Strada: conto alla rovescia per la Turin Maraton di domenica 24 settembre



Torino (TO) 15 settembre. Nel corso della storia della Turin Marathon, gli anni in cui si sono realizzate prestazioni cronometriche di elevata qualità, sono stati quelli caratterizzati dalla presenza al via di una folta schiera di atleti, che si presentavano per le prime volte a livello internazionale e che a Torino hanno fissato dei risultati, degni ancora di essere citati quando raccontano le loro folgoranti carriere.

E’ successo a Japhet Kosgei, Joseph Chebet e Sammy Korir, per fare alcuni nomi.

Altro elemento che rende le gare aperte e imprevedibili è l’assenza al via di atleti italiani, poiché la corsa tutto istinto e improvvisazione delle gazzelle degli altipiani, liberata dalla presenza e dal freno dato dalle strategie degli atleti occidentali assieme a qualche memorabile crisi, può regalare prestazioni insperate e inpronosticabili.

Questi sono a grandi linee le peculiarità che caratterizzeranno il cast di atleti della Turin Marathon del prossimo 24 settembre, poiché i recenti Campionati Europei uniti a infortuni e cali di condizione hanno impedito di vedere ai nastri di partenza atleti italiani.

In campo maschile dire chi, tra gli atleti accreditati per la Turin Marathon 2006 abbia le carte migliori per la vittoria, è difficile.

Si sfideranno, infatti, atleti dal primato personale di valore, come i keniani Willy Cheruiyot (2h08’48’’), David Kirui (2h08’53’’) e gli etiopi Ashebir Demissu (2h09’14’’) e Tadesse Heilemariam (2h09’34’’).

Per contro si schiereranno al via atleti con un personal best intorno alle 2h11’-2h12’, che all’apparenza potrebbero essere destinati a recitare un ruolo da comparse.

L’esperienza delle maratone mondiali insegna, però, che non è infrequente vedere grandi miglioramenti nelle performance cronometriche. Qualcuno ricorderà che nel 2000, quando l’attuale primatista della gara Alemahyu Simeretu (2h07’44’’ il migliore crono mai registrato in Italia) si presentò a Torino, vantava un “brillante” primato personale di 2h14’, ma sul traguardo del Palavela l’orologio segnò 2h08’33’’.

La gara femminile si annuncia come un duello incerto e serrato tra la keniana Beatrice Omwanza (PB 2h27’19’’), detentrice del titolo, che, dopo una primavera 2006 non troppo convincente, cercherà di ritornare ai livelli che le sono consoni e la russa Olesya Nurgalieva (PB 2h29’35’’), una delle più quotate russe della nouvelle vague.

Nei prossimi giorni si potrebbe registrare ancora qualche sorpresa e non è da escludere che uno dei nomi non considerati alla vigilia e nominati tra i favoriti possa regalare un risultato a sensazione.

Numerosi atleti disabili al via quest’anno, grazie ai primissimi risultati di un ambizioso progetto che, ci si augura, prenderà solido avvio in futuro.

La gara sarà trasmessa in diretta su Rai 3 dalle ore 9.00 alle ore 9.45 e su Rai 2, in alternanza con il Campionato del Mondo di Ciclismo, dalle ore 10.25 alle ore 12.15.

(Fonte: Turin Marathon - Alessandra Ramella Pairin)



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