Pechino: Giamaica mondiale nella 4x100



Con gli occhi ancora pieni delle immagini della fantastica vittoria di Alex Schwazer nella 50 km di marcia del mattino, l'atletica ha vissuto a Pechino la sua penultima sessione in pista (ricordiamo però che domenica si correrà la maratona maschile). Ed ancora una volta Usain Bolt regala una perla al pubblico di Pechino e a quello collegato televisivamente e via Internet da tutto il mondo, ottenendo il terzo oro condito da record mondiale, questa volta in compagnia di tre connazionali, con i quali domina la 4x100. La finale orfana degli Usa vede i giamaicani abbassare il primato addirittura di 3 decimi, portandolo a 37.10, con cambi di sicurezza, Carter e Frater a lanciare la squadra nelle prime due frazioni, un Bolt come sempre stellare in terza e un ottimo Asafa Powell nell'ultima. Distacco enorme su Trinidad & Tobago, argento con 38.06 mentre il bronzo è del sincronizzato quartetto giapponese con 38.15.

Nell'asta finisce abbastanza presto la prova di Giuseppe Gibilisco, che non va oltre la misura d'entrata di 5,45: "Dopo la qualificazione ero scarico, non sono abbastanza allenato per due gare così intense a così poca distanza, un'Olimpiade non s'inventa. Il mio obiettivo era entrare in finale per le possibilità che avevo e l'ho centrato. Ora che i miei rapporti con Petrov sono tornati sereni ho bisogno di una persona che mi segua di continuo per preparare il 2009, pensando subito agli Europei Indoor di Torino da onorare con la miglior condizione". Il titolo è andato all'australiano Steeve Hooker, che ha valicato l'asticella a 5,90. Secondo il russo Lukyanenko con 5,85, terzo l'ucraino Yurchenko con 5,70.

Primo titolo assegnato quello dei 5000 metri femminili e conferma della supremazia assoluta nel mezzofondo femminile dell'etiope Tirunesh Dibaba, che dopo l'oro nei 10000 si aggiudica anche quello dei 5000 precedendo quella che anche nella distanza doppia era stata il suo principale avversario, la turca ex connazionale Elvan Abeylegesse. 15:41.40 per la Dibaba, con la turca staccata di 1.34. Bronzo all'altra etiope Mesereth Defar, staccata di 2.72.

Nella staffetta veloce femminile clamoroso autogol della Giamaica, che dopo aver goduto dell'eliminazione per squalifica degli Usa in batteria incorrono nello stesso errore, il mancato cambio del testimone a metà gara. Ne approfitta la Russia, che con Polyakova, Fedoriva, Gushchina e Chermoshanskaya vince a sorpresa l'oro in 42.31. L'argento va al Belgio con 42.54, record nazionale e miglioramento di una posizione rispetto ai Mondiali di Osaka, bronzo alla Nigeria in 43.04. Bella la finale del lungo femminile vinta dalla brasiliana Maurren Higa Maggi, antica avversaria della nostra Fiona May che corona così una lunga carriera bloccata però per due anni (2004 e 2005) per una squalifica per doping. 7,04 per la brasiliana, un centimetro meglio della russa Lebedeva, mentre il bronzo è appannaggio della nigeriana Akagbare con 6,91.

La due giorni del decathlon premia alla fine il favorito americano Bryan Clay, che chiude però con un punteggio abbastanza modesto per le sue possibilità, 8.791, sufficiente però per dominare la gara con il bielorusso Krauchanka staccato di 240 punti mentre il cubano Suarez si aggiudica il bronzo con 8.527 punti.

Domani ultima giornata di gare in pista con un'unica italiana in gara, Antonietta Di Martino fra le 15 qualificate per la finale del salto in alto. Ci saranno tutte le migliori al mondo per una prova che ha nella croata Vlasic la netta favorita ma tante pretendenti al podio fra cui anche la campana. Le altre finali previste sono in campo maschile 800, 5000, giavellotto e 4x400, per le donne 1500 e staffetta del miglio.

Gabriele Gentili

Nella foto: Giuseppe Gibilisco (foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)

File allegati:
- I RISULTATI DELLA GIORNATA
- LE FOTO DI PECHINO 2008



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