Regolamento Tecnico Nota 6. di Giuseppe Spanedda.



I Falli che determinano la nullità della prova.

PESO

Il peso deve essere lanciato dalla spalla con una sola mano. Nel momento  in cui il concorrente prende posizione in pedana per iniziare un lancio il peso deve toccare o essere in stretta prossimità del collo o del mento e la mano non deve essere abbassata da questa posizione durante l’azione di lancio. Il peso non deve essere portato dietro la linea delle spalle. (art. 188 RTI). Qualunque operazione diversa comporta la nullità del lancio. Ho sentito sostenere che durante i recenti campionati europei un commentatore televisivo (non un giudice) avrebbe sostenuto che l’allontanamento della mano dal collo o dal mento non deve essere considerato fallo, nelle ipotesi di lancio con rotazione. Ciò è assolutamente falso e l’interpretazione non risponde a criteri oggettivi e pertanto, ammesso che sia stata espressa in quella forma, è del tutto ininfluente agli effetti della valutazione dei giudici di gara.

Quindi il lancio sarà considerato nullo:

  • se l’atleta si libera del peso in maniera diversa da quanto stabilito dall’art. 188;
  • se il concorrente, dopo che è entrato in pedana e ha cominciato   ad eseguire un lancio tocca, con qualsiasi parte del corpo, il terreno al di fuori della pedana o la parte superiore del cerchio metallico;
  • se il concorrente tocca con una qualsiasi parte del corpo una qualsiasi parte del fermapiedi diversa dal suo lato esterno;
  • se il concorrente tocca lo spigolo superiore, che è considerato appartenere alla parte   superiore;
  • se il peso tocca al momento dell’atterraggio tocca la linea del settore o cade fuori di essa;
  • se l’atleta lascia la pedana prima che l’attrezzo abbia toccato il terreno;
  • se l’atleta nel lasciare la pedana tocca il terreno nella parte esterna non compresa dietro la linea bianca tracciata all’esterno della pedana  e che passa idealmente per il centro della pedana stessa.

Non costituisce quindi fallo in sorpasso aereo della parte superiore del fermapiedi o di altre parti esterne alla pedana. A condizione che  non siano state infrante altre regole il concorrente può interrompere una prova già iniziata, può mettere a terra l’attrezzo tanto all’interno che all’esterno della pedana e uscire dalla stessa. Quando lascia la pedana, anche in tale circostanza, il concorrente  deve rispettare le norme di uscita prime indicate. Tutti i movimenti consentiti devono essere effettuati nel tempo massimo per l’esecuzione della prova.

Nota aggiuntiva

Come indicato al momento in cui si è intrapresa questa iniziativa di divulgare le norme del R.T.I., sui cui contenuti esistono ancora molte cose da esporre, si vuole consentire ai soggetti interessati di proporre quesiti o domande, con esclusione di problematiche relative a fatti accaduti e già decisi definitivamente, in mancanza di reclami o per decisione sugli stessi. A tal scopo è stata attivata la  cartella di posta elettronica  giuseppespanedda@tin.it  alla quale potranno essere indirizzate le richieste. L’apertura della casella di posta è subordinata  alla identificazione del mittente, che deve necessariamente essere un tesserato o una società affiliata FIDAL, e alla proposizione dei quesiti in maniera chiara. Non sarà dato riscontro a comunicazione anonime o con nickname o pseudonimi, mentre saranno rimessi alla Magistratura Ordinaria o agli Organi della Giustizia Sportiva gli scritti offensivi o diffamatori. La casella di posta elettronica potrà essere chiusa in qualunque momento, ove se ne verifichi l’inutilità o qualora si riscontrino comportamenti non in linea con le norme del vivere civile.



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