Più di 10 mila atleti alla maratona di Roma



Prima ancora di partire, la Maratona della Città di Roma è già destinata ad entrare nella storia. Mai una prova italiana sui 42,195 km era riuscita a superare i 10 mila iscritti, una cifra che solo pochi anni fa era ritenuta fantascientifica per il nostro movimento. Roma è invasa dai podisti, molti dei quali provenienti dall’estero, e per domenica si preannuncia una giornata che segnerà una tappa fondamentale. La maratona romana è la prima vera tappa di avvicinamento per il movimento italiano ai Mondiali di Helsinki. Chi si propone per una maglia per la squadra che andrà a caccia della Coppa del Mondo, deve far vedere in queste maratone primaverili di che pasta è fatto: qualcuno è andato all’estero in cerca di gloria, come Pertile a Otsu, qualcun altro si è defilato in maratone non inserite nel calendario classico pur se molto valide, vedi Curzi a Treviso. Ma è a Roma che alcuni pretendenti a una maglia azzurra si giocano tutto, a cominciare da Alberico Di Cecco e Ottavio Andriani, già rispettivamente terzo e secondo nel 2001. Di Cecco, primo alla maratona di Ragusa in gennaio, ha preparato con scrupolo l’appuntamento romano sul quale ha fondato tutta la prima parte della stagione, mentre Andriani, che lo scorso anno aveva dovuto rinunciare per un infortunio a un tendine d’Achille, cerca un tempo di rilievo. Con loro ci sarà anche Francesco Ingargiola, ritiratosi domenica scorso a Treviso dopo 28 km corsi per la massima parte nel gruppo di testa. La concorrenza è di altissimo livello, tanto che appare davvero impresa ardua togliere ai keniani l’ennesima vittoria in una classica di maratona. Il miglior tempo d’iscrizione è quello di Steven Matebo Cheptot, che ad Amsterdam nel 2002 corse in 2h07:59 e che lo scorso anno è stato quinto a Rotterdam mentre a New York si è ritirato. Cheptot cerca quella vittoria che a Roma sfiorò nel 2002. Altro nome da tenere sotto controllo è Philip Manyim: ha 27 anni, ha corso in maratona una sola volta finendo 13. ad Amsterdam con un tempo superiore alle 2h18, ma per 30 km aveva dominato correndo a 3 minuti al chilometro, inoltre viene da una mezza maratona in altura in Kenya corsa in 1h02:48. Terzo keniano di riferimento è Samuel Chemweno, terzo lo scorso anno dietro Pertile e Bourifa. C’è poi l’ugandese, ma keniano di nascita, Patrick Chumba, l’etiope Tefera con un primato di 2h10:38 e qualche altra sorpresa che può sempre uscire fuori. Discorso parallelo per quanto riguarda la prova femminile, dove la stella italiana è Tiziana Alagia, che dopo la vittoria di Padova dello scorso anno e il 6. posto a Berlino, piazzamento importante in una delle grandi classiche della stagione, cerca a Roma un risultato che le spalanchi la porta dei Mondiali, dove ha già partecipato nel 2001 arrivando 21esima. Anche per la calabrese la concorrenza si preannuncia però di primissimo livello, in particolare con la russa Silviya Skvortsova che vanta un personale di 2h27:07 e che ha svolto prevalentemente la sua carriera negli Usa, dove lo scorso anno è arrivata seconda a Minneapolis. Il recente secondo posto in una gara su strada a San Juan di Portorico, con un tempo di 32:43 sui 10 km, dice che le sue condizioni di forma sono ottime. L’altra avversaria di primo piano per la Alagia è l’etiope Tola, 2h29:54 di personale, mentre potrebbero inserirsi nella lotta per il successo anche la keniana Chesinon, vincitrice due anni fa a Carpi, e la polacca Lewandowska. Il via della gara alle 9,00 da Via dei Fori Imperiali, diretta Tv su Rai Tre in due fasce, dalle 9,30 alle 9,50 e dalle 10,30 alle 11,30, in alternanza con le finali della Coppa del Mondo di sci alpino. Gabriele Gentili Nella foto: l’arrivo vittorioso di Pertile lo scorso anno (foto organizzatori) File allegati:
- LA LISTA DEI MIGLIORI PARTECIPANTI



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