Sboccia la Rosa: è record Under 23 (18,71)



I lanci italiani vivono un momento d’oro. Non solo martello, non solo Balassini, Bressanone ha concesso momenti esaltanti anche in altre specialità. La pedana del peso femminile ha regalato grande spettacolo. Tutti si aspettavano Assunta Legnante, e lei, la campionessa e primatista italiana, non si è fatta attendere. Al secondo tentativo ha sparato la bordata giusta a 18,56, centrando finalmente il minimo A per i Mondiali di Helsinki. Ma il racconto della gara non finisce qui. A Bressanone, infatti, è finalmente sbocciata Chiara Rosa, 22enne veneta di Camposanpiero, che ha stabilito la miglior prestazione italiana Under 23, vincendo la gara con la stratosferica misura di 18,71 (precedente: 17,86, della stessa, il 3 giugno di quest’anno a Grosseto). Addirittura decima prestazione mondiale dell’anno, con una serie da brividi (18,52; N; 18,43; 18,69; 18,47; 18,71, tre volte record Promesse). In sostanza, il neo Dt Silvaggi potrà portare a Helsinki addirittura due pesiste. Il terzo posto della Checchi, con 18,12, sancisce una delle migliori gare italiane di sempre nella specialità. "Sapevo di stare bene - racconta la giovane lanciatrice - ma certo non credevo di arrivare a questi livelli. Sono diventata più forte, più veloce, ma soprattutto ho potuto lavorare con continuità, dopo essere guarita dallo stiramento che mi aveva bloccato in inverno. L'obiettivo di stagione è una medaglia agli Europei Under 23, me la merito, dopo la raccolta di quarti posti che ho fatto nelle categorie giovanili". Le gare di corsa sul rettilineo hanno finito col pagare l’atmosfera tropicale (mattinata caldissima, pomeriggio con minaccia di temporale) della giornata altoatesina. Nei 110 ostacoli Andrea Giaconi si è imposto battendosi soprattutto contro il forte vento contrario, misurato addirittura a –3.1 m/s. Il tempo finale del reggiano, 14.12, è assolutamente fuori dall’ordinario e quindi non valutabile. La valutazione, invece, va fatta per ciò che riguarda Vincenza Calì: perché l’11.59 con il quale si è imposta nei 100 donne, alla luce del –1.5 m/s misurato dall’anemometro, è certamente tempo di tutto rilievo. La palermitana ha corso benissimo, uscendo alla grande dai blocchi e mantenendosi fluida nella fase lanciata; dietro di lei, come al termine delle batterie, le junior Maria Aurora salvagno (11.95) e Giulia Arcioni (11.98): agli Europei Under 20 di Kaunas (21-24 luglio) la velocità azzurra saprà molto probabilmente dire la sua. Molto bene ha fatto anche Simone Collio, che ha dato spettacolo con l’avversario di sempre, il suo compagni di allenamento Luca Verdecchia. Anche in questo caso, il vento ha rovinato tutto, condizionando le prestazioni cronometriche, ma la battaglia in pista è stata godibilissima. Alla fine, tra i due, un solo centesimo (10.56 contro 10.57), con il terzo posto arpionato a sorpresa dal sciliano dell’Aeronautica Emanuele Di Gregorio (10.70). Verdecchia ha centrato un grande start: ma Collio non si è disunito, ragionando e completando la rimonta praticamente all’ultimo centimetro. Ancora lanci, ma questa volta al maschile. Gara thrilling nel disco. Hannes Kirchler ha consumato la sua personale vendetta nei confronti del compagno di squadra nei Carabinieri Diego Fortuna, che gli aveva soffiato la maglia azzurra di Coppa Europa, battendolo di un solo centimetro (60.84 contro 60.83). I 100 ostacoli hanno consegnato la maglia di campionessa d’Italia a Micol Cattaneo, brava a destreggiarsi contro il muro d’aria e a tagliare il traguardo in 13,49.
Nelle due foto, la 22enne Chiara Rosa agli Assoluti di Bressanone (Omega/FIDAL)

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