Super Crippa ad Ostrava: personale e minimo Europeo



Nel debutto in un meeting per "grandi", Yeman Crippa ha sgretolato il personale nei 1500 metri garantendosi un posto in azzurro ad Amsterdam

Applausi a scena aperta per Yeman Crippa che questo pomeriggio ad Ostrava ha bagnato il debutto in un Meeting di alta fascia siglando il nuovo primato personale nei 1500 metri con 3'38"95, tempo che gli garantisce ampiamente lo standard di partecipazione per i prossimi Europei assoluti di Amsterdam (3'40"50). Insomma, questa prima stagione da senior sta assumendo contorni sempre più interessanti: dopo il duplice titolo tricolore assoluto (cross e indoor), Yeman ieri si è involato verso la leadership provvisoria stagionale in Italia sulla distanza, mettendo a referento un miglioramento "monstre" di quattro secondi e mezzo rispetto al precedente limite personale di 3'43"44 risalente al decimo posto dei mondiali under 20 di Eugene 2014. Davanti a tutti si è fatto largo il padrone di casa Filip Sasinek (3'36"23, a sua volta PB) che nel finale ha dimostrato maggior freschezza della concorrenza, mentre poco dietro Yeman duellava per farsi largo fino all'ottava posizione conclusiva. Meglio di così la stagione su pista dell'allievo di MAssimo Pegoretti non poteva iniziare: ora con la sicurezza di aver già piazzato un "tempone", il quasi ventenne delle Fiamme Oro potrà concentrarsi senza pressione sui 5000 metri, per provare a siglare un nuovo minimo Europeo e magari anche qualcosina in più...

 

Nell'analoga prova femminile bene la cesenate Margherita Magnani (Fiamme Gialle) che, grazie ad un giro finale in bella spinta, conquista il quarto posto in 4:08.73. Il successo va alla 19enne tedesca, oro europeo junior di campestre, Konstanze Klosterhalfen davanti a tutte in un probante 4:06.91. Niente da fare, invece, per l'astista Sonia Malavisi. La romana della Fiamme Gialle, reduce dall'ottimo 4,50 di Castiglione, incappa in tre nulli ai 4,20 della misura d'entrata. Fa notizia la sconfitta della cubana campionessa del mondo Yarisley Silva, seconda a quota 4,60, stessa misura (ma senza errori) della vincitrice Jirina Ptacnikova.

BOLT SENZA RIVALI - Usain Bolt vince i 100 metri in 9.98 (-0.4). Il giamaicano si migliora di 7 centesimi rispetto al 10.05 corso all'esordio il 15 maggio alle Isole Cayman. Uno stadio intero che trattiene il fiato al suo cospetto, clima ottimale (oltre 22 gradi di temperatura) e sfida praticamente senza avversari: il secondo uomo al traguardo è Ramon Gittens in 10.21, mentre il decatleta Ashton Eaton rinuncia per un fastidio rimediato durante la gara di lungo. Bolt in partenza non sembra ancora un fulmine: la sua reazione allo sparo è di 0.162 e l'avvio è un po' macchinoso. Poi sul lanciato viene fuori tutta la superiorità del primatista del mondo che sulla linea d'arrivo sbircia il display e digrigna i denti. Con questo risultato l'olimpionico si installa al sesto posto del ranking mondiale stagionale guidato da Femi Ogunode (9.91) e Justin Gatlin (9.94).

PESO: BUKOWIECKI RECORD MONDIALE JUNIOR - Non finisce di stupire il 19enne pesista polacco Konrad Bukowiecki che migliora a 21,01 il già suo record mondiale junior (precedente 20,78 nel 2015 a Zagabria). Stavolta lo fa a spese di un connazionale illustre come il bicampione olimpico Tomasz Majewski (20,84). Nell'asta di Renaud Lavillenie (5,83 per il francese), il greco Emmanouil Karalis supera 5,55 e si impossessa della migliore prestazione mondiale under 18 di sempre (precedente 5,51 di German Chiaraviglio nel 2004).

 

 

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