Tamberi e Desalu, sogni e sorrisi azzurri

26 Giugno 2016

Tamberi: "Cerco grandi misura per avere certezze a Rio". Desalu: "Vivo l'atletica da outsider ma mi carico di adrenalina". Le parole dei protagonisti della terza giornata degli Assoluti di Rieti. 

TAMBERI IN CERCA DI UN BAGAGLIO OLIMPICO - “Sto cercando grandi misure per avere punti fermi quando sarò in pedana ai Giochi Olimpici”. Commenta Tamberi appena riesce a districarsi dall’abbraccio delle decine e decine di ragazzine che lo invocano come una rockstar. “Voglio trovare certezze, farmi un bagaglio per Rio. Oggi ho fatto mettere l’asticella a 2,41 per superarlo, non per provarlo... È appena diventato il mio obiettivo agli Europei di Amsterdam. Non guardo gli avversari, in questo periodo mi interessa solo mettere a punto il mio salto”. Voto? “Posso essere contento della misura, anche se in realtà… rosico da morire. Volevo molto di più, perché a casa sto facendo grandi cose, i test sono pazzeschi. Mi spiego meglio: negli allenamenti invernali non ho mai superato 2,30, e poi in gara sono salito a 2,38. In allenamento ultimamente invece ho saltato 2,35, 2,30 e 2,35… quindi sì, oggi mi aspettavo altre misure, ma per ottenerle devo registrare un po’ la tecnica, soprattutto la parte finale della rincorsa”. Qual è il programma? “Nell’immediato vado a fare dei faticosissimi esercizi pliometrici di forza in vista degli Europei: già so che sarò imballato per una settimana… E come oggi mancano due settimane alla finale di Amsterdam, due settimane prima di quella olimpica farò una gara ad Ancona”.

DESALU NELLA STORIA DA “OUTSIDER” - “Finalmente sotto i 20.50! È quattro anni che le persone mi fermano per strada per chiedermi: quando vai all’Olimpiade? Ora forse smetteranno…” Sorride e scherza Fausto Desalu, che è appena diventato il terzo italiano di sempre sul mezzo giro di pista: “Ma davvero? Mennea e Howe?? Pazzesco… ma io mi considero sempre il 'piccolo' della compagnia. Mi chiamano Faustino infatti. Mi piace essere un outsider, sì.

E' il mio modo di intendere l’atletica. Con leggerezza, senza pressioni… che sia un campionato Italiano o Europeo”. Atteso da anni, il crono di oggi è un cambio di prospettiva. “Ho iniziato a fare atletica nel 2007 e mi piacevano gli ostacoli. Poi ho scoperto la curva, ed è stato amore. Quella di oggi è stata forse la gara più bella della mia vita. Avere come avversari Davide Manenti e Matteo Galvan è stato fantastico, sapevo che potevano correre forte e mi sono caricato di adrenalina. In curva Davide era davanti, poi sono riuscito ad affiancarlo e mi sono detto: provaci Fausto, prova a fare il tempo, vai all’Olimpiade”. Impressionante anche la batteria, 20.64 (+0.8) finendo di corsetta. “Ho spinto poco, solo per 150 metri, ma sono arrivato comunque stanco… significa che devo imparare a gestire i turni. Ora vado agli Europei ma senza aspettative se non quella di migliorarmi ancora”. Tanti volti nuovi dello sprint azzurro. “Sono felice anche per la 4x100, spero che ci sia anche Filippo Tortu. Ci divertiremo”.

TORNADO AYO "NON MALE EH?" - Ayomide Folorunso è il solito tornado. Incontenibile come quando corre fra gli ostacoli. “Ma certo che me l’aspettavo!”. Un secondo e 14 centesimi di primato personale? “Ma sì, a Modena nel primo 400 ostacoli della stagione (l’8 maggio ndr), avevo corso in 56.68… così, quasi a caso, era ovvio che rispetto a quel tempo avevo grossi margini”. 55.54 è standard d'iscrizione per l'Olimpiade e migliore prestazione nazionale under 23, Ma Ayomide finge di non badarci. “Bene, no? Questa è fatta… ora guardiamo avanti. Andrò agli Europei e cercherò di fare il mio meglio, altre aspettative sinceramente non ne ho. Solo di fare il mio dovere”.

Chissà se ci crede davvero.

DERKACH, SFIDE IN FAMIGLIA - Dariya Derkach: “Finalmente! Vedere quel 14 sul tabellone è stato un sollievo. Lo inseguivo e sognavo da anni, ma questa volta ero certa di averlo in canna. Le ultime gare parlavano chiaro, ed averlo fatto per tre volte è ancora più importante, significa che non è stato un caso”. Cosa c’è di diverso rispetto alla Derkach del 2015? “Quattro chili in meno e molta concentrazione in più. Sono meno distratta, più focalizzata soprattutto in allenamento. Mi definirei più… adulta. Sono finite le gare under23, è ora di fare sul serio”. 14,15 (con vento +0.6) è anche, al centimetro, standard olimpico. “È prematuro parlare di Olimpiade, prima ci sono gli Europei e se non sarò all’altezza non andrò nemmeno in Brasile. Ora penso ad Amsterdam, mancano dieci giorni e devo rimanere concentrata”. Si festeggia? “No, con 14 metri ho appena iniziato. Però una grande soddisfazione me la sono presa: ho battuto il record di mamma! Lei ha 14,09…”.

Anna Chiara Spigarolo

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RISULTATI/Results - FOTO/Photos

TV - I Campionati Italiani Assoluti di Rieti 2016 saranno trasmessi in differita domenica 26 giugno 21.45-0.15 su RaiSport 1

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Dariya Derkach (foto Colombo/FIDAL)


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