Stramilano africana, ma brilla Meucci



Festa di popolo, festa milanese. La Stramilano numero 38 si è celebrata questa mattina nel consueto clima di allegria che da sempre la contraddistingue, portando sulle strade del centro cittadino complessivamente oltre cinquantamila persone. Accanto alla passeggiata aperta a tutti, la corsa agonistica sulla ormai classica distanza di mezza maratona (km 21,097) ha visto una serie di risultati di rilievo internazionale, con un paio di note interessanti anche in chiave italiana. Ad imporsi è stato il keniano Paul Kimayo Kimugul con un interessante 1h01:03, crono significativo alla luce del vento teso che ha accompagnato gli atleti per buona parte del percorso; podio tutto marcato Kenya, con la seconda piazza di Barnabas Kiplagat Kosgei (1h01:25), e la terza di Nicholas Kamakya (1h01:35). Quinto posto per il primo degli italiani, che secondo pronostico è stato Daniele Meucci (Esercito), con un buon 1h02:56 (primato personale). Alle sue spalle, distanziato di soli sette secondi (1h03:03), il maratoneta Ruggiero Pertile (Assindustria Padova), il cui risultato acquista particolarmente significato alla luce dell'ormai confermata partecipazione alla maratona di Torino di domenica prossima. Buona anche la gestione di corsa dei due azzurri, passati ai 10 chilometri in 29:53, lontani dai primi (28:37 per i battistrada) ma seguendo un ritmo praticamente uniforme fino allo striscione d'arrivo dell'Arena. Nel finale, il maggior spunto del toscano ha fatto la differenza.

Tra le donne, successo dell'etiope Kebede Shewaye Aberu, con 1h08:43 (crono che rappresenta anche il record della Stramilano) davanti alla keniana Jerop Arusei (1h08:47), e all'ungherese Aniko Kalovics (Co-Ver Sportiva, 1h12:33). Anche in questo caso tricolore ai piedi del podio, grazie al quarto posto di Bruna Genovese (Forestale, 1h12:44), autrice di un buon test in vista - come Pertile - della maratona di Torino. Alle sue spalle, Vincenza Sicari (Esercito, 1h13:31), e Deborah Toniolo (Forestale, 1h14:10).

Nella foto in alto, Daniele Meucci e Ruggiero Pertile; in basso, l'etiope Aberu (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)

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