Quercetani e i fatti intriganti d'atletica

09 Luglio 2015

E' stato pubblicato da Vallardi Editore il nuovo libro dello storico fiorentino, “Intriguing facts and figures from athletics history, fatti e figure intriganti nella storia dell’atletica”.

A 93 anni raggiunti e superati, Roberto Luigi Quercetani offre un’opera che, nel titolo, può avvicinarlo al grande scozzese che porta i suoi stessi nomi di battesimo, Robert Louis Stevenson. “Intriguing facts and figures from athletics history, fatti e figure intriganti nella storia dell’atletica” (192 pagine, Vallardi Editore) può riportare allo “Strano caso del dottor Jekyll e mister Hyde”, nato dallo scrittore che scelse i paradisi dei Mari del Sud.

Con il giornalista e storico fiorentino, una vecchia quercia che quell’albero solido porta ben radicato nel cognome, l’appassionato va sul sicuro: troverà dati certi e avvenimenti inquietanti, ritratti memorabili e profili degni di silhouette ritagliate con attenzione, pagine su cui sono state scritte biblioteche accanto a piccoli episodi di cui solo l’autore epochi altri appartenenti al suo ordine cavalleresco sono al corrente. Sono centinaia di piccole narrazioni che, rese secondo metri poetici,partono dall’aiku e si spingono appena oltre il sonetto, in un excursus che prende il via con i professionisti del XIX secolo (Lon Myers ne è il simbolo) per arrivare all’era di Usain Bolt, senza tralasciare i protagonisti e gli episodi legati al doping che all’atletica hanno portato vergogna e disdoro.

In una grande storia nulla può essere nascosto. In apertura e in appendice, un paio di delizie: Quercetani rappresentato come Nostradamus in una vignetta del giornale svedese Idrottsbladet alla vigilia degli Europei in Berna e la progressione dei (e delle) dieci migliori aggiornate di ventennio in ventennio per disegnare, in un affresco numerico, i progressi o, in certi casi, le frenate.

Giorgio Cimbrico



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