Pertile in Giappone, per scendere sotto le 2h10



Da ieri Ruggero Pertile ha iniziato la sua avventura giapponese, alla Lake Biwa Marathon di Otsu, dove domenica cercherà di dare una spallata al suo primato personale di 2h10:12 risalente alla Maratona di Roma dello scorso anno, e di porre così in maniera autorevole la sua candidatura per un posto nella nazionale ai prossimi Mondiali di Helsinki. Il viaggio durato 11 ore in compagnia del suo tecnico Massimo Magnani è in via di assorbimento, il corridore padovano già pensa alla gara di domenica che, per festeggiare il suo 60esimo compleanno, propone un cast davvero di primissima qualità. Nella lista dei favoriti un posto d’obbligo spetta al brasiliano Vanderlei De Lima, il bronzo di Atene 2004, divenuto famoso in tutto il mondo per la fuga iniziale, l’aggressione subita dal fanatico irlandese Cornelius Horan, il sorpasso subìto da parte dello scatenato Stefano Baldini. Contro il sudamericano, accreditato di un personale di 2h08:31 e molto esperto di maratone giapponesi per aver vinto a Tokyo nel ’96 ed essere salito sul podio a Fukuoka e Oita, si schiereranno in prima linea i keniani Joseph Riri (secondo a Berlino 2004 in 2h06:49), e Vincent Kipsos (2h06:42 sempre a Berlino nel 2002). Attenzione poi allo spagnolo José Rios, primo a Otsu nel 2004 in 2h07:42. I giapponesi infine affronteranno la gara consapevoli che è l’ultima occasione per guadagnarsi un posto per i Mondiali. Si preannuncia quindi una gara tiratissima, che Pertile spera di sfruttare per ottenere un risultato cronometrico di qualità: “Mi sono allenato al meglio, sono stato quasi un mese in Namibia correndo con Baldini, Goffi e Di Cecco. L’ultimo test, una mezza maratona corsa in 1h03:37 in condizioni climatiche sfavorevoli, mi ha soddisfatto. Spero la gara sia veloce come dicono e si sviluppi un treno favorevole per scendere sotto le 2h10: qui Giacomo Leone nel 2001 corse in 2h07:52, allora record italiano: un buon segno”. Nella foto: Ruggero Pertile (archivio Fidal)


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