Selargius: Gramignano su tutti ... ma non solo



(alefloris) Una vera festa dell’atletica, quella che fa divertire, al Meeting Città di Selargius (titolato Trofeo Libertas, memorial Spartaco Meloni nonché Terra Sarda 2015, mai denominazione è stata più lunga!!!!) andato in scena ieri al comunale di Selargius. Del record sardo assoluto di lancio del giavellotto, vera e propria ciliegina sulla torta, conquistato da Giulia Gramignano su terreno amico (l’atleta gareggia per la Libertas Campidano, società organizzatrice della manifestazione) vi abbiamo già dato notizia ieri. Ma qualche parola in più serve solo a sottolineare il valore della giovanissima atleta di casa, classe 1998, e della buona scuola che Flavio Stochino sta da qualche anno coltivando. La Gramignano ha scagliato il giavellotto da 600 grammi a 39,89 metri facendo suoi in un colpo solo ben tre primati regionali: quello allieve col giavellotto del settore assoluto, naturalmente, ma anche quelli juniores ed assoluto che dal 2010 appartenevano con 39,52 metri ad Ilenia Murgia (Polisportiva Olimpia Bolotana, altro sodalizio che di giavellotto se ne intende). Parlavamo di scuola, perché va sottolineata anche la prova di un’altra allieva, Erica Piras, di un anno più piccola rispetto alla Gramignano, e che in questa stagione in cui la “caposcuola” sta realizzando un record dopo l’altro rischia di rimanere un po’ nell’ombra. La Piras è stata seconda ieri con un lancio a 32,65 metri, niente  male. Per non parlare di un altro allievo, Riccardo Trudu, anche lui della Libertas, ieri secondo con 46,90 metri nella gara vinta da Claudio Cava, 49,13 (alla Libertas Campidano per “secoli” prima di apparire nuovamente sulle scene quest’anno con la maglia dell’Amsicora dopo qualche anno di stop). Nelle altre gare di questo interessante e affollatissimo meeting che ha messo a dura prova giurie e segreterie (più di 450 gli atleti in gara) vediamo la conferma di Nadia Neri (Cus Cagliari) nei 200 femminili corsi in 24.94 (due centesimi un più rispetto a una settimana fa agli assoluti). Peccato per quel vento contrario di -1.6. Alle sue spalle ancora Alessandra Marceddu (Cus Cagliari) ed Elena Cruccas (Amsicora), come una settimana fa. Anche nella stessa gara al maschile si è ripetuto l’ordine di arrivo degli assoluti, con Marco Dario Muscas al personale di 22.13 (-0.7) su Federico Aru e Alessio Cubeddu mentre nei 400 ostacoli Gigi Becca (Cus Sassari) si è ripreso la leadership, dopo la caduta dei regionali, vincendo in 54.32 mentre questa volta a ritirarsi è stato il campione sardo Maurizio Fanni (Atl. Oristano). Peccato che la suddivisione della gara in due serie (del tutto prevista dai regolamenti) abbia impedito un confronto alla pari tra Becca e Gianmarco Pira (Atl. Oristano) il primatista sardo dei 110 ostacoli e atleta di grande talento che poi nel riepilogo chiuderà al secondo posto in 55.50. Alle loro spalle Andrea Corda (Atl. Oristano) 55.62 e Marco Spanu (Cus Cagliari, ex Oristano), 55.98. Sarebbe stato bello vederli tutti insieme. Ma così è e non c’è proprio niente da dire. Nonostante il grande ritardo accumulato Enrico Sorano (Tespiense Quartu) non ha perso la concentrazione(e mantenuto il riscaldamento)  e nella gara del salto in lungo ha centrato, per la prima volta con vento regolare, i 7 metri, migliorandosi di ben 23 centimetri in un colpo solo Anche lui è ancora allievo. Per l’atleta e per il suo allenatore, l’ex lunghista esperino Italo Perra allievo di Raffaele Piras, una grande soddisfazione. Tra l’altro a Sorano (e a Daniela Lai, che ha avuto la sua rivincita sull’allieva Thaynara Tommasini: 5,55 contro 5,45) sono andati i trofei messi in palio dalla famiglia Piras nel ricordo della recente scomparsa di Raffaele.  Ancora una rivincita negli 800 metri con l’ennesimo arrivo allo sprint nella sfida infinita tra Marco Moi e Riccardo Usai. Questa volta il cronometro scrive rispettivamente 1:57.23 e 1:57.76. Personali a iosa nei 3000 metri maschili per Michele Carta (Civitas Olbia) di gran lunga alla sua best performance, 8:53.51, su Stefano Floris (Amsicora), 8:58.93. Personale migliorato di un’ottima manciata di secondi anche per l’allievo Simone Pulina (Atl. Plaoaghe), terzo classificato. Più tranquillo il passo dell’allieva Sara Meloni  (Runners Oschiri), 11:17.40, ben lontana dai suoi tempi migliori. E mentre Elisa Pintus (Shardana) ha gettato il peso a 12,72 metri, lotta tra allieve nell’alto con Sara Zoccheddu (Atl. Oristano) che ha vinto con 1,50 trainando Alessia Sollai (Atl. Selargius) al nuovo personale, buone cose si son viste anche nelle gare giovanili. Negli 80 metri Oliver Comoli (Atl. Olbia) ha messo in fila tutti i gioiellini della Ichnos, Marco Mele in primis: 9.96 contro 9.97. Tra le cadette è da tenere sotto strettissima osservazione Daria Kaddari (Tespiense), di gran lunga la più veloce in 10.33. Chiudiamo con Giacomo Caredda che nel triplo cadetti ha tenuto alta la tradizione amsicorina nella specialità vincendo con 12,56 metri mentre il fratello maggiore Paolo, dolorante ad un tallone, si divertiva nel salto in alto.



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