Strada: successo della 18a ASICS Run a Cuneo



Cuneo (CN) 13 novembre. Domenica 12 novembre, nonostante la fresca temperatura (3° alle ore 7,00) i circa 14mila iscritti alla Stracôni sono giunti in piazza Galimberti e, alle ore 9, hanno invaso le vie e le strade di Cuneo in un gioioso e colorato cordone umano.

Un’autentica invasione di appassionati e numerosi accompagnatori che, anche se non iscritti, non hanno voluto perdere l’occasione di una salutare camminata novembrina e, non ultimo, provare l’emozione di attraversare il ponte pedonale ‘Vassallo’ sul fiume Stura.

La peculiarità di questa edizione della camminata novembre risiede nella 2a edizione della Stracôni Dog, camminata non competitiva di cani accompagnata dai rispettivi proprietari, che contava 480 iscritti; l’idea di questa manifestazione è scaturita in conseguenza al fatto che, nelle passate edizioni, numerosi erano coloro che iscrivevano alla Stracôni anche l’amico dell’uomo.

Dopo un percorso di 6 km i partecipanti alla Stracôni si sono nuovamente ritrovati in piazza Galimberti dove, in ordinati imbuti, hanno ricevuto i gadget della manifestazione, un portachiavi raffigurante una pera; infatti, quest’anno la manifestazione, grazie alla collaborazione dell’Asprofrut che ha donato un sacchetto contenete due pere, ha promosso il prelibato frutto delle campagne cuneesi.

La mattinata cuneese è proseguita con l’Asics Run, corsa competitiva ad invito. Alle ore 10,15, ad una temperatura pressoché ideale, è avvenuta la partenza della categoria femminile dove una trentina di atlete si sono date battaglia sui 6 km del percorso; un circuito di 2 km da ripetere per tre volte.

A far l’andatura, sin da subito, un quartetto composto dalla Kiprop Helah (29) Sicari (2) Simotwo (8) e Anisamuk che già ai 1100 mt hanno un leggero vantaggio sulle compagne che devono tentare di recuperare.

Il primo passaggio, valido per l’assegnazione di un premio per il traguardo volante, vede la Kiprop Helah (Valsugana Kenya) in 6’14” davanti a Vincenza Sicari (Esercito) in 6’17” e Salomè Simotwo (Kenya) in 6’18”.

Per la Kiprop è un vantaggio che le altre atlete non riusciranno più a chiudere; infatti, al secondo passaggio è sempre la keniota della Valsugana davantialla Sicari, Simotwo e Anisamuk.

Nell’ultimo giro la Kiprop aumenta le ghermente l’andatura senza risposta dalle inseguitrici che inscenano una battaglia per rimanere sul podio; a farne le spese sarà la Simotwo che non riuscirà così a salire sul podio. Al termine dei 6 km la Helah Kiprop chiudeva in 19’10” precedendo la Pamela Anisamuk (19’22”), Vincenza Sicari (19’27”) e Salomè Simotwo (19’46”).

Il record di 18’46”, detenuto da Jepkorir Amebei non veniva così battuto.

Il sole, intanto, splendeva sempre più riscaldando il folto pubblico assiepato lungo l’intero circuito cittadino e sugli spalti delle tribune allestite in piazza Galimberti. Alle ore 11, dopo la presentazione al pubblico dei migliori atleti, iniziava la ‘sfida clou’ della giornata. Elevato il contenuto tecnico atletico degli iscritti all’Asics Run che, sin dalle primissime battute, ha dimostrato la propria spettacolarità per l’elevata velocità mantenuta sin dalle primissime battute.

Al primo passaggio un gruppetto di una decina diatleti iniziava a ‘fare la differenza e, con il tempo di 5’33”, transitava TArbei Kirwa Philemon, che s’aggiudicava così il premio per il traguardo volante, seguito da Fred Kosgei (5’34”) e Rugut Nahason Kipngetich (5’35”) ed altri tra cui Ruggero Pertile e Francesco Ingargiola.

Al secondo giro Elijah Nyabuti (21) prende 10 metri di vantaggio senza però fare la differenza; infatti, gli inseguitori non mollano l’ndatura ed il gruppetto rimane folto e significativo. Il gruppo di una decina di atleti rimane pressoché compatto per i restanti giri con nessuno, all’apparenza, in grado di ‘fare la differenza’ oppure, più furbescamente, ben conscio delle proprie forze e quindi in agguato per un finale ad alto ritmo.

L’ultimo giro diviene così una lunga volata di 2.000 metri. Il ritmo aumenta in modo costante e qualche atleta perde il traino ma in via Roma Philemon Tarbei Kirwa allunga sui compagni che tentano di reagire ma il keniota taglia per primo il traguardo chiudendo in 28’28” (non battuto il record di Titus Munji 27’55”) davanti a Fred Kosgei 28’30”, Rugut Nahason Kipngetich 28’32” a seguire gli altri; il primo degli italiani è Ruggero Pertile (6°) che chiude in 28’44”; Francesco Ingargiola (11°) chiude in 29’12”).

(Fonte: ASD Il Podio - Flavio Peano)



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