Torino lancia anche Howe, apertura a 8,25



L’altro grande protagonista della serata torinese, tutta dedicata all’impresa di Antonietta Di Martino (record italiano nell'alto con 2,02) è stato Andrew Howe, capace all’esordio nel suo salto in lungo di far segnare una misura di livello mondiale: 8,25 (v. +0.1), buona per la vittoria nel meeting e per la sesta piazza nella lista mondiale 2007. Discreta la serie dell’azzurro, che ha palesato però ancora qualche normale – per un esordio – problema nell’esecuzione del gesto (busto sempre molto avanti, chiusura costantemente in piedi): 8,25; 8,15; N; 7,97; 7,91; 7,75. Dietro l’azzurro, seconda posizione per l’ucraino Lukashevych (8,01) e terza per il triplista brasiliano Gregorio (7,99). Bel progresso per Magdeline Martinez. La triplista azzurra aggiunge quaranta centimetri al suo esordio di Trento atterrando ad un buon 14,41 (-0.2), misura di significato internazionale (ottava mondiale 2007). Davanti a lei la sola cubana Yargelis Savigne, forte di un 14,65 (+0.7) che conferma la sua leadership iridata stagionale (con un 14,99 messo a segno l’11 di maggio). Buona serie per la Martinez (14,39; 14,31; 14,11; 14,25; 14,41; 14,22), ritornata a familiarizzare come sa con i 14 metri. Progressi anche per Simona La Mantia (13,89), anche se è ovvio che da una come lei ci si debba aspettare ben altro. Fatica nel finale dei 400 ostacoli Gianni Carabelli, inchiodato a 50.54 (vittoria per il francese Keita, 49.15) al termine di una corsa non molto regolare, probabilmente compromessa da un avvio troppo cauto. Positivo invece l’esordio stagionale di Andrea Barberi, secondo nei 400 metri in 46.08, alle spalle del britannico Tim Benjamin (45.80), ma al termine di un bel testa a testa nel rettilineo finale. Discreta anche Daniela Reina, capace di un 52.95 che la conferma sui livelli conquistati nel giro di pista (per lei quinto posto, vittoria alla statunitense Hargrove, 51.40). Leggermente sotto tono Assunta Legnante (terza nel peso con un normale 17,98): la campionessa europea indoor si è dovuta inchinare alla bielorussa Ostapchuk (e fin qui nulla di particolarmente sorprendente: per la vincitrice un notevole 19,40) ma anche da una volitiva Chiara Rosa (18,23). Lanci in positivo per l’eccellente 69,38 centrato da Clarissa Claretti nel martello, terza alle spalle della croata Brkljacic (72,40) e della cubana Moreno (71,46; settima la Balassini, 67,31). Prove tutto sommato soddisfacenti nel mezzofondo veloce, anche se, negli 800 maschili, tra i due litiganti (si fa per dire) Longo e Bobbato, alla fine l’ha spuntata Livio Sciandra (terzo in un notevole 1:46.16, primato personale), bravo a seguire la scia del keniano Ismael Kombich (1:45.26). Tempi superiori all’1:47 per Longo (1:47.04) e Bobbato (1:47.08). Vittoria invece per la sempre più sicura di sé Elisa Cusma, capace di un significativo 2:01.20 negli 800 al femminile. Sprint nella norma, con Devonish (Gran Bretagna, 100 metri in 10.24, vento a +0.6) e Dzingai (Zimbabwe, 20.29 sulla distanza doppia, -0.3) a far segnare prestazioni accettabili, pari al 2,27 necessario a Kgosiemang (Botswana) per mettersi in tasca il successo nell’alto (2,24 per Nicola Ciotti e Andrea Bettinelli, finiti nell’ordine sulle altre due piazze del podio). m.s. Nell'immagine in alto, Andrew Howe; in basso, Clarissa Claretti in azione (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL) File allegati:
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