Tre medaglie ai Campionati Italiani Allievi Indoor

14 Febbraio 2016

Lorenzo Mantenuto argento nel lungo, Gaia Sabbatini bronzo sui 1000, Salvatore Angelozzi bronzo nel triplo  

Ai Campionati Italiani Allievi (Under 18) Indoor, che si sono svolti ad Ancona sabato e domenica 13-14 febbraio, spiccano le medaglie dei saltatori Lorenzo Mantenuto (Aterno Pescara), argento nel lungo, e Salvatore Angelozzi (Atletica Vomano Gran Sasso), bronzo nel triplo, e della mezzofondista Gaia Sabbatini (Atletica Gran Sasso Teramo), terza sui 1000 metri. Gara di grande equilibrio seppur di non eccelso valore tecnico, quella del lungo maschile, vissuta sul filo dei centimetri fino all’ultimo salto. Mantenuto, che partiva dal settimo accredito stagionale, era sesto fino al quarto turno, stessa posizione con la quale era entrato  in finale con 6,71 metri. Dopo aver completamente sbagliato due salti, facendo segnare misure insignificanti, al quinto turno è riuscito ad atterrare a 6,76 metri, che è anche primato personale stagionale, migliorato di un centimetro. Prestazione non lontana dall’oro di Stefano Bignami (Virtus Emilsider Bologna), al primato personale con 6,84 ottenuto al primo salto, poi non più migliorato, che l’atleta pescarese ha provato a scalzare all’ultimo turno facendo però segnare un nullo. Terzo si è classificato Davide Rossi (Gemonatletica Udine) con 6,75, stessa misura del quarto classificato David Zobbio (Brixia Atletica), ma quest’ultimo penalizzato da cinque nulli. Gli atleti quinto e sesto si sono piazzati con 6,74. Da rilevare che Mantenuto nella gara degli Italiani Indoor dell’anno scorso si era classificato terzo con 6,98 metri dove, per vincere, era stato necessario saltare 7,18 da parte del vicentino Mattia Zagotto, assente in questa circostanza. Il romano Mario Marchei aveva fatto segnare 7,08, mentre in questa edizione si è piazzato solo decimo con 6,45.  

Nel salto triplo, il teramano Salvatore Aneglozzi è riuscito a entrare in zona podio al sesto e ultimo turno di salti, atterrando a 14,18 metri. Sino ad allora era quinto in classifica con 13,92 e, in un primo momento, ha anche assaporato l’argento, sfilatogli dal collo all’ultimo salto da Fabio Pagan (Aristide Coin Venezia) con 14,24. Da ricordare che Angelozzi si è presentato in gara con un primato stagionale di 14,36 metri. La gara è stata dominata da Andrea Dallavalle (Atletica Piacenza) con 15,70, che è anche nuovo primato italiano di categoria.

I 1000 metri femminili sono stati due gare in una. In testa, il confronto solitario del fenomeno Marta Zenoni (Atletica Bergamo 1959) con il cronometro, che ha fermato a 2’45”60, nuovo record italiano di categoria. Dietro di lei, la lotta per le altre due medaglie, nella quale è stata brava Gaia Sabbatini a conquistare il terzo posto con il tempo di 2’57”00, che è anche il suo primato personale indoor. Preceduta al secondo posto da Martina Tozzi (Fiamme Gialle Simoni) 2’56”59. Da rilevare che l’atleta teramana si è presentata a questi italiani reduce da un infortunio, che ne ha ritardato la preparazione.

Sui 60 ostacoli, positiva prova di Emanuele Di Donato (Atletica Mennea Chieti), settimo in semifinale con 8”67. Aveva superato la batteria con 8”68, terzo L’atleta teatino ha fatto segnare un miglioramento di nove centesimi di secondo rispetto al suo accredito stagionale. Altri due abruzzesi hanno fatto registrare progressi significativi, ma non sufficienti per centrare un piazzamento da finale. Francesco Spoltore (Nuova Atletica Lanciano) terzo in batteria (13° in classifica generale) sui 200 metri con 23”35, che ha ritoccato di quasi sei decimi il suo primato personale. Per accedere almeno alla finale dei “secondi” occorreva stabilire 23”12. Nella marcia 5000 metri, 14° Stefano D’Andrea (Tethys Chieti) con 24’20”32, che si migliora di oltre trenta secondi.  

Altri risultati abruzzesi. Allievi. 60: 7° in batteria Davide Blasucci (Atletica Mennea Chieti) 7”50.

4 x 200: 23^ Tethys Chieti (Jimenez, Spoglia, Venturi, Pagliarella) 1’36”85. Allieve. Marcia 3000: 22^ Federica Piro (Tethys Chieti) 16’02”49.

 



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