Peppe Greco spettacolo kenyano

28 Settembre 2014

Nella classica corsa su strada di Scicli (Ragusa) vince Silas Kirwa Ngetic davanti a due connazionali

Una XXV edizione del Memorial Peppe Greco da incorniciare quella che s’è corsa ieri a Scicli, in provincia di Ragusa, con pubblico delle grandi occasioni e lo spettacolo animato da un gruppo di keniani ancora una volta dominatori sul tracciato ricavato nello splendido barocco di Scicli, patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Ha vinto Silas Kirwa Ngetic che porta così a 11 i successi dei fondisti degli altipiani nel centro ibleo. Ngetic ha chiuso i 10 km in 29:41 precedendo i connazionali Robert Ndwa (29:49) e Kiprop Limo (30:02 ), favorito alla vigilia. E a fare festa anche l’Italia con Gianmarco Buttazzo (Atl. Casone Noceto), ottavo in 31:05  davanti agli altri azzurri Marouan Razine (Esercito, 31:23), Yuri Floriani (Fiamme Gialle, 31:30), e all’azzurrino di Bagheria, Vincenzo Agnello (RFC Roma Sud, 31:33). “Una gara unica - ha sottolineato Fabio Pagliara, segretario generale della FIDAL, che ha assistito alla gara - e un plauso agli organizzatori”. E non solo grande atletica, gli organizzatori del «Peppe Greco», hanno infatti istituito un premio per ricordare la figura di Candido Cannavò, scomparso il 22 febbraio 2009.

Ieri mattina, nella sala conferenze del liceo «Quintino Cataudella» di Scicli è stato assegnato il VI premio Candido Cannavò, che quest’anno la commissione presieduta dal generale Gianni Gola, ha assegnato al dirigente ragusano Gianstefano Passalacqua, presidente della squadra di basket donne di Ragusa capace in pochi anni di scalare i vertici assoluti, sfiorando quest:anno la conquista del tricolore. (Lorenzo Magrì)

BIBIONE KENIANA, SUL PODIO PIZZATO E ROFFINO - Andrew Kwemboi Mang’ata, uno dei grandi favoriti della vigilia, ha inaugurato l’albo d’oro della “Bibione is surprising run”, concludendo le 10 miglia di gara in 47:15, nona prestazione mondiale dell’anno. Alle sue spalle, i connazionali Bernard Kiplagat Bett, staccato di 6 secondi, e Samuel Ndiritu Kariuki, giunto appena dietro. Decisiva la seconda parte di gara, quasi interamente sviluppatasi sul lungomare: il cambio di passo di Mang’ata ha staccato di pochi metri il compagno di fuga, Bernard Kiplagat Bett, e il vantaggio è poi risultato decisivo. Quarto un altro keniano, Gideon Kiplagat Kurgat (50:17). Poi il marchigiano Gabriele Carletti (Athletic Terni), miglior azzurro (50:19). Sesto il maratoneta Denis Curzi (Carabinieri, 50:40), in preparazione per New York. Successo keniano anche in campo femminile, dove si è imposta Viola Jelagat, anch’essa autrice di un’ottima prestazione cronometrica (54:24). Una gara senza storia, che però alla fine ha premiato anche due italiane, la veneziana Giovanna Pizzato (Essetre Running, 57:28), seconda a poco più di tre minuti dalla vincitrice, e la siepista azzurra Valeria Roffino, terza (Fiamme Azzurre, 58:49). (da comunicato stampa organizzatori) 



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