoli da 0.84 lo stagionale è il 13.75 del Brixia Meeting. La rivale di sempre per la ragazza dell’Antares (già promessa alla scudettata Fondiaria Sai da assoluta) è naturalmente Sara Balduchelli (13.97 ventoso nell’anno). Anche la piacentina Elisa Suzzani pare attrezzata per il podio. Nei 400hs la favorita è ovviamente Zoe Anello (61.42) e bisognerà vedere come è uscita dalla pausa agostana la materana Alessandra Maino (62.66). Le 16enni Sara Zanaboni ed Elisa Mazzucco (campionessa cadette ad Orvieto nei 300 piani) aspettano alla finestra un passo falso delle favorite. SALTI: Due stelline che destano interesse: la bergamasca Elena Scarpellini – settima nell’asta a Grosseto dopo aver saltato il limite italiano di categoria in qualificazione (3.95) – e la giuliana Monica Cuperlo, 1.82 nell’alto, ma fermata negli ultimi tempi da una fastidiosa malattia. Anche l’astista friulana Giulia Cargnelli, 16enne figlia d’arte da 3.80 in più occasioni, puà essere protagonista. Mina vagante – nell’alto o nel lungo - è la poliedrica Valeria Lucentini, ragazza padovana dotata di grandissima carica agonistica. Nel triplo è annunciato il duello tutto lombardo tra Francesca Cortellazzo (12.32) e Marina Mariani (12.26). LANCI: Cristina Basaldella è l’unica giavellottista da oltre 40 metri (e di gran lunga, con il 45.10 di inizio stagione). Oltre alla veneziana, il meglio del settore è arrivato dalle due pesiste – l’umbra Elena Carini e la trevigiana Flavia Severin – già protagoniste di analogo duello nella passata edizione dei campionati sulla stessa pedana. Si attende ancora il primo lancio del 2004 oltre i 40 metri nel disco (come è invece riuscito alla cadetta Tamara Apostolico): la chivassese Ambra Julita (un’altra figlia d’arte, visti i precedenti del papà Ivano) e la triestina Laura Biagi ci sono andate vicine (39.58 e 39.40 rispettivamente). Dopo le stagioni scintillanti all’insegna dei duelli tra Laura Gibilisco e Silvia Salis, il martello segna un po’ il passo: non sempre si possono avere protagoniste di quel calibro, ma l’udinese Alessandra Bianchi, cresciuta dall’ex primatista Mario Vecchiato, ha disputato fin qui un’ottima stagione. MARCIA: Due nomi su tutti: la campionessa cadette del 2003, Sabrina Trevisan (la ragazza si Brembate Sopra è l’ennesimo prodotto della scuola di Ruggero Sala) e la torinese del Cus Noemi Reginato. Non per niente anche la recente prova dei 10km su strada a Prato ha visto questa coppia dominare su tutte le altre avversarie. Raul Leoni per l'Ufficio Stampa fidal


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