TURIN MARATHON MAGGIORENNE



La Turin Marathon è forse la maratona che ha subito più trasformazioni di percorso dell’intero panorama mondiale, basti pensare che giustamente l’edizione di domenica viene considerata la 14°, in realtà sarebbe la 18° se si contasse l’antenata Susa Avigliana, per non parlare della prima maratona italiana alla fine dell’800.
Il nuovo percorso è decisamente più scorrevole e reso piacevole dalle manifestazioni entusiastiche preparate dai 7 centri dell’hinterland attraversati dalla gara.
La nuova sistemazione al Valentino ha comportato qualche disagio in più per i maratoneti, ma senza dubbio una migliore collocazione alle manifestazioni collaterali, Topolino Marathon e Maratonando che hanno avuto i maggiori consensi.
Per quanto riguarda la Maratona partenza alle 9,20 da Corso Massimo d’Azeglio poco oltre via Morgari per i 1670 iscritti. In testa si sono portate le “lepri”, ma il loro lavoro è stato condizionato negativamente dai protagonisti della vigilia, indecisi e nervosi, per cui nei primi 20 km il treno dei migliori ha proceduto a strappi, facendo la prima vittima illustre con Danilo Goffi, seguito poi da Fabio Rinaldi e Sergio Chiesa. Solo Alberico Di Cecco da navigato maratoneta ha tenuto il suo passo lasciando davanti i keniani Frederick Cherono e Daniel Cheribo, poi dal 30° km ha iniziato una costante progressione riprendendo Cheribo al 36° e riportandosi sotto a Cherono, che, accortosi del pericolo ha aumentato le frequenze andando a vincere in 2h08’38” con 51” sul carabiniere che con 2h09’29” s’avvicina alla 3° maglia azzurra per Atene.
Nessuna sorpresa anche nella gara femminile dove la slovena Helena Javornik vince con un modesto 2h31’13” davanti alle keniane Jennifer Chesinon a 1’33” e Jane Ekimat a 5’28”. (classifiche su www.turinmarathon.it)

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