Quercia d'Oro per Athletic Club e Brescia 1950



La 46ima edizione della Quercia d'oro ha ospitato i test delle staffetta azzurre; Marani - fuori gara - in grande spolvero nella velocità; peccato per il forte vento

Vento forte a Rovereto per la 46ima edizione della Quercia d’Oro, duplice ottagonale di inizio stagione organizzato dall’Us Quercia Trentingrana. Vento forte da nord, che ha gonfiato le vele di velocisti e saltatori, su tutti quelle di Diego Marani (Fiamme Gialle), capace di staccare eccellenti 10”37 e 20”43 rispettivamente sui 100 e 200, tempi però viziati dall’aiuto di Eolo, quantificato in +3.0 nella distanza minore e in +2.7 nel mezzo giro di pista. A prescindere dal vento, a convincere è stata comunque l’impressione destata dal ventiquattrenne finanziere che nei 100 ha preceduto Gualtiero Bertolone (Athletic Club 96 Ae Spa, 11”61 con +2,6), vincitore della serie principale della Quercia d’Oro; Eseosa Desalu (Fiamme Gialle, 20”65) si è invece piazzato secondo nei 200.

 

In chiusura di meeting poi primo test stagionali per le staffette veloci azzurre, che hanno proposto la formazione assoluta femminile (Jessica Paoletta, Gloria Hooper, Martina Amidei, Audrey Alloh) autrici di un 45”70 accanto al quartetto assoluto maschile (Enrico Damonte, Davide Manenti, Fabio Squillace, Eseosa Desalu) che ha invece completato l’opera in 40”01 davanti alla formazione Under 23 (Erasmo Emanuele Caruso, Luca Valbonesi, Alessandro Moscetti, Lorenzo Bilotti, 41”49). Il test è maturato nel cuore del raduno tecnico di Padova, sessione che proseguirà anche nei prossimi giorni; da oliare e rifinire soprattutto la compattezza in fase di cambio.

 

Il programma della Quercia d’Oro ha quindi proposto pregevoli sfide sui 400hs: duello tra junior al maschile con il vicentino Matteo Beria (Atletica Vicentina) a stampare un prezioso 53”74 davanti al padrone di casa Matteo Mazzola (Lagarina Crus Team, 54”46) mentre al femminile a spuntarla è stata la junior figlia d’arte Valentina Cavalleri (Ssv Bruneck, la madre Irmgard Trojer è stata olimpionica a Seol e Barcellona sugli ostacoli alti) a tagliare per prima il traguardo in 1’00”66.

 

Missione compiuta senza strafare per i due campioni italiani Alessio Guarini (Fiamme Oro), 7,39 (+1,2) nel lungo e Michele Oberti (Atletica Bergamo 1959 Creberg) negli 800 metri in 1’55”00 mentre nei 1500 la vittoria è andata alla trentina Irene Baldessari (Esercito) che con 4’28”88 ha preceduto Isabella Cornelli (Atletica Bergamo 1959 Creberg, 4’29”44) ed Elisa Bortoli (Atletica Brescia, 4’30”13).

 

Vittoria finale nell’ottagonale per l’Athletic Club 96 Ae Spa al maschile e per l’Atletica Brescia 1950 al femminile.

 

Tutti i risultati



Condividi con
Seguici su: