Premio De Martino alla famiglia Ottoz

07 Ottobre 2014

Ieri a Milano la consegna del prestigioso riconoscimento

Alla famiglia Ottoz il XXVI Premio Internazionale "Emilio e Aldo De Martino". La consegna del prestigioso riconoscimento è avvenuta ieri a Milano presso la Sala delle Colonne della Banca Popolare di Milano. I premiati sono selezionati tra coloro che “con clamore o in silenzio, professionista o dilettante, operano nello sport con amore e un comportamento, verificato nel tempo, non connotato dall’emotività e dall’agonismo inteso come modo di vivere”. Dal 2008 il premio è stato dedicato a famiglie di sportivi come Mangiarotti, Moser, Simeoni-Azzaro, Cagnotto e i fratelli Abbagnale.

Dopo Eddy, bronzo olimpico (1968) e bi-campione europeo (1966-1969) degli ostacoli alti, il figlio primogenito Laurent  ha strappato a papà il record italiano dopo 24 anni, collezionando 10 titoli tricolore tra 110hs e 400hs. Impegnati nell'atletica anche il secondogenito Patrick (due volte azzurro) e la figlia Pilar, mentre la nonna materna dei tre ragazzi, Gabre Gabric fu la prima italiana ad abbattere il muro dei 40 metri nel disco, e il nonno materno, Sandro Calvesi, coach di Eddy, si è guadagnato la grande fama di "mago degli ostacoli".

La motivazione del premio, assegnato dall'Associazione è il seguente: “I risultati di eccellenza, che fanno onore allo sport italiano, ma ancor di più la passione che fa di tutti i membri della famiglia dei paladini e promotori dell’atletica leggera, e la loro 'pulizia', accompagnata dal coraggio, davvero esemplare. La lettera alla Gazzetta dello Sport di Laurent Ottoz sul “caso Schwazer” con il suo 'no' chiaro al doping, esprime la concezione sana dello sport come strumento di promozione individuale e sociale. Barare non si può. Bisogna vivere lo sport con gioia e lealtà. Il fine non giustifica i mezzi. Il modo conta più del risultato. Una lezione, che è bello ogni tanto sentire”.

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La premiazione della famiglia Ottoz a Milano (foto Sergio Tempera) 



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