Torino 2009: Howe lancia il meno 100 giorni



Nuovamente sorridente, probabilmente maturato, certamente più rilassato. Andrew Howe appare diverso dal ragazzo imbronciato di Pechino, quello che aveva lasciato la pedana del Bird's Nest con la testa bassa, deluso da una esperienza olimpica finita in maniera troppo diversa rispetto alle attese. Questa mattina a Torino il vice campione del Mondo del lungo è stato il polo d'attrazione della cerimonia del "-100" giorni ai Campionati Europei indoor, la rassegna continentale in programma all'Oval Lingotto dal 6 all'8 marzo del prossimo anno. "Il passato è passato - ha detto Howe - ed è inutile stare troppo a pensarci. Abbiamo meditato, ragionato sulla scorsa stagione, e siamo subito ripartiti con il lavoro: sono più di sei settimane che spingo sull'acceleratore, e i risultati sono incoraggianti. Anzi, dovremo cercare di non esagerare, non vorrei entrare in forma troppo presto. La mia stagione invernale è ovviamente proiettata agli Euroindoor, voglio confermarmi sul gradino più alto del podio, due anni dopo Birmingham. Rispetto ad allora, però, ho intenzione di arrivare più preparato, al termine di un percorso che prevede un numero superiore di gare. Andrò in pedana almeno quattro volte, di sicuro agli Assoluti (Torino, 21 e 22 febbraio) e a Mosca, dove esordirò (1 febbraio)". Nuove metodologie di allenamento: Howe le riassume così. "Non mi alleno da italiano, nel senso che adesso cerco di esaltare l'aspetto dinamico dell'azione, e cerco di correre di più. La mia qualità principale, anche parlando salto in lungo, è la velocità: non è possibile che io regredisca invece di migliorare, devo tornare a correre veloce. Con mia madre, René Felton, abbiamo rivisto alcune cose, e devo dire che i risultati sono incoraggianti". Più leggero, un filo di barba ad incorniciare il viso, Howe guarda già a Torino: "Gareggiare in casa è sempre qualcosa di molto stimolante. L'ho vissuto a Grosseto 2004, ed è difficile da spiegare. Ci sono più stimoli positivi che pressione, a mio modo di vedere: insomma, ci si esalta. Sarò ai Campionati Italiani anche per testare la nuova pedana, la stessa sulla quale si assegnare anno le medaglie europee. Per quelle, direi che l'avversario numero uno sarà Tsatoumas, il greco, certamente l'atleta dal più alto potenziale, anche se non molto continuo nel rendimento. Ma soprattutto, mi aspetto che io riesca a saltare come so, a fare quello che ho già dimostrato in passato di poter fare".

Parole che hanno fatto felice il presidente FIDAL Franco Arese, intervenuto anche in qualità di presidente del Comitato Organizzatore della manifestazione. "Mi fa piacere che tanti atleti, come Andrew, stiano lavorando con così grande partecipazione in funzione di Torino. Credo che poter gareggiare in casa sia uno stimolo straordinario, e questo non fa che rafforzare le ragioni che ci hanno portato ad organizzare l'Europeo a Torino, accogliendo la richiesta venuta dal territorio. Sono fiducioso nell'allestimento di una grande manifestazione". A fare gli onori di casa, il vice presidente della Provincia di Torino Sergio Bisacca, attorniato, in un clima di grande cooperazione, dai rappresentanti di Comune (l'assessore Renato Montabone) e Regione (Daniela Formento, direttore settore sport e cultura), con il Direttore Generale di Torino 2009 Anna Riccardi a sottolineare il grande lavoro di squadra fatto anche con il supporto del CUS Torino di Riccardo D'Elicio. Un lavoro che sta dando i primi frutti, concretizzati nelle diverse centinaia di biglietti (500, tra carnet-abbonamenti da sei ingressi ciascuno e biglietti singoli) già venduti, che rituffano l'atletica nel poco abituale territorio della prevendita. Parterre davvero straordinario questa mattina: a renderlo tale, soprattutto due grandi dello sport azzurro, Giampiero Boniperti e Livio Berruti. Il primo, bandiera di Juve e Nazionale, a ricordare il suo primo amore, l'atletica, conosciuta (in una gara vinta sui 200 metri) quando il calcio era ancora un sogno lontano dal diventare realtà; il secondo, a lodare Andrew Howe per l'approccio gioioso con l'atletica, diverso da quello scuro di altri protagonisti dello sport. Un'atmosfera di grande attesa, che lancia Torino, nella parte a due cifre del countdown verso l'Europeo.

(Fonte: Fidal Nazionale)



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