Pista: addio ad Anna Maria Cantù, olimpionica di Londra 1948



Torino (TO) 23 luglio. E’ scomparsa a Torino Anna Maria Cantù, 85 anni, un passato da velocista della storica Venchi Unica, la società che nel secondo dopoguerra era forse la più forte d'Italia e che ha annoverato tra le sue fila numerose campionesse.

Olimpionica a Londra nel 1948, Anna Maria Cantù nasce nel 1923 a Cremona e si trasferisce bambina a Torino con i genitori; appassionati di sport, i suoi la iscrivono alla Società Reale Ginnastica, ma presto qui si accorgono delle sue attitudini verso l’atletica leggera e la indirizzano verso la Sip Torino, società con la quale inizia a scendere in pista. Successivamente entrerà nella Venchi Unica e lavorerà anche nella fabbrica con un contratto part time per poter avere due pomeriggi a settimana liberi da dedicare gli allenamenti.

Campionessa italiana sui 200 nel 1946 (26.4) e nel 1947 (26.6); campionessa italiana della 4x100 con la Venchi Unica nel 1946 (Audifreddi, Lucchini, Cantù, Sereno con 50.6) e nel 1947 (Audifreddi, Coltella, Cantù, Argento con 50.8), era una grande curvista. Per questo era più forte sui 200 metri che sui 100 metri e per lo stesso motivo le assegnavano sempre la 3° frazione in staffetta. Nel 1948 partecipò alle Olimpiadi di Londra con la staffetta 4x100 insieme a Tagliaferro, Bandeau e Avalle: si trattava di una squadra di ottime prospettive ma purtroppo, dopo aver superato tutti i turni ed essere approdate in semifinale, accadde l’imprevisto: cadde il bastoncino all’ultimo cambio e così si spensero i sogni di gloria per una finale alla loro portata e molto probabilmente per una medaglia. L’errore fu forse dovuto all’emozione di correre davanti ad un pubblico numeroso ed attento come quello di Wimbledon, sensazioni forte rimaste per sempre negli occhi scuri della Cantù.

Quegli occhi che chi ha conosciuto Anna Maria ricorda subito; Gabre Gabric, sua compagna alle Olimpiadi di Londra, la ricorda “come una bambolina, così piccola e minuta ma con quegli occhi così vivaci e scuri come i capelli e con la pelle olivastra. Una ragazza leale e di cui ti potevi fidare sempre. Era molto amica con tutte le sue compagne di squadra ma in particolare con la Bullano".

Abbandonata l’attività agonistica e il lavoro nella seconda metà degli anni ’50 dopo il matrimonio, Anna Maria era rimasta a vivere a Torino.

Nella foto la 4x100 di Londra 1948 (Anna Maria Cantù è la 2a da destra)

(Fonte: Fidal Piemonte - Myriam Scamangas)



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