Tamberi trionfa a Banska Bystrica: 2,31

02 Febbraio 2021

Successo dell’azzurro in Slovacchia nell’alto: misura centrata alla prima prova, a un centimetro dal debutto di Ancona. Si congratula il presidente FIDAL Stefano Mei: “Fai innamorare del nostro sport”

di Nazareno Orlandi

Il bis che voleva. La conferma che aspettava. Gianmarco Tamberi vince il prestigioso meeting di Banska Bystrica, cattedrale del salto in alto in Slovacchia, superando la misura di 2,31 al primo tentativo dopo un percorso senza errori iniziato a 2,20 e proseguito a 2,28. Il campione europeo indoor batte il cubano Luis Zayas (2,31 ma alla terza) e bissa il successo del 2016 a Banska, quando conquistò il primo posto a poche settimane dall’oro mondiale di Portland. Halfshave prova anche due volte 2,33 e si riserva un tentativo a 2,35, senza successo. Poco male, ci riproverà venerdì a Nehvizdy, in Repubblica Ceca. Sono passati soltanto tre giorni dal 2,32 di Ancona, tutt’ora miglior misura al mondo dell’anno, e l’azzurro dà subito continuità al proprio rendimento in gara, ottima notizia in vista degli Europei indoor di Torun (5-7 marzo) dove cercherà di difendere l’oro di due anni fa a Glasgow. E il primo a congratularsi con il portacolori dell’Atl-Etica San Vendemiano è il nuovo presidente della FIDAL Stefano Mei: “Bravo Gimbo, complimenti! Considero questo risultato un regalo per il mio primo giorno effettivo da presidente federale - le parole di Mei - Sono il primo tifoso di tutti gli azzurri, e Gianmarco è uno dei campioni che fanno innamorare del nostro sport. Brave anche Trost e Vallortigara, abbiamo una pattuglia di saltatori in alto di livello mondiale”.

“Gimbo” fa sembrare il 2,20 quasi un gioco, e se spesso ama presentarsi alla misura d’ingresso con i pantaloncini larghi, sullo stile dei campioni del basket, stavolta li sceglie lunghi, una tuta svolazzante alle caviglie. Evita il 2,24 - misura fatale al bielorusso Maksim Nedasekau, che ancora non ingrana - e si affaccia direttamente al 2,28: stavolta non deve ricorrere a tre tentativi come ad Ancona, gliene basta uno, dinamico, brillante. È in serata, e si capisce. In parallelo l’ucraino Protsenko si sbarazza di 2,28 senza indugi, ma già al quinto salto della sua serata, per aver iniziato da 2,10. In gara restano in quattro, compresi il cubano Zayas e il tedesco oro europeo all’aperto Przybylko, ma entrambi con più errori sulle spalle. Tamberi ha ancora energie, solo due salti nelle gambe e una buona dose di fiducia: lo ribadisce al 2,31, al primo colpo, con un meraviglioso esempio di facilità d’azione. Escono di scena Protsenko (terzo) e Przybylko (quarto), si salva in extremis il cubano Zayas. Il nuovo bersaglio è il 2,33 dello standard d’iscrizione alle Olimpiadi di Tokyo che ancora gli manca (ma al momento entrerebbe dalla porta del ranking). Lo avvicina per due volte, e al ritiro di Zayas dopo due prove decide che è il momento di osare a 2,35: il pubblico in “sala” lo carica (curioso anche quello virtuale sui led a bordo pedana), la musica ritma la rincorsa, il tentativo non va a buon fine, ma quella di stasera è la conferma che serviva.

TAMBERI: “È IL 2,35 CHE MI STIMOLA” - Mai soddisfatto fino in fondo, sempre giustamente ambizioso, anche stasera puntava a qualcosa di ancora più cool: “Contento della vittoria perché Banska è Banska, ma obiettivamente dovevo saltare più di 2,31 - il primo commento del 28enne primatista italiano - ero molto più sicuro, e molto meno arrabbiato di Ancona: lì non mi riusciva nulla e quindi ho tirato fuori il carattere, oggi mi riusciva tutto semplice e di conseguenza non avevo quella rabbia, quella trance agonistica che mi ha portato a 2,32 sabato scorso. Peccato perché l’atmosfera era pazzesca, il pubblico si è fatto sentire, la musica aiutava. Ho provato anche 2,35 al terzo tentativo, ‘passando’ il 2,33, perché in questo momento è la misura che mi stimola di più, e avevo bisogno dell’adrenalina di un salto a quella quota”. Dal lato tecnico, Tamberi ha ben presente cosa vada migliorato, a poco più di un mese dagli Euroindoor: “Una spinta diversa sull’ultimo passo, questo è l’aspetto su cui mi sento più indietro - fa sapere - ma con mio padre Marco ci stiamo focalizzando anche molto su una curva che sia davvero rotonda”. Domattina si parte subito in macchina, direzione Repubblica Ceca, perché la gara di venerdì a Nehvizdy lo attende. E i complimenti del nuovo numero uno federale Stefano Mei lo riempiono di gioia: “Ringrazio il presidente e mi congratulo per l’ottimo lavoro fatto negli ultimi mesi - conclude - gli faccio un grosso in bocca al lupo e spero di essere con lui in questo viaggio”.

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