Rio 2016: Ayana nella storia, oro e record

12 Agosto 2016

Le Olimpiadi dell'atletica si aprono col primato mondiale a firma dell'etiope Almaz Ayana. Suo il primo titolo in palio in un fenomenale 29:17.45 nei 10.000 metri. Inglese trentesima dopo una caduta.

di Marco Buccellato

L'atletica si presenta alle XXXI Olimpiadi dell'Era Moderna, e lo fa sulle ali leggere e le high notes di Almaz Ayana, strepitosa protagonista del più grande 10000 metri femminile della storia. A Rio l'etiope ha migliorato il record mondiale della cinese Wang Junxia (29:31.78, Pechino 1993) portandolo a un sensazionale 29:17.45. Argento alla kenyana Vivian Cheruiyot in 29:32.53 (record nazionale), bronzo all'altra etiope Tirunesh Dibaba in 29:42.56 (primato personale). 

CHE RITMO! - Una gara a cui la 21enne kenyana Alice Aprot Nawonuna ha inferto un ritmo terrificante fin dai primi due giri, transitando al primo chilometro in 3:01.53 e al secondo in 5:55.79. Le 37 atlete al via si sono presto ridotte a una fila di otto, sei africane, la turca ex-keniana Can e la statunitense Huddle, ma di fronte allo strapotere africano servito oggi allo Stadio Olimpico di Rio, il resto del mondo poteva opporre ben poca resistenza. Lo strappo decisivo della Ayana, sempre nell'ombra della Aprot fino al passaggio dei 5000 della keniana (un velocissimo 14:46.81), ha letteralmente tarpato le ali delle avversarie. La Ayana è volata indiavolata verso il record del mondo con passaggi inferiori al crono della cinese Wang Junxia e ha chiuso abbassando il limite mondiale, vecchio di 23 anni, a 29:17.45, una dimensione considerata irreale fino a dieci anni fa. Questi i passaggi della gara-record: (Aprot 3:01.53, 5:55.79, 8:52.70, 11:49.74, 14:46.81, Ayana dal sesto chilometro 17:36.74, 29:29.98, 23:25.37, 26:22.88).

RIVOLUZIONE - La più grande gara di sempre sulla distanza, che rivoluziona le graduatorie all-time, con la seconda, Vivian Cheruiyot, a sua volta a un soffio dal vecchio record del mondo in 29:32.53, e la terza, la due volte olimpionica Tirunesh Dibaba, bronzo in 29:42.56. Sotto i 30 minuti va anche la Aprot, quarta in 29:53.51, la quarta più veloce della storia, e così di seguito dalla quinta all'ottava posizione la statistica rileva i tempi più veloci di sempre. Medaglie: l'Etiopia infierisce sul resto del pianeta, prendendosi la quinta medaglia d'oro nella storia dei Giochi e, col bronzo della Dibaba, porta a dieci i metalli complessivi. Record personali a raffica tra i piazzamenti oltre l'ottavo posto, ma più di tutti brilla il record americano di Molly Huddle, sesta in 30.13.17. Dietro, record nazionali a pioggia. Benvenuta atletica.

SUPERSTAR - Diesel, tritatutto, killer. Lo dicevamo della Dibaba Dynasty, Tirunesh prima e Genzebe poi.

Ora è la volta di Almaz Ayana, un'atleta ancor più leggera, che al Golden Gala Pietro Mennea dello scorso 2 giugno aveva fatto tremare il record del mondo dei 5000 metri con una progressione inarrestabile, capace di un ultimo 3000 in 8:20. Per lei, sulla pista dello Stadio Olimpico di Roma, un eccezionale 14:12.56 che ne aveva fatto di un niente la seconda donna di tutti i tempi. Fantascienza dall'Africa orientale. L'anocra 24enne etiope si è fatta largo aspettando il suo turno, con gente di quel calibro davanti, le Dibaba e la Defar. E' la campionessa del mondo dei 5000, non perde da un anno, ha corso per la prima volta i 10000 un mese e mezzo fa, vicina al limbo extraterrestre dei 30 minuti, in quell’incredibile Trial etiope di Hengelo dove in nove sono scese sotto i 31 minuti. Oggi più che mai, a distanza di otto anni e due Olimpiadi, il suo target è il doppio oro, come Tirunesh a Pechino nel nido d’uccello.

INGLESE, UNA CADUTA GUASTAFESTE - Un pizzico di sfortuna per l’azzurra Veronica Inglese. La vicecampionessa europea di mezza maratona, alla sua prima esperienza olimpica, conclude al trentesimo posto in 32:11.67: “Sono venuta qui per un buon piazzamento, ma purtroppo nella prima parte di gara sono caduta - racconta la 25enne barlettana dell'Esercito che su questa distanza vanta un PB di 31:37.43 realizzato in occasione del recente sesto posto agli Europei di Amsterdam -. Quando mi sono rialzata, ero staccata dal gruppo e ho cercato di andare in rimonta, però davanti sono fuggite via ad un ritmo che come avete visto è stato incredibile. Comunque entrare in questo stadio è stato veramente fantastico”.

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