Paralimpici: 2 medaglie mondiali dai 400

17 Luglio 2017

Nella rassegna iridata di Londra, argento Manigrasso e bronzo Di Marino sul giro di pista T44

Un’altra doppietta storica nei Campionati Mondiali Paralimpici di atletica per l’Italia, che a Londra fa salire a sei il bottino delle medaglie. Dopo l’exploit dei 100 T42 di Martina Caironi e Monica Contrafatto ieri, questa volta è il podio dei 400 T44 a tingersi di azzurro con l’argento di Simone Manigrasso e il bronzo di Emanuele Di Marino. Solo il greco Michail Seitis è riuscito a fare meglio per mettere in cassaforte l’oro in 51.41.

Manigrasso, talento lombardo esploso in questa stagione in cui ha messo a segno una serie di record italiani in tutte le distanze della velocità, si porta a casa una medaglia al suo esordio mondiale con una prestazione di 54.07: “È una sensazione spettacolare, un debutto così non me sarei mai potuto immaginare. Quest’anno mi sono impegnato tantissimo, ho fatto molti sacrifici e il risultato di oggi li ha ripagati tutti. Questo è solo un punto di partenza, non mollerò certo qua. Dedico questa medaglia alla mia ragazza Sofia e alla mia famiglia per il loro sostegno e voglio ringraziare la Federazione ed il mio allenatore Marco La Rosa. Non vedo l’ora di correre di nuovo”.

La gara di oggi è anche il riscatto di Di Marino dopo la delusione delle Paralimpiadi di Rio dove era stato squalificato per invasione di corsia.

Lo sprinter salernitano, già bronzo agli Europei di Grosseto nel 2016, era in quarta posizione sul rettilineo quando la caduta del sudafricano Nour Alsana a pochi metri dal traguardo gli ha spalancato la strada del podio (55.70): “Sono ancora incredulo, sono rimasto 10 secondi a guardare il risultato perché pensavo a un errore. Sono stracontento, non sono partito forte, poi ho dato il massimo soprattutto negli ultimi 100. L’esperienza di Rio mi ha aiutato tanto e non ho sentito pressione. Questa medaglia è per la mia famiglia che mi dà una grossa mano, le Fiamme Azzurre e tutti i partner che sostengono me e la mia fidanzata Arjola nel nostro progetto della Coppia dei Sogni”.

Nella serata londinese ci sono anche due quinti posti. Alvise De Vidi, deluso dalla sua prestazione nei 400 T51 di 1:35.54, non si fa sconti: “Poteva e doveva andare meglio, c’era tutto, i guanti, la carrozzina, è mancato Alvise. Non sono riuscito a fare una gara decente e non ci sono scusanti. Peccato, è pur sempre una finale mondiale”.

Stessa delusione in volto anche per Roberto La Barbera che nel lungo T44 trova il suo miglior salto di 6,31 alla seconda prova, ma non è sufficiente per avvicinare il podio dominato dal primatista del mondo, il tedesco Markus Rehm (8,00).

Domani, martedì 18 luglio, non ci saranno azzurri in gara. Mercoledì 19 ritornerà in pedana Giuseppe Campoccio, fresco vincitore della medaglia di bronzo nel peso, che si cimenterà nel disco a categorie accorpate F33-34.

Giuliana Grillo (FISPES)

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File allegati:
- RISULTATI/Results
- Orario degli azzurri in gara


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